STUDIO DOTT. PAOLO ANTONINO MARIA FERRISE
STUDIO DOTT. PAOLO ANTONINO MARIA FERRISE
  • Home
  • Finanza e Credito
    • CHECK-UP credito
    • PLANNING credito
    • MONITORING credito
    • RESEARCH credito
    • Crisi d'impresa
  • Finanza Agevolata
    • AGEVOL@ZIENDA
    • Finanza Europa
  • Internazionalizzazione
  • Assistenza
    • PROMO
  • Home
  • Finanza e Credito
    • CHECK-UP credito
    • PLANNING credito
    • MONITORING credito
    • RESEARCH credito
    • Crisi d'impresa
  • Finanza Agevolata
    • AGEVOL@ZIENDA
    • Finanza Europa
  • Internazionalizzazione
  • Assistenza
    • PROMO

agevol@zienda

la NEWS è cambiata : oggi è FINANZA per la tua impresa...
...con AGEVOL@AZIENDA leggi la news e subito inoltri la richiesta     ​

Fondo IPCEI: criteri generali per l'intervento e il funzionamento

30/6/2022

Comments

 
servizio di assistenza offerto con  AGEVOL@ZIENDA 

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto con cui procede all’attivazione, ai sensi dell’art. 1, comma 232, della legge n. 160/2019, dell’intervento del Fondo IPCEI a sostegno degli IPCEI H2 Technology, H2 Industry, Infrastrutture digitali e servizi cloud e Microelettronica 2, a valere: per euro 1.500.000.000,00 sulla Missione 4 “Istruzione, formazione, ricerca”, Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”, Investimento 2.1 “Importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI)” del PNRR e per euro 250.000.000 sulla Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, Investimento 5.2 “Idrogeno” del PNRR.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto con cui procede all’attivazione, ai sensi dell’articolo 1, comma 232, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, dell’intervento del Fondo IPCEI a sostegno degli IPCEI H2 Technology, H2 Industry, Infrastrutture digitali e servizi cloud e Microelettronica 2, a valere:
- per euro 1.500.000.000,00 sulla Missione 4 “Istruzione, formazione, ricerca”, Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”, Investimento 2.1 “Importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI)” del PNRR;
- per euro 250.000.000 sulla Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, Investimento 5.2 “Idrogeno” del PNRR.
Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, ammessi al sostegno delle autorità italiane ed individuati dalla Decisione di autorizzazione relativa allo specifico IPCEI oggetto di attuazione, e gli organismi di ricerca partecipanti ai medesimi progetti selezionati dal Ministero nella fase di valutazione preliminare e agevolabili.
Le agevolazioni sono concesse nel rispetto di tutte le condizioni e limiti che saranno stabiliti nelle Decisioni di autorizzazione e subordinatamente all’emanazione delle stesse, nonché in ottemperanza alle norme, disposizioni e condizionalità applicabili previste nell’ambito del PNRR. Le agevolazioni costituenti aiuti di Stato sono accordate nelle forme e nel rispetto di tutte le condizioni e limiti stabiliti nella relativa Decisione di autorizzazione.
Le agevolazioni destinate agli organismi di ricerca sono concedibili al di fuori del campo di applicazione della normativa europea sugli aiuti di Stato, laddove ricorrano le condizioni previste dalla vigente Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione.
Procedura di accesso alle agevolazioni
I termini per la presentazione delle istanze su ciascun intervento di sostegno agli IPCEI sono aperti dalla DGIAI entro 90 giorni dalla data di notifica allo Stato membro della relativa Decisione di autorizzazione, fermi restando i termini necessari per l’attivazione delle. La data di apertura dei termini per ciascun intervento è indicata nel relativo provvedimento di attuazione.
Le istanze di accesso alle agevolazioni devono essere presentate alla DGIAI con le modalità e con gli schemi indicati nei provvedimenti, firmate digitalmente dal legale rappresentante o procuratore speciale del beneficiario e corredate della seguente documentazione:
a) project portfolio approvato;
b) scheda tecnica, comprensiva della sintesi numerica degli importi di progetto;
c) dichiarazione in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica;
d) indicazione del soggetto a cui sono assegnati i poteri di firma di straordinaria amministrazione per la sottoscrizione del decreto di concessione;
e) quanto ulteriore previsto dai provvedimenti di cui al comma 8 in relazione allo specifico intervento.
Esecuzione dei progetti
Ciascun progetto deve essere attuato conformemente al relativo project portfolio e alle previsioni della Decisione di autorizzazione.
Per ciascun intervento, sono ammissibili le spese e i costi autorizzati, nell’ambito delle categorie previste dalla Comunicazione IPCEI, sostenuti nel corso della realizzazione del progetto nel rispetto del periodo di eleggibilità previsto dalla Decisione di autorizzazione. Le spese e i costi possono essere determinati ricorrendo alle opzioni semplificate di costo, ove consentito dalle disposizioni in ragione della fonte di finanziamento e nel rispetto dei piani finanziari di progetto autorizzati.
Ciascun soggetto beneficiario deve dotarsi di un sistema di contabilità separata o di un’adeguata codificazione contabile atta a tenere separate tutte le transazioni relative al progetto agevolato. Al fine di consentire lo svolgimento delle verifiche sulla corretta esecuzione dei progetti, ciascun soggetto beneficiario deve mantenere presso la propria sede, in originale, la documentazione giustificativa delle spese rendicontate e degli importi ammessi alle agevolazioni.
Ulteriori limiti e condizioni sono individuati nei provvedimenti di attuazione e concessione, per garantire il rispetto delle disposizioni per il finanziamento nell’ambito del PNRR, ovvero qualora siano utilizzate risorse nell’ambito di programmi di finanziamento, strumenti o fondi dell’Unione europea, nel rispetto delle disposizioni europee e nazionali applicabili.
Erogazione delle agevolazioni
Le agevolazioni sono erogate sulla base delle richieste adeguatamente corredate della documentazione amministrativa e contabile relativa alle spese sostenute, o dei costi esposti maturati nel caso di ricorso alle opzioni semplificate in materia di costi ove previste.
Ciascuna richiesta di erogazione dovrà essere accompagnata dalla seguente documentazione, redatta secondo i modelli e con le modalità indicate per ciascun intervento:
a) scheda di rendicontazione dei costi, firmata dal legale rappresentante o procuratore speciale del soggetto beneficiario;
b) relazione tecnica di consuntivo, da cui risultino lo stato di avanzamento del progetto, gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni, la valutazione di congruità e pertinenza dei costi sostenuti, il dettaglio delle attività svolte e dei relativi costi con riferimento ai diversi ambiti tecnologici del progetto;
c) dichiarazione del legale rappresentante o procuratore speciale della società che i costi esposti sono pertinenti al progetto, sono congrui e sono stati regolarmente sostenuti, e che le relative fatture e titoli di spesa sono stati regolarmente e integralmente pagati, fermo restando quanto previsto in caso di ricorso alle opzioni semplificate di costo ove consentite;
d) schede di rendicontazione dei costi del personale;
e) ulteriore documentazione prevista dal provvedimento attuativo.
Il Ministero può richiedere ulteriore documentazione.
A cura della Redazione
Comments

STUDI: effetti a m/l termine della guerra in Europa

30/6/2022

Comments

 
I 13 settori monitorati da Coface continueranno a risentire degli effetti a catena della guerra in Ucraina, direttamente o indirettamente, e a medio e lungo termine, malgrado ci siano differenze a seconda del posizionamento delle imprese nelle catene di approvvigionamento o della loro posizione geografica. La maggior parte dei settori risentirà pertanto del contesto dei prezzi elevati delle materie prime e dei problemi di approvvigionamento aggravati dalla guerra. Questo vale in particolare per il petrolio, il cui rialzo dei prezzi dovrebbe continuare ad essere alimentato dal divieto del petrolio russo annunciato la scorsa settimana dalla Commissione Europea2, così come per i cereali (Ucraina, Russia e Bielorussia sono i principali produttori). In un contesto di continue interruzioni nelle forniture di semiconduttori e con gli effetti a catena della pandemia in corso - come mostra il blocco del porto di Shanghai - più a lungo durerà la guerra, più è probabile che si concretizzi uno shock della domanda, rendendo il contesto globale ancora più avverso. Si prevede che i settori più colpiti saranno quelli più ciclici e ad alta intensità energetica, come petrolchimico3, trasporti, automotive, carta, tessile-abbigliamento e agroalimentare. Coface stima che i settori più resilienti saranno i media (un segmento TIC4), il segmento della chimica specializzata e il settore farmaceutico.

