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Super e iperammortamento, Sabatini ter, credito d’imposta R&S e bonus formazione 4.0, sono gli incentivi Impresa 4.0 per favorire l’adozione da parte delle imprese di tecnologie digitali e gli investimenti in innovazione. Per sfruttare al meglio queste agevolazioni è necessario conoscere le principali caratteristiche e capire quali si adattino meglio alla necessità dell’azienda. Quali sono le regole per la loro fruizione? Quali gli adempimenti? Quali le novità in vigore dal 2018? È ampio il pacchetto di incentivi, per il 2018, a favore delle imprese che investono in innovazione e avanzamento tecnologico in chiave Industria 4.0. Si va dal super all’iperammortamento, dalla Sabatini ter al credito d’imposta ricerca e sviluppo. Nuovi arrivati sono il bonus formazione 4.0 e i Competence Center per il supporto alle imprese nella trasformazione tecnologica. Super e iperammortamento Per la modernizzazione dei beni strumentali, per tutto il 2018 (e, a determinate condizioni, anche per il 2019) sarà possibile sfruttare il super e l’iperammortamento. In particolare, le due agevolazioni possono essere applicate agli investimenti effettuati nel corso del 2018, con possibilità di completare l’investimento entro il 30 giugno 2019 (per il super ammortamento) o entro il 31 dicembre 2019 (per l’iperammortamento) se entro il 31 dicembre 2018 l’ordine risulterà accettato dal venditore e sarà avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione. Ma, con il 2018, per le due agevolazioni sono arrivate nuove regole. Le novità più importanti hanno riguardato il super ammortamento (rivolto ad imprese e professionisti): nel suo terzo anno di applicazione, scende al 40 al 30% la percentuale di maggiorazione ed escono dall’ambito oggettivo dell’agevolazione i veicoli e gli altri mezzi di trasporto di cui all’articolo 164, comma 1 del TUIR. Per quanto riguarda l’iperammortamento, la maggiorazione del 150% del costo di acquisizione dei beni strumentali acquistati per trasformare l’impresa in chiave tecnologica e digitale secondo il modello Industria 4.0, l’innovazione principale concerne la possibilità di continuare ad usufruire dell’agevolazione anche nel caso di sostituzione del bene iperammortizzato con un bene nuovo avente caratteristiche tecnologiche analoghe o superiori. Novità anche per la maggiorazione del 40% per investimenti in beni strumentali immateriali (software e sistemi IT), riservata alle imprese che beneficiano dell’iperammortamento: dal 2018, l’incentivo spetta anche per l’acquisto di alcuni sistemi di gestione per l'e-commerce e specifici software e servizi digitali. Sabatini ter Altra misura agevolativa a disposizione delle imprese è la Sabatini ter. Il meccanismo incentivante, che resterà operativo fino ad esaurimento risorse, mette a disposizione delle PMI (di tutti i settori, ad eccezione delle attività finanziarie e assicurative) un contributo, erogato dal Ministero dello Sviluppo Economico, per l'abbattimento degli interessi su finanziamenti (bancari o in leasing), concessi da banche/società di leasing aderenti alla misura, per l'acquisto di attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. Formazione 4.0 Nel 2018, debutta anche un credito d’imposta sperimentale per la formazione sulle tecnologie 4.0. Il bonus è rivolto a tutte le imprese (indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato) e spetta, nella misura del 40%, fino a un importo massimo annuale di 300.000 euro, sulle spese relative ai costi del personale che ha svolto corsi di formazione, pattuiti attraverso accordi sindacali, finalizzati ad acquisire e/o consolidare conoscenze per l’applicazione di big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali. Credito di imposta R&S Resterà in vigore fino al 2020, il credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, che agevola tutte le spese relative a ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale: costi per personale altamente qualificato e tecnico, contratti di ricerca con università, enti di ricerca, imprese, start up e PMI innovative, quote di ammortamento di strumenti e attrezzature di laboratorio, competenze tecniche e privative industriali. Competence Center Le imprese nel cammino di trasformazione digitale non sono sole: potranno contare anche sul supporto delle Camere di commercio e dei Competence Center. Le Camere di Commercio, attraverso le strutture di servizio “Punto Impresa Digitale”, promuovono la consapevolezza “attiva” delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici, aiutandole nella comprensione della loro maturità digitale e nell’individuazione delle aree di intervento prioritarie. I Competence Center, invece, svolgeranno attività di orientamento e formazione alle imprese, nonché di supporto nell'attuazione di progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione, da parte delle imprese fruitrici, in particolare delle PMI, di nuovi prodotti, processi o servizi tramite tecnologie avanzate in ambito Industria 4.0. In arrivo nuove risorse per le iniziative imprenditoriali nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici del 2016 e del 2017. