FINANZA DONNA
pagina dedicata interamente alle agevolazioni per la donna
Se vuoi che qualcosa venga fatto, chiedi ad una donna.
(Margaret Thatcher)
(Margaret Thatcher)
Stop provvisorio alle domande di finanziamenti agevolati per imprenditoria giovanile e femminileLa misura per l'autoimprenditorialità in agricoltura Più Impresa, inizialmente rivolta ai soli giovani fino a 41 anni, è stata allargata alle donne senza limiti di età dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis. Apertura che ha determinato un boom di domande e la chiusura dello sportello, a partire dal 5 novembre.
Il fabbisogno derivante dalle domande di agevolazione finora presentate a Ismea, che gestisce il regime di aiuto Più impresa, supera infatti la dotazione finanziaria disponibile. Da qui la chiusura dello sportello per la richiesta dei finanziamenti per l'autoimprenditorialità a decorrere dalle ore 17.00 del 5 novembre. Una volta condotte le istruttorie e verificate eventuali economie, Ismea potrebbe comunicare la riapertura della misura. Le agevolazioni si basano sul decreto legislativo n. 185-2000 in materia di sostegno all'autoimprenditorialità e all'autoimpiego e sono accessibili sia ai giovani agricoltori che per progetti di imprenditoria femminile su tutto il territorio nazionale, grazie alle modifiche introdotte dal decreto Semplificazioni e dal Sostegni bis. Contributi e finanziamenti agevolati per imprenditoria giovanile e femminileNell’ambito delle politiche di sviluppo del settore agricolo e agroalimentare, ISMEA concede agevolazioni per sostenere il ricambio generazionale e lo sviluppo delle imprese agricole condotte da giovani e donne. I criteri per la concessione degli incentivi, a valere sul Capo III del Titolo I del decreto legislativo n. 185-2000, sono stati definiti con il decreto del 18 gennaio 2016 e poi aggiornati dopo che il decreto Mezzogiorno ha esteso la misura Resto al Sud alle imprese agricole. Il dlgs n. 185-2000 è stato quindi modificato prevedendo condizioni più favorevoli per l'avvio e lo sviluppo di imprese nelle regioni meridionali. Al regime di aiuto basato su un mutuo agevolato, a tasso zero, per un importo non superiore al 75% delle spese ammissibili si è aggiunta inizialmente, solo per le regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, la possibilità di ottenere un mutuo agevolato, a un tasso pari a zero, di importo non superiore al 60% della spesa ammissibile accompagnato da un contributo a fondo perduto fino al 35% della spesa ammissibile. E' questa l'opzione che la legge di conversione del decreto Semplificazioni ha allargato ai giovani agricoltori del Centro-Nord e che il decreto Mipaaf del 20 aprile 2020 ha recepito: nel nuovo testo, infatti, i beneficiari delle agevolazioni sono le microimprese e piccole e medie imprese con sede operativa sul territorio nazionale, che subentrino nella conduzione di un’intera azienda agricola o che presentino progetti per lo sviluppo o il consolidamento di iniziative nei settori della produzione e della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli. In tutta Italia, quindi, sono previsti mutui agevolati a tasso zero a copertura del 60% delle spese di investimento e di durata massima pari a dieci anni comprensiva del periodo di preammortamento e un contributo a fondo perduto aggiuntivo, fino al 35% della spesa ammissibile. Per le iniziative nel settore della produzione agricola il mutuo agevolato ha una durata, comprensiva del periodo di preammortamento, non superiore a quindici anni. Con il Sostegni bis le agevolazioni sono state allargate alle donne di tutte le età, diventando quindi un nuovo strumento a supporto dell'imprenditoria femminile in agricoltura. Cosa finanzia il bando ISMEA Il regime di aiuto prevede che le agevolazioni siano concesse sia per operazioni di subentro, cioè di cessione di un’intera azienda agricola a favore di un’impresa a totale o prevalente partecipazione giovanile, che per l'ampliamento e l'ammodernamento di aziende agricole esistenti già condotte da giovani. In entrambi i casi sono ammessi investimenti fino a un importo complessivo non superiore a 1,5 milioni di euro. Tra le spese ammissibili agli aiuti rientrano:
Come richiedere i finanziamenti Il nuovo portale per la presentazione delle domande è stato attivato alle ore 10.00 del 30 aprile 2021. Le domande convalidate sul precedente portale "Subentro/Ampliamento" sono state automaticamente importate, nel rispetto dell'ordine cronologico di presentazione. Dalle 17.00 del 5 novembre è sospesa l'acquisizione di nuove istanze, che potrà riprendere previa comunicazione di Ismea. Quanto all'iter per l'ammissione ai finanziamenti, sulla base delle informazioni contenute nella domanda, Ismea accerta la sussistenza dei requisiti oggettivi e soggettivi previsti dal decreto Mipaaf e la sostenibilità finanziaria ed economica dell’iniziativa e delibera, nei limiti delle risorse disponibili, l’ammissione alle agevolazioni o il rigetto dell'istanza, dandone comunicazione agli interessati. Entro sei mesi dalla comunicazione della delibera di ammissione alle agevolazioni, i beneficiari sono tenuti a produrre la documentazione necessaria alla stipula dei contratti di concessione delle agevolazioni. Il mutuo agevolato deve essere assistito da garanzie pari all’intero importo concesso, acquisibili nell’ambito degli investimenti da realizzare, tramite iscrizione di ipoteca di primo grado acquisibile sui beni oggetto di finanziamento oppure su altri beni del soggetto beneficiario o di terzi. In alternativa o in aggiunta all’ipoteca, si può ricorrere a una fideiussione bancaria o assicurativa a prima richiesta, sino al raggiungimento di un valore delle garanzie prestate pari al 10% del mutuo agevolato concesso. I beneficiari, inoltre, sono tenuti a stipulare idonee polizze assicurative a favore di ISMEA sui beni oggetto di finanziamento, secondo le modalità ed i termini che sono stabiliti nel contratto di mutuo agevolato. L'erogazione delle quote di agevolazioni avviene sulla base della rendicontazione delle spese effettuate per stato avanzamento lavori, per un massimo di 5 SAL, di cui il primo rendicontato entro sei mesi dalla data di stipula dei contratti. I beni oggetto delle agevolazioni, l'attività di impresa e la sede operativa devono essere mantenuti per un periodo minimo di cinque anni decorrenti dalla data di inizio effettivo dell’attività. Fonte FAS° Comments are closed.
|
Dal 1991 al servizio delle idee
Archivi
December 2021
|