Le pressioni inflazionistiche e lo shock energetico interesseranno principalmente i settori ciclici e ad alta intensità energetica, con notevoli disparità tra regioni.Tutti i settori industriali sono interessati, ma quelli più ciclici e ad alta intensità energetica, come petrolchimico, trasporti, carta e tessile-abbigliamento, saranno tra i più colpiti. Si tratta di settori tipicamente ciclici, che da diversi anni sono interessati da innovazioni tecnologiche, cambiamenti nelle normative ambientali e trasformazioni nelle abitudini dei consumatori. Ad esempio, il settore della carta sta affrontando le sfide della progressiva digitalizzazione dell'economia globale e dell'uso dei social network.
È probabile che anche i settori in difficoltà prima della crisi saranno fortemente colpiti da questo nuovo shock. I settori tessile-abbigliamento e automotive ne sono un esempio a livello globale.
A lungo termine, resta da vedere in quale misura il settore della distribuzione ne risentirà. Questo contesto di guerra alimenta incertezze che probabilmente influiranno sulla fiducia dei consumatori. Tuttavia, con il concretizzarsi di vari ammortizzatori implementati da diversi governi, in particolare nelle economie avanzate, come buoni pasto per le popolazioni più vulnerabili o sussidi ai prezzi dell'energia in Europa, l'impatto sulla distribuzione potrebbe essere relativamente moderato.
Sebbene il settore dei trasporti sia nel complesso un grande consumatore di energia e malgrado risentirà dell'incremento dei prezzi del petrolio, Coface prevede un impatto diverso in base ai sottosettori5, dal momento che ciascuno affronterà questo nuovo shock con differenti situazioni finanziarie. Ad esempio, nel 1° trimestre 2022, il trasporto marittimo ha realizzato un utile pari al 28% del fatturato, mentre il trasporto aereo ha registrato una perdita dell'11%.
Inoltre, per la maggior parte dei settori, Coface prevede grandi disparità in termini di impatto, in particolare a seconda del posizionamento delle industrie e delle imprese nelle catene di approvvigionamento (a monte o a valle). Anche le dinamiche geografiche e operative all'interno dei settori stessi, nonché le loro composizioni, giocheranno un ruolo.

Il settore agroalimentare rimane tra i più colpiti a livello globale, con implicazioni in termini di rischi socio-politiciData la dimensione vitale del settore agroalimentare, le conseguenze delle sfide che deve affrontare a causa dei prezzi elevati dei prodotti alimentari e dei fattori produttivi (in particolare i fertilizzanti) sono critiche, poiché potrebbero minacciare la sicurezza alimentare globale e innescare instabilità politica. I prezzi elevati dell'energia contribuiscono ad aumentare i costi di input per le colture agricole, riducendo così i rendimenti per gli agricoltori, mentre il settore è già vulnerabile a diversi fattori strutturali come i rischi biologici e il cambiamento delle condizioni climatiche, manifestatesi ad esempio da forti episodi di caldo sin dall'inizio dell'anno in numerose parti del mondo causando siccità (Corno d'Africa, India, ecc.) e incendi su larga scala (come nel New Mexico negli Stati Uniti).

Si prevedono grandi trasformazioni settoriali e cambiamenti nelle abitudini dei consumatoriNel lungo periodo, Coface prevede un graduale adeguamento delle abitudini dei consumatori e delle imprese (risparmio energetico, abbandono della farina di frumento a favore di prodotti alternativi), nonché un cambiamento nell'organizzazione delle catene di approvvigionamento, con un conseguente impatto sui canali globali. Ad esempio, le rotte ferroviarie per il trasporto di merci tra Europa e Cina si stanno sviluppando al di fuori della Russia, attraverso il corridoio dell'Asia centrale. Come l'impatto della crisi del Covid sulle tendenze del settore globale, questo nuovo shock dovrebbe fungere da catalizzatore per trasformazioni significative.

Alcuni settori dovrebbero rimanere resilientiI settori anticiclici e altamente innovativi, che richiedono importanti attività di ricerca e sviluppo, rimarranno i più resilienti. Sebbene la crisi sanitaria legata al Covid si sia leggermente attenuata in molte parti del mondo, non è certo finita. Il settore farmaceutico continua a mostrare una buona dinamica finanziaria.
Tra i vari segmenti TIC, Coface stima che il segmento dei media rimarrà il più resiliente, poiché gli investimenti e le attrezzature necessarie all’uso di questi servizi sono precedenti alla crisi e gli utenti non sono quindi interessati dalle interruzioni di filiera. Inoltre, l'utilizzo di questi servizi è essenziale perché fruibili da remoto. Non sono quindi limitati da barriere fisiche e geografiche, a differenza, ad esempio, delle attività di trasporto merci.
Si prevede che il sotto-segmento della chimica specializzata, in particolare le società operanti nei mercati del beauty, delle fragranze o degli aromi, sarà resiliente rispetto ad altre industrie del settore, come quelle relative alle vernici e ai coloranti, clienti di un settore automobilistico molto ciclico e prospettive poco favorevoli.
Questi tre settori (media, chimica specializzata e farmaceutiche) hanno in comune una combinazione di vari fattori specifici, tra cui il fatto che sono settori anticiclici o i cui prodotti e posizionamenti di mercato dominanti sono concentrati in alcune parti del mondo. Inoltre, si tratta di attività industriali ad alta tecnologia e innovative, con elevate barriere all'ingresso.

*Fonte COFACE



Comments

Bandi europei per progetti innovativi nella bioeconomia circolare

30/6/2022

Comments

 
Possono contare su 120 milioni di euro i bandi per progetti di ricerca e innovazione lanciati dal partenariato Circular Bio-based Europe Joint Undertaking (CBE JU) per far progredire la bioeconomia circolare europea
Comments

Imprese di autotrasporto merci: dal 1° luglio le domande di contributo

30/6/2022

Comments

 
In arrivo contributi a favore delle imprese di autotrasporto per l’acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa, ecologici di ultima generazione. Le risorse complessivamente disponibili ammontano a 50 milioni di euro. La partecipazione al bando si articola in due fasi: presentazione istanza, finalizzata alla prenotazione dell’incentivo eventualmente spettante sulla sola base del contratto di acquisizione del bene oggetto dell’investimento; rendicontazione, finalizzata a rendicontare i costi sostenuti per l’investimento. Sono previsti 6 periodo di incentivazione, il primo dei quali sarà aperto dal 1° luglio al 16 agosto 2022.
Comments

Agevolazioni per sviluppare esportazione e internazionalizzazione

27/6/2022

Comments

 
Per sviluppare e consolidare la propria posizione sul mercato internazionale, le microimprese manifatturiere, costituite anche in forma di rete o consorzi, fino al 15 luglio 2022 possono accedere al bonus export digitale. L’intervento mette a disposizione contributi per l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export, fornite da imprese iscritte nell’elenco delle società abilitate. La domanda deve essere presentata esclusivamente online tramite la procedura informatica disponibile
Comments

Fondo per la ricerca e lo sviluppo industriale biomedico

17/6/2022

Comments

 
​È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 138 del 15 giugno 2022, il decreto 29 aprile 2022 del Ministero dello Sviluppo Economico che definisce le risorse finanziarie da destinare al «Fondo per la ricerca e lo sviluppo industriale biomedico».
In particolare il decreto destina al «Fondo per la ricerca e lo sviluppo industriale biomedico», le seguenti risorse:
a) euro 200.000.000,00, a valere sul fondo di cui all'art. 43, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 13;
b) quota parte delle assegnazioni annuali del pertinente capitolo di bilancio del «Fondo per il trasferimento tecnologico» disposte dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, corrispondente al 70 (settanta) per cento del relativo ammontare e pari a:
- euro 35.000.000,00 per ciascuno degli anni 2022 e 2023;
- euro 49.000.000,00 per il 2024;
- euro 56.000.000,00 per ciascuno degli anni dal 2025 al 2035.
E’ utile ricordare che il «Fondo per il trasferimento tecnologico» con particolare riferimento al settore biomedicale è stato istituito al fine di sostenere e accelerare i processi di innovazione, crescita e ripartenza duratura del sistema produttivo nazionale, rafforzando i legami e le sinergie con il sistema della tecnologia e della ricerca applicata, compresi il potenziamento della ricerca, lo sviluppo e la riconversione industriale del settore biomedicale verso la produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare in ambito nazionale le patologie infettive emergenti, oltre a quelle più diffuse, anche attraverso la realizzazione di poli di alta specializzazione.
Nell'ambito del Fondo per il trasferimento tecnologico parte delle somme sono da destinare alla promozione della ricerca e riconversione industriale del settore biomedicale, per tali finalità, è istituito, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, un fondo, denominato appunto «Fondo per la ricerca e lo sviluppo industriale biomedico».
La finalità del Fondo è la promozione di iniziative e investimenti utili alla valorizzazione e all'utilizzo dei risultati della ricerca presso le imprese operanti sul territorio nazionale.
Comments

Fondo di garanzia per le PMI: cosa cambia dopo il 30 giugno

17/6/2022

Comments

 
Alle battute finali il regime straordinario del Fondo di garanzia PMI. Le misure emergenziali si applicheranno a tutte le richieste di ammissione presentate/completate fino al 23 giugno 2022 e deliberate entro e non oltre il 30 giugno 2022. Con la fine del mese di giugno, quindi, terminerà la gratuità per tutte le garanzie rilasciate su finanziamenti a sostegno di esigenze di liquidità derivanti dagli aumenti dei prezzi dell'energia e la concessione della garanzia senza applicazione del modello di valutazione del Fondo. Scadrà anche l’intervento sui piccoli prestiti fino a 30.000 euro. Una circolare del Mediocredito centrale spiega quali misure si applicheranno dopo la fine del regime emergenziale.
Comments

Le novità sul decreto MIMS per favorire gli investimenti per infrastrutture e mobilità

17/6/2022

Comments

 
Prosegue in questo modo l’opera del governo per aumentare e migliorare gli investimenti infrastrutturali nel Paese, in un periodo - come quello attuale - dove, tra fondi e riforme PNRR, si stanno ponendo le basi per l’Italia del futuro.