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato l’avviso pubblico per la selezione delle iniziative nella circolare n. 149937 del 12 marzo 2018. Le domande di agevolazioni dovranno essere presentate dal 10 maggio al 9 luglio 2018. E' prevista una fase di valutazione istruttoria, secondo l’ordine conseguito in graduatoria. Il Ministero dello Sviluppo Economico, con circolare 12 marzo 2018, n. 149937, pubblica l’”Avviso pubblico per la selezione di iniziative imprenditoriali nei territori delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici del 2016 e del 2017, tramite ricorso al regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989”. Il fine dell’Accordo di programma è il rilancio delle attività imprenditoriali e della salvaguardia dei livelli occupazionali, sostenendo i programmi di investimento. Fonte IPSOA Descrizione completa del bando L’intervento 16.3.1 è, infatti, finalizzato a migliorare la posizione dei soggetti collaboranti sui mercati di riferimento e sul raggiungimento di economie di scala attraverso il sostegno a:
Tipologia di spesa ammissibile
In particolare sono ammissibili le voci di spesa:
La dotazione finanziaria è pari ad euro 2.500.000,00. Scadenza23 aprile 2018 AREA GEOGRAFICA Calabria SETTORI DI ATTIVITÀ Agricoltura, Commercio, Agroindustria/Agroalimentare BENEFICIARI PMI, Micro Impresa SPESE FINANZIATE Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Promozione/Export, Consulenze/Servizi BANDO APERTO Scadenza il 23/4/2018 .L’intervento sostiene azioni e progetti di cooperazione della filiera agroalimentare, sia orizzontale che verticale, finalizzata alla creazione e allo sviluppo di filiere corte, di mercati locali ed alla promozione delle stesse filiere corte sui mercati di riferimento. Soggetti beneficiari Aggregazioni tra almeno due soggetti tra diversi operatori del settore agricolo, delle PMI operanti nel settore della trasformazione agroalimentare, della commercializzazione dei prodotti agroalimentari, dei servizi di ristorazione e gestori di mense pubbliche. Tipologia di spese ammissibile Sono costi ammissibili: - costo degli studi della zona interessata, studi di fattibilità, stesura di piani di filiera, studi ed analisi di mercato; - costi di esercizio della cooperazione quali: spese per la costituzione dell’aggregazione; costi di gestione per l’organizzazione ed il coordinamento del progetto, compresi gli oneri per affitto sede, e le spese sostenute per i consumi connessi; personale; viaggi e trasferte; costi per la formazione; - costi di animazione (eventi, manifestazioni, etc.) e costi divulgazione (materiale divulgativo, materiale pubblicitario etc.), costi per attività promozionale sui mercati locali; - acquisto o leasing di beni strumentali strettamente connessi alla realizzazione del progetto di cooperazione (mobili, attrezzature d’ufficio, hardware e software); - costruzione, acquisizione, miglioramento di beni immobili (opere edili e relativa impiantistica); - acquisto ex novo di macchinari e attrezzature; - investimenti immateriali quali programmi informatici, brevetti, licenze e marchi commerciali a condizione che siano strettamente collegati all’intervento; - spese generali collegate agli investimenti di cui alle lettere, e), f), come onorari per professionisti, ecc. Entità e forma dell'agevolazione Ciascun progetto di cooperazione, comprensivo dell’investimento, potrà essere sostenuto con un contributo pubblico massimo di euro 200.000,00, corrispondente ad una aliquota di sostegno pubblico dell’80%. La dotazione finanziaria ammonta ad euro 2.000.000,00. Scadenza 23 aprile 2018 Al via le agevolazioni del Fondo per l’efficienza energetica, rivolte a imprese e Pubblica amministrazione. Favorire il finanziamento di interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese e dalla Pubblica amministrazione su edifici, impianti di teleriscaldamento e processi produttivi. Entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto (7 marzo 2018) verranno definiti tempi e modalità per l’invio telematico delle domande. Imprese: i requisiti per accedere alle agevolazioni Le agevolazioni previste dal Fondo possono essere concesse alle imprese di tutti i settori, in forma singola o in forma aggregata o associata. Le imprese devono rispettare una serie di requisiti: · essere regolarmente costituite da almeno due anni ed iscritte nel registro delle imprese; · essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essere in liquidazione volontaria e non essere sottoposte a procedure concorsuali; · provvedere a tenere una contabilità separata dell'operazione attraverso l'apertura di un conto corrente dedicato o, nel caso in cui la contabilità relativa a tale operazione sia ricompresa nel sistema