Come spiega infatti il ministro per le infrastrutture e le mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, “questo secondo decreto legge in meno di un anno dedicato alle infrastrutture e alla mobilità sostenibili rappresenta un deciso contributo per migliorare i servizi pubblici idrici, di mobilità e amministrativi forniti ai cittadini e alle imprese, aumentare la sicurezza dei trasporti (stradali, aerei, ecc.), accelerare gli iter amministrativi e autorizzativi per rendere gli investimenti più rapidi ed efficaci”.

L’intervento è infatti “in continuità e sinergia con il PNRR e con i piani settoriali elaborati dal Governo”, prosegue il ministro, sottolineando come il decreto interviene su “diversi settori adottando la logica sistemica descritta nel recente Allegato infrastrutture e mobilità al Documento di Economia e Finanza 2022, nella direzione di uno sviluppo più sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale, e del contrasto al cambiamento climatico. La sperimentazione di nuove forme di mobilità urbana sostenibile, il potenziamento del ruolo dei mobility manager d’area e del trasporto locale, l’aumento della sicurezza stradale, delle metropolitane e degli impianti idrici testimoniano l’attenzione alla qualità della vita delle persone, comprese quelle con disabilità”, conclude quindi Giovannini.

In effetti, guardando alla varietà di interventi previsti dal decreto MIMS, si capisce l’ampia portata che il governo ha voluto dare al testo. Ecco dunque cosa prevede il DL 68-2022, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 139 del 16 giugno 2022.

Corsie sprint per il Giubileo 2025 
Uno dei contenuti più rilevanti del nuovo decreto è rappresentato dall'insieme di disposizioni per assicurare la realizzazione nei tempi previsti delle opere e dei lavori funzionali alle celebrazioni del Giubileo 2025.

Il decreto prevede, infatti, misure per accelerare la Valutazione di impatto ambientale (VIA), in linea con quanto già previsto per gli interventi del PNRR e del Piano Nazionale Complementare (PNC). 

Il decreto prevede inoltre anche altre disposizioni di velocizzazione dei cantieri come ad esempio:

L’attivazione della procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico da parte del soprintendente entro 45 giorni dal ricevimento del progetto di fattibilità (anziché entro 60 giorni);
L’applicazione delle misure di semplificazione già previste per il PNRR e il PNC per gli affidamenti relativi alla realizzazione dei lavori e all’approvvigionamento di beni e servizi utili ad assicurare l’accoglienza dei pellegrini e la funzionalità dell’evento.
Sul fronte specifico della mobilità, invece, il decreto legge 68-2022 prevede un pacchetto di interventi “volto al miglioramento della viabilità e alla rimozione delle situazioni che possono ostacolare la fluidità del traffico. In particolare - si legge nella nota rilasciata da ministero - per gli interventi di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria delle strade comunali, lo sviluppo e la riqualificazione delle strade di ingresso in città e di collegamento, sarà possibile stipulare apposite convenzioni con l’Anas, in qualità di centrale di committenza per l’affidamento dei lavori”.

Nuovi interventi per la crocieristica a Venezia e la tutela della Laguna
Per quanto riguarda invece Venezia, il decreto prevede la realizzazione di ulteriori attracchi temporanei, oltre a quelli già previsti a Marghera (in tutto cinque di cui due già disponibili nell’anno in corso), in modo da aumentare la ricettività delle navi da crociera a partire dalla stagione 2022, dopo l’interdizione al passaggio delle grandi navi nel canale della Giudecca e nel bacino di San Marco (d.l. n. 103 del 2021).

“In particolare - spiega il ministero - un ulteriore punto di attracco temporaneo sarà realizzato nel porto di Chioggia, mentre i porti di Monfalcone e Trieste saranno interessati da opere di adeguamento funzionale delle banchine”.
Trasporto aereo potenziato e più green
Nel decreto trovano spazio anche alcune norme per potenziare e rendere più sostenibile il trasporto aereo.

In particolare, spiegano dal MIMS, “le nuove norme sono volte a potenziare e migliorare la sostenibilità degli aeroporti di Canche in vista dell’aumento del traffico aereo legato al Giubileo del 2025”.

Per far ciò il decreto prevede una serie di interventi tra cui:

L’accelerazione delle procedure di VIA per le opere inserite nei piani di sviluppo aeroportuale, incluse quelle di mitigazione e di miglioramento ambientale;
L’adozione della procedura sul dibattito pubblico prevista per le opere del PNRR;
Il dimezzamento dei termini per l’accertamento di conformità relativamente ai piani di sviluppo aeroportuale.
Infine vengono previsti anche tempi più rapidi e procedure semplificate per la valutazione ambientale energetica e la VIA dei piani di sviluppo degli altri aeroporti di interesse nazionale.

MIMS: più di 1 miliardo per potenziare il collegamento ferroviario con i principali aeroporti

Le misure per la mobilità elettrica
Completando il lavoro avviato con il DL 121-2021, il decreto interviene anche su un altro fattore sempre più strategico per la mobilità del futuro: lo sviluppo della mobilità elettrica. In tale contesto il provvedimento licenziato dal CdM il 15 giugno 2022 prevede una serie di interventi tra cui:

L’attribuzione di una qualificazione giuridica alle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici in considerazione della tipologia di strada su cui insistono. Di conseguenza, le colonnine di ricarica che sono collocate nelle aree di servizio vengono ricomprese nelle ‘pertinenze di servizio’;
L’inserimento di biciclette e monopattini elettrici all'interno della classificazione dei veicoli;
L’equiparazione delle biciclette a pedalata assistita che vengono manomesse ai ciclomotori, con il conseguente assoggettamento agli obblighi previsti per questi ultimi (targa, assicurazione, patentino).
Particolarmente rilevante è anche la possibilità per i titolari di patenti B di guidare un veicolo ad alimentazione alternativa fino a 4,25 tonnellate (anziché fino a 3,5 tonnellate), in modo da accelerare la transizione ecologica nel settore dei trasporti, soprattutto quello delle merci nell’ultimo miglio. In tale contesto però - specifica il ministero - “la differenza di massa deve essere riconducibile esclusivamente al peso delle batterie e non può determinare un aumento della capacità di carico”.
Le novità per il trasporto pubblico locale e regionale
Per quanto riguarda infine il potenziamento del trasporto pubblico, il decreto stabilisce nuovi criteri per l’utilizzazione del Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale (TPL), la cui dotazione è stata aumentata dall’ultima della Legge di Bilancio (Manovra 2022). 
Sempre sul fronte trasporti pubblici, inoltre, il decreto prevede anche interventi volti a rafforzare e migliorare il servizio erogato agli utenti dei servizi di trasporto locale e regionale, autorizzando la spesa di 150 milioni di euro (40 milioni per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e 70 per il 2025) “per consentire la realizzazione degli interventi immediatamente cantierabili previsti dal programma di ammodernamento delle ferrovie regionali, nonché l’acquisto di nuovo materiale rotabile”, spiegano dal ministero.

Comments

Nuova Sabatini green e Sud: come presentare le domande per i contributi

17/6/2022

Comments

 
Arrivano le regole per la Nuova Sabatini green e Sud. È stato infatti pubblicato il decreto interministeriale 22 aprile 2022, che definisce la disciplina attuativa delle due nuove linee di intervento. La Nuova Sabatini green è a favore delle PMI per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale. La Nuova Sabatini Sud, invece, prevede un maxi contributo del 5,5% per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nelle regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Le nuove misure si affiancheranno ai contributi “storici” per gli investimenti in tecnologie 4.0 e per gli investimenti “ordinari”.
Comments

ITALIA AGEVOLAZIONI - PNRR

12/5/2022

Comments

 

PNRR: dall’11 maggio al via le candidature con riferimento al Testing
and Experimentation Facility

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto direttoriale 10 maggio 2022 con cui sollecita la presentazione di candidature con riferimento al Testing and Experimentation Facility – TEF, nell’ambito del Programma Europa Digitale. La candidatura deve essere presentata esclusivamente in via telematica dalle ore 10 del giorno 11 maggio 2022 fino alle ore 22 del giorno 13 maggio 2022, pena l’invalidità e l’irricevibilità, utilizzando il modello allegato firmato dal legale rappresentante del soggetto candidato.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto direttoriale 10 maggio 2022 con cui sollecita la presentazione di candidature con riferimento al Testing and Experimentation Facility – TEF, nell’ambito del Programma Europa Digitale.
Le candidature possono essere presentate nei seguenti ambiti di cui alla call ristretta:
- “Struttura di test e sperimentazione per l’industria manifatturiera”,
- “Struttura di test e sperimentazione per l’agroalimentare”.
La call ristretta sarà gestita dalla Commissione europea con le modalità e i criteri indicati nel documento “Cloud Data and TEF” (DIGITAL-2022-CLOUD-AI-02) del 15 febbraio 2022 (https://ec.europa.eu/info/funding-tenders/opportunities/docs/2021-2027/digital/wp-call/2022/call-fiche_digital-2022-cloud-ai-02_en.pdf ).
Per le candidature ritenute idonee il Ministero invierà al candidato una lettera di impegno a cofinanziare la proposta con le risorse di cui all’investimento 2.3 della Missione 4, Componente 2 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Tale lettera non costituisce diritto all’assegnazione delle predette risorse, ma è condizione necessaria per accedere al cofinanziamento nazionale dell’investimento ammesso, in caso di esito positivo della selezione europea.
Per le proposte progettuali valutate positivamente dalla Commissione europea, il cofinanziamento nazionale è subordinato alla verifica della conformità alle disposizioni nazionali ed europee di riferimento ai sensi del Regolamento (UE) 2021/241 e delle condizionalità dettate dalla misura M4-C2 Investimento 2.3 del PNRR.
Finanziamento degli interventi
I benefici saranno concessi nella forma di contributi diretti alla spesa in relazione ai costi effettivamente sostenuti dal Polo. L’individuazione delle spese ammissibili nonché i criteri e i termini per l’ammissibilità delle spese sono quelli previsti dalla Call for Proposal alla voce “Budget categories and cost eligibility rules”, compatibilmente con la normativa nazionale.
Modalità e termini per la presentazione delle candidature
La candidatura deve essere presentata esclusivamente in via telematica all’indirizzo PEC dgpiipmi.dg@pec.mise.gov.it dalle ore 10 del giorno 11 maggio 2022 fino alle ore 22 del giorno 13 maggio 2022, pena l’invalidità e l’irricevibilità, utilizzando il modello allegato firmato dal legale rappresentante del soggetto candidato.
La verifica delle candidature è effettuata dal Ministero ed ha per oggetto la completezza e regolarità della documentazione presentata e la rispondenza dei soggetti candidati rispetto ai requisiti indicati dalla call.
Con successivo decreto il Ministero individuerà l’ammontare delle risorse destinate al cofinanziamento nazionale e le ulteriori procedure riguardanti la concessione, l’erogazione e il controllo delle agevolazioni.
A cura della Redazione

RICHIEDI ASSISTENZA
Comments

ITALIA  AGEVOLAZIONI - PNRR

11/5/2022

Comments

 

Il Digital Transition Fund 

Con un budget di 300 milioni di euro, il Fondo sosterrà startup e PMI innovative che operano nelle filiere strategiche per la transizione digitale del paese, tra cui: intelligenza artificiale, cloud, assistenza sanitaria, industria 4.0, cybersicurezza, fintech e blockchain.
Sulla Gazzetta ufficiale del 6 maggio sono state pubblicate le disposizioni sul Digital Transition Fund, che dà attuazione all’Investimento 3.2 'Finanziamento di startup' della Missione 4 - Istruzione e ricerca, Componente 2 'Dalla ricerca all’impresa' del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).
Le informazioni sulla strategia di investimento, i beneficiari, gli ambiti applicativi, la tipologia di sostegno e gli intermediari finanziari saranno dettagliate nell'accordo finanziario tra il Ministero dello Sviluppo economico e CDP Venture Capital Sgr, cui è affidata la gestione del fondo.
Oltre al Digital Transition Fund, CDP Venture Capital Sgr gestisce anche il Green Transition Fund, rivolto alle filiere per la transizione ecologica.
La transizione digitale è la protagonista di questo nuovo strumento, che si concentra sulle startup e sulle piccole e medie imprese innovative che operano nelle filiere strategiche per la digital transition, con particolare attenzione all’artificial intelligence, al cloud, all’assistenza sanitaria, all’industria 4.0, alla cybersecurity, al fintech e alla blockchain.

In attesa dell'accordo finanziario tra MISE e CDP Venture Capital Sgr, ci sono già le prime indicazioni sul funzionamento del Digital Transition Fund che:

opererà attraverso investimenti diretti o indiretti a favore di startup con elevato potenziale di sviluppo, con particolare riguardo verso le PMI delle filiere della transizione digitale e PMI che realizzano progetti innovativi, anche già avviati, non prima del 1° febbraio 2020, ma caratterizzati da significativo grado di scalabilità;
favorirà il co-investimento con fondi istituiti e gestiti da CDP Venture Capital Sgr, ma anche con altri fondi di investimento purché gestiti da team indipendenti, con significativa esperienza e positivi risultati in operazioni analoghe e in possesso di un assetto organizzativo in linea con le migliori prassi di mercato.
Gli investimenti, per essere ammissibili, non devono danneggiare l’ambiente, nel rispetto del principio di 'non arrecare un danno significativo' (Do not significant harm - DNSH); sono pertanto escluse le attività connesse a combustibili fossili, emissioni di gas a effetto serra, discariche di rifiuti e inceneritori.

Le risorse a disposizione ammontano a 300 milioni di euro, di cui il 40% destinato al finanziamento di operazioni che prevedono piani di sviluppo da realizzare nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia).

RICHIEDI ASSISTENZA
Comments

ITALIA AGEVOLAZIONI

5/5/2022

Comments

 

Nuovo decreto Aiuti: fondo perduto, garanzie sui prestiti e aumento dei tax credit

Leggi articolo 
20220505_news.pdf
File Size: 108 kb
File Type: pdf
Scarica file

Comments

ITALIA AGEVOLAZIONI

5/5/2022

Comments

 

Imprese agricole: al via Fondo investimenti innovativi

A partire dal 23 maggio e fino al 23 giugno 2022, le micro, piccole e medie imprese agricole potranno richiedere le agevolazioni del Fondo per gli investimenti innovativi relative alle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti. È quanto prevede il decreto del Ministero dello sviluppo economico che mette a disposizione 5 milioni di euro. Gli incentivi saranno concessi nella forma di contributo a fondo perduto per l’acquisto e l’installazione di nuovi beni strumentali, materiali e immateriali, che dovranno essere utilizzati esclusivamente nelle sedi o negli stabilimenti delle imprese situate sul territorio nazionale.

Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto direttoriale del 2 maggio 2022 con cui stabilisce le modalità, i termini e i modelli di presentazione delle domande di concessione e delle richieste di agevolazioni del Fondo per gli investimenti innovativi relative alle attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli.
Soggetti beneficiari
Possono presentare domanda di contributo le imprese agricole, che intendano realizzare investimenti inerenti, esclusivamente ad una, o entrambe, le seguenti attività:
a) trasformazione di prodotti agricoli;
b) commercializzazione di prodotti agricoli.
Non possono presentare domanda di contributo le imprese agricole che intendano realizzare investimenti inerenti alla produzione agricola primaria.
Le imprese agricole, sia alla data di concessione che alla data di erogazione del contributo devono possedere altresì i seguenti requisiti:
a) risultare iscritte presso INPS o INAIL;
b) presentare una posizione contributiva regolare;
c) risultare in regola con gli adempienti fiscali;
d) non essere sottoposte a procedure concorsuali e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente.
Le imprese agricole non ancora attive nei settori della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli che intendano realizzare gli investimenti previsti dal decreto, devono attivare il codice ATECO corrispondente all’attività di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli entro la data di presentazione della richiesta di erogazione. In tal caso, l’impresa agricola deve allegare alla richiesta di erogazione la comunicazione effettuata presso il Registro delle imprese per l’attivazione del predetto codice ATECO.
Ambito oggettivo
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di:
- beni materiali strumentali, ivi inclusi quelli di cui all’allegato A della legge n. 232/2016, riportati nell'allegato n. 1 del decreto 30 luglio 2021;
- beni immateriali strumentali inclusi nell’allegato B della legge n. 232/2016 e riportati nell'allegato n. 2 del decreto 30 luglio 2021.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto, nella misura del 30 (trenta) percento delle spese ammissibili, ovvero del 40 (quaranta) percento nel caso di spese riferite all’acquisto di beni strumentali, materiali o immateriali, compresi negli allegati A o B della legge n. 232/2016.
Le agevolazioni sono riconosciute nel limite di euro 20.000,00 per soggetto beneficiario.
Termini e modalità di presentazione delle domande
Le imprese agricole interessate dovranno presentare le domande di concessione, esclusivamente e a pena di improcedibilità, tramite PEC, inviando il modulo di domanda di concessione allegato al decreto, debitamente compilato in tutte le sue parti, al seguente indirizzo contributofia@pec.mise.gov.it, a partire dal 23 maggio 2022 ed entro il 23 giugno 2022.
La domanda deve essere firmata digitalmente dal rappresentante legale o dal titolare dell’impresa agricola.
Ciascuna impresa agricola può presentare un’unica domanda di concessione del contributo, la presentazione di una ulteriore domanda prima dell’adozione del provvedimento di concessione di ed entro i termini di chiusura dello sportello per la presentazione delle domande, implica la rinuncia alla precedente domanda.
richiedi informazioni o assistenza
Comments