contabile in uso, a distinguere tutti i dati e i documenti contabili dell'operazione in maniera chiara e verificabile in qualsiasi momento; · non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea; · trovarsi in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia ed urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell'ambiente ed essere in regola con gli obblighi previdenziali, contributivi e fiscali; · non trovarsi in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà così come individuata nel regolamento GBER; · qualora siano stati destinatari di provvedimenti di revoca parziale o totale di agevolazioni concesse dal Ministero, abbiano provveduto alla restituzione di quanto dovuto; · nel caso in cui l'impresa sia una ESCO (Energy Service Company), aver ottenuto la certificazione secondo la norma UNI CEI 11352. Gli interventi ammissibili Le agevolazioni sono concesse a tutte le imprese, a fronte di progetti d'investimento per l'efficienza energetica volti alla realizzazione di interventi di miglioramento dell'efficienza energetica dei processi e dei servizi, inclusi gli edifici in cui viene esercitata l'attività economica, e di installazione o potenziamento di reti o impianti per il teleriscaldamento e per il teleraffrescamento efficienti. Per quanto riguarda le ESCO, gli aiuti sono previsti a fronte di progetti d'investimento per l'efficienza energetica volti alla realizzazione di interventi: · di miglioramento dell'efficienza energetica dei servizi e/o delle infrastrutture pubbliche, compresa l'illuminazione pubblica; · di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici destinati ad uso residenziale, con particolare riguardo all'edilizia popolare; · di miglioramento dell'efficienza energetica degli edifici di proprietà della Pubblica amministrazione. Le agevolazioni per le imprese Sono concesse alle imprese due tipologie di agevolazioni. · Da un lato, la garanzia su singole operazioni di finanziamento, fino all'80%dell'ammontare delle operazioni finanziarie per capitale ed interessi, entro un importo garantito compreso tra un minimo di 150mila euro e un massimo di 2,5 milioni. · Dall’altro lato, il Fondo prevede un finanziamento agevolato per gli investimenti, di importo non superiore al 70% dei costi agevolabili, a un tasso fisso pari a 0,25% e della durata massima di dieci anni, oltre a un periodo di utilizzo e preammortamento commisurato alla durata dello specifico progetto facente parte del programma di sviluppo e, comunque, non superiore a tre anni. · I finanziamenti agevolati sono concessi da un minimo di 250mila euro e ad un massimo di 4 milioni. Costi ammissibili sia per imprese che per PA I costi ammissibili per l'esecuzione degli interventi devono riferirsi all'acquisto e/o alla costruzione di immobilizzazioni nella misura necessaria alle finalità del progetto oggetto della richiesta di agevolazioni. Nello specifico, tali costi possono riguardare: · consulenze connesse al progetti di investimento, con riferimento in particolare alle spese per progettazioni ingegneristiche relative alle strutture dei fabbricati e degli impianti, direzione lavori, collaudi di legge, progettazione e implementazione di sistemi di gestione energetica, studi di fattibilità nonché la predisposizione dell’attestato di prestazione energetica e della diagnosi energetica degli edifici pubblici; · le apparecchiature, gli impianti, macchinari e attrezzature varie (inclusi i sistemi di telegestione, telecontrollo e monitoraggio per la raccolta dei dati riguardanti i risparmi conseguiti) comprensivi delle forniture di materiali e dei componenti previsti per la realizzazione dell'intervento; · interventi sull'involucro edilizio (opaco e trasparente) comprensivi di opere murarie e assimilate, inclusi i costi per gli interventi di mitigazione del rischio sismico, qualora riguardanti elementi edilizi interessati dagli interventi di efficientamento energetico; · infrastrutture specifiche (comprese le opere civili, i supporti, le linee di adduzione dell'acqua, dell'energia elettrica - comprensivo dell'allacciamento alla rete - del gas e/o del combustibile biomassa necessari per il funzionamento dell'impianto, nonché i sistemi di misura dei vari parametri di funzionamento dell'impianto). Tempi L'ammissione alle agevolazioni del Fondo avviene sulla base della presentazione per via telematica, prima della data di inizio dei lavori, della domanda redatta secondo gli schemi, le modalità e gli ulteriori parametri economico-finanziari e requisiti minimi di accesso, proposti entro 60 giorni dall'entrata in vigore del decreto MISE che istituisce il Fondo in oggetto. L'accesso ai benefici avviene secondo l'ordine cronologico di presentazione delle domande e fino ad esaurimento delle disponibilità della relativa sezione del Fondo. Fonte ASI |
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June 2022
Autorea cura della Redazione di Eu20 European Network to Local Development |