ITALIA AGEVOLAZIONI - BANDO ISI INAIL 2022

23/3/2022

Comments

 

Bando Isi 2021


Avviso pubblico Isi 2021:
In attuazione dell’articolo 11, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e dell’articolo 1, commi 862 e ss., della legge 28 dicembre 2015, n. 208, attraverso la pubblicazione di singoli Avvisi pubblici regionali/provinciali, Inail finanzia investimenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Finalità:
Il presente Avviso ha l’obiettivo di incentivare le imprese a realizzare progetti per il miglioramento documentato delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesistenti, nonché incoraggiare le micro e piccole imprese, operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli, all’acquisto di nuovi macchinari e attrezzature di lavoro caratterizzati da soluzioni innovative per abbattere in misura significativa le emissioni inquinanti, migliorare il rendimento e la sostenibilità globali e, in concomitanza, conseguire la riduzione del livello di rumorosità o del rischio infortunistico o di quello derivante dallo svolgimento di operazioni manuali.

Destinatari dei finanziamenti:
L’iniziativa è rivolta a tutte le imprese, anche individuali, ubicate su tutto il territorio nazionale iscritte alla Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura e anche agli enti del terzo settore limitatamente all’Asse 2 di finanziamento.

Progetti ammessi a finanziamento:
Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto ricomprese in 5 Assi di finanziamento:
  • Progetti di investimento e Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale - Asse di finanziamento 1 (sub Assi 1.1 e 1.2)
  • Progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale di carichi (MMC) - Asse di finanziamento 2
  • Progetti di bonifica da materiali contenenti amianto - Asse di finanziamento 3
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti in specifici settori di attività - Asse di finanziamento 4
  • Progetti per micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione primaria dei prodotti agricoli – Asse di finanziamento 5.
Risorse economiche destinate ai finanziamenti:
Le risorse finanziarie destinate dall’Inail, ai progetti di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sono ripartite per regione/provincia autonoma e per assi di finanziamento.
Di tale ripartizione è data evidenza nell’allegato “Isi 2021 – risorse economiche” che costituisce parte integrante degli Avvisi pubblici regionali/provinciali pubblicati.

Il finanziamento, in conto capitale, è calcolato sulle spese ritenute ammissibili al netto dell’iva, come di seguito riportato.
a)    Per gli Assi 1, 2, 3 e 4 il finanziamento non supera il 65% delle predette spese, fermo restando i seguenti limiti:
Assi 1, 2, 3, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 5.000,00 euro nè superiore a 130.000,00 euro. Non è previsto alcun limite minimo di finanziamento per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale di cui all’allegato (sub Asse 1.2);
Asse 4, il finanziamento complessivo di ciascun progetto non potrà essere inferiore a 2.000,00 euro nè superiore a 50.000,00 euro.
b)    Per l’Asse 5 il finanziamento è concesso nella misura del:
40% per la generalità delle imprese agricole (sub Asse 5.1)
50% per giovani agricoltori (sub Asse 5.2)
e per ciascun progetto il finanziamento non potrà essere inferiore a 1.000,00 euro nè superiore a 60.000,00 euro.

Modalità e tempistiche di presentazione della domanda:
Sul portale Inail - nella sezione Accedi ai Servizi Online - le imprese avranno a disposizione una procedura informatica che consentirà loro, attraverso un percorso guidato, di inserire la domanda di finanziamento con le modalità indicate negli Avvisi regionali.
La domanda compilata e registrata, esclusivamente, in modalità telematica, dovrà essere inoltrata allo sportello informatico per l’acquisizione dell’ordine cronologico, secondo quanto riportato nel documento “Regole Tecniche e modalità di svolgimento”.
Le domande ammesse agli elenchi cronologici dovranno essere confermate, a pena di decadenza dal beneficio, attraverso l’apposita funzione on line di upload/caricamento della documentazione, come specificato negli Avvisi regionali/provinciali.
Le date di apertura e chiusura della procedura informatica, in tutte le sue fasi, saranno pubblicate sul portale dell’Istituto, nella sezione dedicata alle scadenze dell’Avviso Isi 2021, dal 26 febbraio 2022.
Per informazioni e assistenza sul presente Avviso è possibile fare riferimento al numero telefonico 06.6001 del Contact center Inail.
È, anche, possibile rivolgersi al servizio Inail Risponde, nella sezione Supporto del portale.
Chiarimenti e informazioni di carattere generale sul presente Avviso possono essere richiesti entro e non oltre il termine di dieci giorni antecedenti la chiusura della procedura informatica di compilazione della domanda online.​

​
Foto
RICHIEDI INFORMAZIONI E ASSISTENZA
Comments

ITALIA CREDITO d'IMPOSTA

17/3/2022

Comments

 

Bonus acqua potabile: quando e come fare domanda per le spese 2022 e 2023

È disponibile anche nel 2022 il bonus acqua potabile. L’incentivo, a seguito della proroga disposta dalla legge di Bilancio 2022, copre anche il 2023. L’agevolazione consiste in un credito di imposta del 50% delle spese sostenute per l'acquisto e l'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione e raffreddamento e/o addizione di anidride carbonica alimentare per il miglioramento qualitativo delle acque per il consumo umano erogate da acquedotti. La platea dei soggetti beneficiai è ampia: comprende infatti persone fisiche, soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni ed enti non commerciali, compresi gli enti del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
richiedi informazioni e assistenza
Comments

ITALIA AGEVOLAZIONI

15/3/2022

Comments

 

Come finanziare la creazione di una piattaforma di e-commerce

Fino al 31 maggio è possibile presentare domanda di finanziamento agevolato per investimenti digitali nel settore del commercio elettronico. I beneficiari sono le PMI che esportano. Sono finanziate: la creazione o il miglioramento di una piattaforma propria di e-commerce, oppure l’acquisto di spazi su una piattaforma di terzi. Al finanziamento a tassi agevolati è affiancata anche una quota di un contributo a fondo perduto.
Sei interessato a questa agevolazione ? Contattaci per l'assistenza
Comments

ITALIA - BONUS BENI STRUMENTALI

14/3/2022

Comments

 

Bonus beni strumentali e transizione ecologica: nuove misure fino al 2026

Il decreto Sostegni ter recante “Misure urgenti in materia di sostegno alle imprese e agli operatori economici, di lavoro, salute e servizi territoriali, connesse all’emergenza Covid-19 nonché per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico” è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 27 gennaio 2022 e, tra le varie misure, ha previsto un’integrazione alla disciplina del credito d’imposta per investimenti in beni materiali. Il citato Decreto amplia il plafond per quelle imprese che effettuano investimenti con finalità e obbiettivi di transizione ecologica, inclusi nel PNRR.
Ambito applicativo
Con la pubblicazione del decreto Sostegni ter (D.L. n. 4 del 27 gennaio 2022) sono state apportate talune modifiche alla disciplina del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali. In particolare, il comma 1 dell’art. 10 del decreto integra il nuovo comma 1057-bis dell’art. 1 della legge n. 178/2020, introdotto dall’art. 1, comma 44, lettera b, legge n. 234/2021 (legge di Bilancio 2022) che ha previsto le nuove misure del credito d’imposta per investimenti in beni strumentali 4.0 per il periodo dal 2023 al 2025.
Le nuove diposizioni, introdotte dalla legge di Bilancio 2022, prevedono che tutte le imprese effettuanti investimenti in beni materiali strumentali nuovi - indicati, quindi, nell’Allegato A della legge n. 232/2016 - dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2025, oppure entro il 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 risulti accettato dal venditore il relativo ordine e sia stato effettuato il pagamento di un acconto in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione del bene, il bonus è riconosciuto nella misura del:
- 20% del costo, per quota di investimenti fino a 2,5 milioni di euro;
- 10% del costo, per la quota di investimenti superiori a 2,5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro;
- 5% del costo, per la quota di investimenti superiori a 10 milioni di euro e fino al limite massimo di 20 milioni di euro.
Inoltre, a differenza della precedente versione dell’agevolazione e stante all’attuale formulazione normativa, i plafond così determinati sembrano non riguardare ogni singola annualità, ma essere previsti per l’intero periodo di validità del bonus, ossia 2023-2025.
Per completezza occorre ricordare che il beneficio in parola è stato prorogato anche con riferimento agli investimenti in beni immateriali strumentali in chiave 4.0, riconducibili alle tipologie previste dall’Allegato B della legge n. 232/2016. Per esso sono previste, suddivise per ogni annualità, le seguenti aliquote:
- fino al 31 dicembre 2023 (ovvero entro il 30 giugno 2024 a condizione che entro il 31 dicembre 2023 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione) il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 20% del costo, nel limite massimo annuale di costi ammissibili pari a 1 milione di euro;
- dal 1° gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2024 (ovvero entro il 30 giugno 2025 a condizione che entro il 31 dicembre 2024 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione) il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro;
- dal 1° gennaio 2025 e fino al 31 dicembre 2025 (ovvero entro il 30 giugno 2026 a condizione che entro il 31 dicembre 2025 il relativo ordine risulti accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione) il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 10% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a 1 milione di euro.
Per tali investimenti, a differenza di quanto previsto per i beni materiali 4.0, è presente uno specifico riferimento al limite massimo annuale di costi ammissibili (1 milione di euro per ogni anno del triennio di riferimento 2023-2025).
L’integrazione prevista dal decreto Sostegni ter
In aggiunta a quanto già previsto dalla legge di Bilancio 2022, il decreto Sostegni ter integra il contenuto del comma 1057-bis, inserendo tale periodo:
“Per la quota superiore a 10 milioni di euro degli investimenti inclusi nel PNRR diretti alla realizzazione di obbiettivi di transizione ecologica individuati con decreto del Ministero dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro della transizione ecologica e con il Ministro dell’economica e delle finanze, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 5 per cento del costo fino al limite massimo di costi complessivamente ammissibili pari a 50 milioni di euro”.
Come suindicato, anche all’interno della disciplina del bonus beni strumentali vengono premiate, mediante l’innalzamento del valore della soglia dei costi complessivamente ammissibili nel periodo di riferimento, tutte quelle imprese che effettuano investimenti in beni materiali - inclusi nel PNRR - con obiettivi di transizione ecologica.
Da una prima lettura del dettato normativo, sembrerebbe, quindi, che per l’ultimo scaglione - al quale verrà applicata la medesima percentuale, pari al 5% - siano previsti due plafond distinti, ossia:
- per gli investimenti in beni materiali 4.0, il plafond è previsto per la quota superiore a 10 milioni e fino al limite massimo di 20 milioni;
- per gli investimenti inclusi nel PNRR con obiettivi di transizione ecologica (individuati con apposito decreto ministeriale), il plafond è previsto per la quota superiore a 10 milioni e fino al limite massimo di 50 milioni.
Sicuramente, saranno necessarie ulteriori indicazioni da parte del Legislatore finalizzate all’individuazione di quali siano gli investimenti che possono beneficiare di tale integrazione - che saranno, appunto, individuati con apposito decreto ministeriale - nonché al coordinamento con le, già esistenti, misure per gli investimenti effettuati nella fascia compresa tra i 10 e i 20 milioni di euro.
Oltre a ciò, come già evidenziato, sarà necessario ricevere conferma circa i limiti di spesa, i quali risulterebbero complessivi per tutto il triennio 2023-2025 e non più annuali come previsto per la precedente disciplina nonché per gli stessi beni immateriali 4.0.
Monitoraggio del nuovo credito d’imposta da parte del MEF
Ai sensi del comma 3 dell’art. 10, D.L. n. 4/2022, il Ministero dell’Economia e delle finanze effettuerà il monitoraggio della fruizione del nuovo credito d’imposta. Infine, il comma 2 dispone che il maggior onere derivante da tale nuova disposizione è stimato in circa 11 milioni di euro nel 2023, 25 milioni di euro nel 2024, 38 milioni di euro nel 2025, 30,5 milioni di euro nel 2026, 16,6 milioni di euro nel 2027 e 2,8 milioni di euro nel 2028.

*fonte IPSOA
Comments

ITALIA CREDITO D'IMPOSTA

14/3/2022

Comments

 

Credito d’imposta per le imprese gasivore: come usufruirne ed entro quali limiti

A parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti per l'acquisto del gas naturale (imprese “gasivore”), il decreto Energia riconosce alle stesse un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, pari al 15% della spesa sostenuta per l’acquisto del medesimo gas, consumato nel secondo trimestre solare dell’anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre dell’anno 2019. Quali sono le modalità di fruizione.
Comments

ITALIA CREDITO D'IMPOSTA

1/3/2022

Comments

 

Bonus pubblicità 2022: dal 1° marzo si può prenotare il credito d’imposta

Comunicazioni per prenotare il bonus pubblicità per gli investimenti effettuati e/o da effettuare nel 2022 dal 1° al 31 marzo 2022. Anche per quest’anno il credito d’imposta è concesso nella misura unica del 50% del valore degli investimenti effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche on line, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato. Per effetto di tale regime straordinario, non è necessario né aver sostenuto nel 2021 analoghi investimenti sugli stessi mezzi di informazione (stampa e radio-tv) né rispettare la condizione del valore incrementale degli stessi investimenti superiore almeno dell'1% rispetto al valore di quelli effettuati nel 2021. 
Comments

EUROPA FONDI DIRETTI - HORIZON EUROPE

28/2/2022

Comments

 

Finanziamenti UE per il rafforzamento dell’industria creativa: quando presentare domanda

L’European Institute of Innovation and Technology (EIT) ha emanato l’avviso per le candidature a valere sul bando “New EIT Knowledge and Innovation Community (KIC) in the Cultural and Creative Sectors and Industries (CCSI)”, il bando con cui l’EIT intende offrire soluzioni orizzontali ad una serie di sfide crescenti, che sono di natura permanenti e che possono essere affrontate attraverso attività di istruzione, ricerca e innovazione. Queste sfide possono essere raggruppate in quattro pilastri:
- creatività europea, diversità culturale e linguistica;
- identità e coesione europea;
- occupazione europea, resilienza economica e crescita intelligente;
- l'Europa come azione globale.
L’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT) è un organismo creato dall’Unione europea nel 2008 per rafforzare la capacità d’innovazione dell’Europa. L’EIT è nata come parte integrante di Horizon 2020, il programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione.
Finalità del bando
La creatività e la diversità culturale europee dipendono da CCSI (Cultural and Creative Sectors and Industries) resilienti e robuste. Tuttavia, questi settori stanno affrontando una serie di sfide a causa della crescente concorrenza degli attori globali e del passaggio al digitale.
Produttori, creatori, distributori, emittenti, cinema, teatri e tutti i tipi di organizzazioni culturali hanno bisogno di innovare per attrarre nuovo pubblico ed espandersi, e per sviluppare nuovi processi, servizi, contenuti e pratiche che forniscano valore sociale.
La carenza di imprenditorialità e di competenze trasversali nei settori culturali e creativi riguarda sia i sottosettori emergenti che quelli molto maturi che subiscono una profonda trasformazione digitale. Queste competenze sono necessarie per l'innovazione e sono cruciali alla luce dei cambiamenti del mercato del lavoro che il settore sta affrontando.
Il patrimonio culturale è un'indiscussa espressione di identità culturale, un importante bene pubblico e una fonte di innovazione, fornendo un buon ritorno sugli investimenti e significative entrate economiche, ma il suo potenziale è ancora in gran parte non sfruttato. Come catalizzatore per una rigenerazione sostenibile guidata dal patrimonio e come stimolo essenziale per l'istruzione e l'apprendimento permanente l'apprendimento lungo tutto l'arco della vita, favorendo la cooperazione e la coesione sociale, è probabile che tragga grande beneficio da una CCI sulla CCSI.
Una CCI (Comunità della conoscenza e innovazione, dall’inglese KIC) dell'EIT è un partenariato integrato che riunisce aziende leader, istituti di istruzione superiore istituti d'istruzione superiore, organizzazioni di ricerca e altre parti interessate al processo d'innovazione per affrontare le pressanti sfide sociali attraverso lo sviluppo di prodotti, servizi e processi e anche coltivando individui innovativi e imprenditoriali. Una CCI collega centri di eccellenza, centri di co-locazione per diventare centri di eccellenza leader, in competizione e collaborando con altri centri di innovazione in tutto il mondo.
Risultati attesi dei progetti
I progetti a valere sul presente avviso dovranno avere i seguenti impatti:
- impatto tecnologico/economico/innovativo, influenzando la creazione e la crescita di imprese, così come la creazione di nuove soluzioni innovative per affrontare le sfide globali, creando posti di lavoro diretti e indiretti e mobilitando ulteriori investimenti pubblici e privati;
- impatto scientifico ed educativo, rafforzando il capitale umano nella ricerca e nell'innovazione, migliorando le capacità innovative e imprenditoriali sia a livello individuale che organizzativo e favorendo la creazione e la diffusione della conoscenza e dell'innovazione in modo aperto all'interno della società;
- l'impatto sociale, compreso l'impatto derivante dalla fornitura di soluzioni sistematiche all'interno e al di fuori della comunità dell'EIT, anche attraverso le attività delle CCI incrociate affrontando le priorità politiche dell'UE nei settori e nelle industrie culturali e creative (CCSI) attraverso soluzioni innovative, l'impegno con i cittadini e gli utenti finali e rafforzando l'adozione di soluzioni innovative in questi settori nella società.
Chi può presentare la domanda
Sono ammissibili al finanziamento solo consorzi che hanno i seguenti requisiti:
- il consorzio candidato deve contenere almeno tre organizzazioni partner indipendenti stabilite in almeno tre diversi Stati membri;
- almeno due terzi delle organizzazioni partner che formano il consorzio sono stabilite in Stati membri diversi;
- il consorzio candidato comprende almeno un istituto di istruzione superiore, un istituto di ricerca un istituto di ricerca e una società privata;
- la proposta deve essere presentata da un consorzio contenente un massimo di 50 partner.
Budget ed entità del contributo
Il contributo finanziario dell'EIT è assegnato in modo da bilanciare l'esigenza di sostenere la strategia a lungo termine delle CCI, premiando al contempo ogni CCI per la sua eccellenza, l'ambizione di impatto e l'attuazione a medio termine. Come stabilito dal regolamento dell'EIT, il contributo dell'EIT alle CCI diminuisce gradualmente nel tempo in conformità con i tassi di finanziamento definiti nell'agenda strategica per l'innovazione dell'EIT 2021-2027 come segue:
- Fase di start-up (1-4- anni): 100%;
- Fase di ramp-up (5-7 anni): 80%;
- Fase di maturità: (8-11 anni): 70%;
- Fase di uscita dell’EIT (12-15 anni): 50% al 12° anno con riduzione del 10% ogni anno successivo.
Ogni CCI, quindi, dovrà dimostrare di avere la capacità di finanziare le sue attività indipendentemente dai contributi dell'EIT. Il finanziamento dell'EIT dovrà essere sostituito gradualmente da altre fonti, sia private e pubbliche (regionali, nazionali, europee, internazionali), in particolare attraverso la generazione di vari flussi di entrate (ad esempio, ritorno sugli investimenti, condivisione delle entrate, concessione di licenze, partecipazioni in start-up, commercializzazione di programmi di istruzione, vendita di servizi e consulenze, ecc.).
Per il periodo 2021-2027, l'EIT è finanziato mediante un contributo finanziario di Horizon Europe pari a 2.936.000.000 EUR.


Le domande possono essere presentate esclusivamente attraverso il servizio di presentazione elettronica d
Il termine ultimo per la presentazione delle candidature è il 24 marzo 2022.


RICHIEDI ASSISTENZA O INFORMAZIONI
Comments

ITALIA AGEVOLAZIONI

11/2/2022

Comments

 

Piano voucher fase 2: interventi di sostegno alla domanda di connettività delle micro e PMI medie imprese

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 33 del 9 gennaio 2022 il decreto 23 dicembre 2021 del Ministero dello Sviluppo Economico che disciplina il “Piano voucher fase 2, per interventi di sostegno alla domanda di connettività delle micro, piccole e medie imprese”.
In particolare, il Ministero dello sviluppo economico promuove il Piano voucher fase 2, come intervento di sostegno alla domanda di connettività delle micro, piccole e medie imprese a fronte dello step change, inteso quale incremento della velocità di connessione, realizzato con qualsiasi tecnologia.
La realizzazione dell'intervento è affidata ad Infratel Italia S.p.a. ad eccezione delle azioni di comunicazione, accompagnamento e valutazione di impatto della misura realizzate dalla Direzione generale servizi di comunicazioni elettroniche, radiodiffusione e postali che può provvedervi anche mediante affidamento a società in house. Risorse finanziarie Gli interventi sono finanziati a valere sulle risorse FSC relative al periodo di programmazione 2014-2020, per un ammontare complessivo di risorse pari a 608.238.104,00 euro, di cui 9.000.000,00 euro comprensivi di IVA sono destinati alle azioni di comunicazione, accompagnamento e valutazione di impatto della misura. La realizzazione delle attività di comunicazione, accompagnamento e valutazione di impatto della misura è regolata da apposita convenzione della Direzione generale servizi di comunicazioni elettroniche, radiodiffusione e postali con un soggetto in-house ovvero con società o enti in possesso dei necessari requisiti tecnici ed organizzativi da stipulare entro sessanta giorni dalla entrata in vigore del decreto.Ambito soggettivo e oggettivoIl voucher è destinato solo alle imprese iscritte al registro delle imprese, di dimensione micro, piccola e media, alle quali è erogato un contributo variabile (dai 300 euro ai 2.000 euro) sulla base di diverse caratteristiche della connettività e dei relativi costi, in presenza di step change inteso quale incremento della velocità di connessione secondo le classi di ammissibilità previste dal manuale operativo sulla base dei tre importi indicati nel dettaglio nel decreto.
I voucher non sono riconosciuti in caso di cambio operatore fra servizi aventi prestazioni analoghe o in caso di meri passaggi di intestazione del contratto nella medesima sede di impresa. A ciascun beneficiario può essere erogato un solo voucher.
In caso di portabilità è prevista la possibilità di trasferire l'ammontare residuo del voucher.DurataIl Piano per le imprese avrà durata fino ad esaurimento delle risorse stanziate, comunque non oltre ventiquattro mesi dall'avvio dell'intervento.
​
*fonte IPSOA 
Comments

ITALIA FONDO DI GRANZIA

20/1/2022

Comments

 

Fondo di garanzia PMI: continua la disciplina straordinaria, ma scende la copertura

Dal 1° gennaio 2022 l’intervento del Fondo garanzie PMI sui piccoli prestiti fino a 30.000 euro, cifra che fa riferimento all’ammontare complessivo che può ottenere un singolo soggetto beneficiario finale, è sceso dal 90% all’80%. Confermate invece le percentuali di copertura per tutti gli altri finanziamenti. La legge di Bilancio 2022 ha così modificato il sistema delle garanzie del Fondo, confermando la disciplina straordinaria fino al 30 giugno 2022 e prevedendo però il pagamento di commissioni per il rilascio delle garanzie a partire dal 1° aprile 2022.
Comments

L'ARTICOLO DEL GIORNO

19/1/2022

Comments

 
Foto
Comments

ITALIA AIUTI COVID

14/1/2022

Comments

 

Aiuti di Stato Covid: in arrivo le regole per l’autocertificazione

Quali aiuti Covid dovranno essere soggetti al monitoraggio, cosa si dovrà indicare nelle autodichiarazioni che i beneficiari di tali aiuti dovranno predisporre, come verranno restituiti gli eventuali aiuti ricevuti in eccesso: lo stabilisce il D.M. 11 dicembre 2021 del Ministero dell’Economia e delle finanze, in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, che individua le modalità di monitoraggio e controllo degli aiuti di Stato erogati a sostegno dell'economia nell’emergenza Covid. Un successivo provvedimento dell’Agenzia delle Entrate individuerà termini, modalità e contenuto del modello che i beneficiari dovranno compilare e trasmettere, oltre a modalità e termini per la restituzione o il recupero degli eventuali aiuti utilizzati in eccedenza rispetto ai massimali.

Monitoraggio degli aiuti di Stato Covid ricevuti: via libera al decreto ministeriale attuativo. È infatti in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero dell'Economia e delle finanze che dispone le modalità di monitoraggio e di controllo degli aiuti riconosciuti ai sensi delle Sezioni 3.1 e 3.12 della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final “Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell’economia nell’attuale emergenza da COVID-19” e successive modificazioni, in attuazione delle disposizioni di cui all’art. 1, commi da 13 a 17, del decreto Sostegni.

Il decreto si compone di soli quattro articoli all’interno dei quali viene individuato il tipo di aiuti che dovranno essere soggetti al monitoraggio (art. 1), le modalità concrete di applicazione dei limiti delle Sezioni 3.1 e 3.12 del quadro temporaneo (art. 2), il contenuto delle autodichiarazioni che i beneficiari di tali aiuti dovranno predisporre nonchè le modalità di restituzione degli eventuali aiuti ricevuti in eccesso (articoli 3 e 4).
La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto è solo il primo passo del più complesso adempimento che i beneficiari degli aiuti dovranno prossimamente compiere.
Spetterà infatti a un successivo provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate individuare i termini, le modalità e il contenuto del modello che i beneficiari dovranno compilare e trasmettere. Il provvedimento direttoriale dovrà anche stabilire le modalità e i termini, attraverso le quali sarà possibile procedere alla restituzione degli eventuali aiuti utilizzati in eccedenza rispetto ai predetti massimali o al recupero degli aiuti stessi.
Aiuti soggetti al monitoraggio
Nell’art. 1 del decreto ministeriale sono elencate, una ad una, le disposizioni normative che hanno introdotto nel nostro ordinamento le agevolazioni in base alle quali si rendono applicabili le previsioni del “regime-quadro” e quindi del monitoraggio previsto dal decreto stesso.
L’elencazione puntale dei provvedimenti consentirà ai beneficiari di verificare, con esattezza, la tipologia di aiuti ricevuti e la conseguente necessità, o meno, per gli stessi di compilazione del futuro modello di dichiarazione.
Verifica dei limiti di utilizzo
Il decreto ricorda che il Quadro temporaneo degli aiuti è stato oggetto di diverse modifiche attraverso le quali è stata dapprima introdotta la Sezione 3.12 “Aiuti sotto forma di sostegno a costi fissi non coperti” e in seguito sono stati aumentati sia massimali previsti nell’ambito della Sezione 3.1 “Aiuti di importi limitato”, sia quelli concessi nell’ambito della predetta Sezione 3.12.
Per tali motivi l’art. 2 del decreto ministeriale precisa che, per quanto riguarda gli aiuti della Sezione 3.1 del Quadro temporaneo, ai fini del monitoraggio, si applicano i seguenti massimali:
- 800.000 euro per impresa unica, ovvero 120.000 euro per le imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura e 100.000 euro per le imprese operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, per gli aiuti ricevuti dal 19 marzo 2020 al 27 gennaio 2021;
- 1.800.000 euro per impresa unica, ovvero 270.000 euro per le imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura e 225.000 euro per le imprese operanti nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli, per gli aiuti ricevuti dal 28 gennaio 2021 alla data del 31 dicembre 2021.
Per quanto riguarda invece agli aiuti fruiti nel rispetto delle condizioni di cui alla Sezione 3.12 del Quadro temporaneo, i massimali applicano sono:
- 3.000.000 di euro per impresa unica, per gli aiuti ricevuti nel periodo dal 13 ottobre 2020 al 27 gennaio 2021;
- 10.000.000 di euro per impresa unica, per gli aiuti ricevuti nel periodo dal 28 gennaio 2021 al 31 dicembre 2021.
In relazione all’esatta individuazione del rispetto dei massimali, l’art. 2 del decreto ministeriale precisa che la data in cui l’aiuto è stato messo a disposizione del beneficiario, rileva sulla base della definizione fornita dalla Commissione europea nella decisione C(2021) 7521 final del 15 ottobre 2021 nel punto 95.
Si tratta delle seguenti possibili date:
(i) di approvazione della domanda di aiuto, qualora la concessione dell'aiuto sia subordinata a tale domanda e approvazione;
(ii) di presentazione della dichiarazione dei redditi o la data di approvazione della compensazione in relazione ai crediti d'imposta;
(iii) di entrata in vigore della normativa di riferimento in tutti gli altri casi.
La dichiarazione sostitutiva
Per la verifica del rispetto delle condizioni e dei limiti previsti delle Sezioni 3.1 e 3.12 del Quadro temporaneo, i beneficiari degli aiuti indicati nell’art. 1 del decreto, dovranno presentare all’Agenzia delle Entrate una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà avente ad oggetto il rispetto dei requisiti di cui alle predette Sezioni, nella quale dovranno inoltre attestare che l'importo complessivo degli aiuti fruiti non supera i massimali previsti, tenuto altresì conto delle relazioni di controllo rilevanti ai fini della definizione di “impresa unica” utilizzata in materia di aiuti di Stato.
L’obbligo dell’invio di tale dichiarazione è contenuto nell’art. 3 del decreto nel quale si prevede inoltre che gli operatori economici saranno tenuti ad attestare, nell’autodichiarazione di cui sopra, anche la sussistenza delle ulteriori condizioni specificamente previste.
Fra queste in particolare i beneficiari dovranno dichiarare che, nel periodo di riferimento individuato come rilevante per la spettanza della singola misura (periodo compreso tra il 1° marzo 2020 e il 31 dicembre 2021, ovvero un periodo ammissibile di almeno un mese comunque compreso tra il 1° marzo 2020 e il 31 dicembre 2021), l’ammontare complessivo del loro fatturato e dei corrispettivi registrati è inferiore di almeno il 30% rispetto al corrispondente periodo del 2019 e che l’importo dell’aiuto richiesto non supera il 70% (90% per le micro e piccole imprese) dei costi fissi non coperti sostenuti nel predetto periodo di riferimento.
Attenzione
Per costi fissi si intendono quelli sostenuti indipendentemente dal livello di produzione mentre per costi variabili si intendono quelli sostenuti in funzione del livello di produzione.
Per costi fissi non coperti si intendono i costi fissi sostenuti dalle imprese durante il periodo ammissibile che non sono coperti dai ricavi dello stesso periodo considerati al netto dei costi variabili e che non sono coperti da altre fonti quali assicurazioni, eventuali altri aiuti di Stato e altre misure di sostegno.
Le perdite subite dalle imprese durante il periodo ammissibile sono considerate costi fissi non coperti.
In caso di superamento dei limiti ammissibili
Nell’art. 4 del decreto ministeriale vengono infine disciplinate le ipotesi di superamento dei massimali previsti dalle Sezioni 3.1 e 3.12 del Quadro temporaneo e le modalità con le quali si potrà procedere alla restituzione degli importi eccedenti.
Fermo restando che sarà un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate a definire le modalità e i termini di tale restituzione, il decreto prevede espressamente che il beneficiario dell’aiuto proceda volontariamente alla restituzione dell’importo eccedente il massimale di riferimento, comprensivo degli interessi di recupero, calcolati ai sensi del Regolamento (CE) n. 794/2004 della Commissione del 21 aprile 2004.
Nelle ipotesi di mancata restituzione volontaria dell'aiuto eccedente il massimale, il corrispondente importo, al quale dovranno essere sommati gli interessi di recupero maturati sino alla data di messa a disposizione del nuovo aiuto, è sottratto dagli aiuti di Stato successivamente ricevuti dalla medesima impresa.
In assenza di nuovi aiuti a favore dell’impresa beneficiaria o nel caso in cui l’ammontare del nuovo aiuto non sia sufficiente a garantire il completo recupero, l’importo da recuperare dovrà essere invece effettivamente riversato.


*FONTE PSOA  
Comments

ITALIA CREDITO D'IMPOSTA E PNRR

21/12/2021

Comments

 

Crediti d’imposta investimenti 4.0: dal PNRR divieto di cumulabilità con altri incentivi

Il D.L. n. 77/2021 e successivi interventi di prassi hanno escluso, per la realizzazione operativa degli interventi previsti dal PNRR, il ricorso al cumulo degli incentivi estendendo il divieto, oltre che ad altri aiuti concessi dal PNRR, anche agli aiuti derivanti da fonti di finanziamento statali. Le difficoltà maggiori di questo orientamento così restrittivo si profilano proprio per quelle imprese che hanno investito (o previsto di investire) nelle tecnologie 4.0 usufruendo dei crediti d’imposta consentiti. Infatti, secondo le norme, questi aiuti non risulterebbero più cumulabili con altre fonti di finanziamento quali la legge Sabatini, il credito di imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno, il credito di imposta “Sisma bonus”, così come ogni altro incentivo a carattere regionali.
Comments
<<Previous
    PROMO
    ABBONAMENTO
    ANNUALE 
    SERVIZIO
    ASSISTENZA
    TECNICA
    AGEVOL@ZIENDA
    (FINO AL 31/08/22)
    Foto
    Clicca qui per modificare.
    BANDI APERTI
    ...cerca il tuo

    LE CALL APERTE
    Iscriviti alla newsletter

    Archivi

    June 2022
    May 2022
    March 2022
    February 2022
    January 2022
    December 2021
    November 2021
    October 2021
    September 2021
    July 2021
    June 2021
    May 2021
    April 2021
    April 2020
    March 2020
    February 2020
    January 2020
    December 2019
    November 2019
    October 2019
    September 2019
    August 2019
    July 2019
    June 2019
    May 2019
    April 2019
    March 2019
    February 2019
    January 2019
    December 2018
    November 2018
    October 2018
    April 2018
    March 2018
    January 2018
    November 2017
    July 2017
    June 2017
    May 2017
    April 2017

    Autore

    a cura della Redazione di Eu20 European Network to Local Development ​

Powered by Create your own unique website with customizable templates.