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EU20 NEWS : N.43/2021 de "la Boussole" foglio di informazione europea

29/10/2021

 
2021_43_le_bousselle_eu20_.pdf
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ITALIA AGEVOLAZIONI - PNNR

28/10/2021

 

DECRETO RECOVERY :  le misure previste dal decreto CdM del 27 ottobre

Il Consiglio dei ministri del 27 ottobre ha approvato il decreto legge per accelerare l’attuazione del PNRR. Obiettivo: aiutare i Ministeri a raggiungere i 51 target e milestones previsti per il 31 dicembre 2021.
Variegate le misure incluse nel decreto Recovery o decreto PNRR recante disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza: dal turismo agli investimenti infrastrutturali, dalla rigenerazione urbana alle zone economiche speciali (Zes), dalle borse di studio per l’accesso all’università alle scuole innovative.
Nel disegno di legge fanno capolino anche il Fondo ripresa resilienza Italia, per l’attuazione dei Piani urbani integrati e lo sviluppo del settore turistico, e il Fondo per la Repubblica digitale, per accrescere le competenze digitali.
Il pacchetto turismo nel decreto Recovery: superbonus 80% e contributi a fondo perduto
I primi articoli del decreto PNRR sono dedicati al turismo, con misure ad hoc per rimediare agli effetti della pandemia.
Tra queste un superbonus dell’80% (cedibile) per interventi di riqualificazione delle strutture e contributi a fondo perduto fino a 40mila euro per migliorare la ricettività delle imprese turistiche; l'istituzione di una sezione speciale per il turismo nel Fondo centrale di garanzia per le PMI e benefici fiscali ad hoc per la digitalizzazione di agenzie e tour operator.
Il budget complessivo per il turismo è di 2,4 miliardi, così divisi:
  • 1,7 miliardi vanno al Fondo nazionale del Turismo, che comprende sei diversi interventi:
  • 500 milioni: credito d’imposta (80%) e fondo perduto per le imprese turistiche;
  • 98 milioni: per sostenere la digitalizzazione delle agenzie di viaggio e tour operator;
  • 500 milioni: per attivare un Fondo con la partecipazione Mef e Bei per l’ammodernamento delle strutture ricettive, interventi per la Montagna, sviluppo di nuovi itinerari turistici;
  • 358 milioni, destinati ad un Fondo di garanzia per sostenere il tessuto imprenditoriale e sviluppare nuove professionalità;
  • 180 milioni: fondo perduto e attivazione di un Fondo rotativo della Cdp per ammodernamento strutture, eliminazione barriere architettoniche, riqualificazione ambientale;
  • 150 milioni: per il Fondo nazionale per il Turismo, gestito con Cdp, per rafforzare strutture e valorizzare assets immobiliari.
I diversi interventi potranno avvalersi di una leva finanziaria in grado di ampliare il sostegno economico destinato agli operatori ed allargare così la platea dei beneficiari:
  • 114 milioni per attivare il Digital Tourism hub, vale a dire una piattaforma digitale per aggregare on line l’offerta turistica nazionale;
  • 500 milioni per il progetto Caput Mundi, vale a dire interventi per sostenere l’offerta turistica in vista del Giubileo.
Fondo Ripresa Resilienza Italia
Per il sostegno delle imprese turistiche il decreto Recovery battezza un nuovo fondo di fondi denominato Fondo Ripresa Resilienza Italia, del quale lo Stato Italiano è contributore unico e la cui gestione è affidata alla Banca Europea per gli Investimenti, con una dote di 773 milioni di euro.
 
Istituzione di un fondo rotativo imprese per il sostegno alle imprese
Il decreto prevede un fondo per la concessione di contributi per interventi di riqualificazione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale.
Digitale e competenze: Polo strategico nazionale e Fondo per la Repubblica digitale
Sarà affidata a Difesa Spa, società controllata dal Ministero della Difesa, la procedura di gara per la costituzione del Polo strategico nazionale che dovrà ospitare in modalità cloud i dati più sensibili della PA.
Al digitale, e in particolare al miglioramento delle competenze, è dedicato anche un fondo ad hoc: si tratta del Fondo per la Repubblica digitale, che nasce con una dotazione di circa 500 milioni fino al 2026 per sostenere progetti rivolti alla formazione e all’inclusione digitale con l'obiettivo di aumentare le competenze tecnologiche della popolazione.
Uno sportello unico digitale per le ZES 
Il decreto PNRR prova a sbloccare lo stallo in cui versano le Zone economiche speciali prevedendo la creazione di uno sportello unico digitale dove far confluire tutte le autorizzazioni. 
Borse di studio università, gare più semplici per gli alloggi studenteschi e un concorso di progettazione per le scuole innovative
Il decreto Recovery punta a sbloccare gli importi e i requisiti delle borse di studio per l’accesso alle università.
Previste anche azioni per l’adeguamento delle classi di laurea e la digitalizzazione delle gare per la costruzione di alloggi per studenti.
Fronte scuola, è prevista l’indizione di un concorso di progettazione per attuare le azioni del PNRR relative alla costruzione di scuole innovative dal punto di vista architettonico e strutturale.
Tale concorso è indetto dal Ministero dell’istruzione ed è articolato in due gradi:
  • il primo è finalizzato alla presentazione di idee progettuali;
  • il secondo grado, cui accedono le migliori proposte progettuali, è volto alla predisposizione di progetti di fattibilità tecnica ed economica.
Infrastrutture ferroviarie e rigenerazione urbana
Il provvedimento prevede una semplificazione delle procedure riguardanti gli investimenti ferroviari e, sul fronte della rigenerazione urbana, misure riguardanti:
  • gli interventi comunali in materia di efficientamento energetico, rigenerazione urbana, mobilità sostenibile e messa in sicurezza degli edifici e valorizzazione del territorio,
  • risorse alle Città Metropolitane in attuazione della linea progettuale “Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2”.
Il capitolo ambiente: misure per risorse idriche, tempi ridotti per la Vas e gestione del fine vita degli impianti fotovoltaici
Una serie di misure sono dedicate al tema ambientale, tra le priorità del PNRR. Oltre a una serie di azioni per le risorse idriche, il decreto Recovery prevede l’adozione di un Piano d’azione per la riqualificazione dei siti orfani al fine di ridurre l’occupazione del terreno e migliorare il risanamento urbano.
 
Previste anche una proposta di riduzione dei tempi del procedimento di Valutazione ambientale strategica (Vas) e una misura volta a definire gli obblighi dei produttori in relazione alla gestione del fine vita degli impianti fotovoltaici.

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EUROPA FONDI DIRETTI - INNOVAZIONE

27/10/2021

 

Fondo per l’innovazione: entro il 3 marzo 2022 le domande di finanziamento

La Commissione europea ha pubblicato il secondo invito a presentare progetti su vasta scala nell'ambito del Fondo per l'innovazione, uno dei principali programmi a livello mondiale per la dimostrazione di tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio, finanziato con i proventi della vendita all'asta di quote del sistema di scambio delle quote di emissione dell'UE. Le domande di finanziamento per i progetti possono essere presentate, entro il 3 marzo 2022, sul portale EU Funding and Tenders (portale UE delle opportunità di finanziamento e di appalto), dove sono disponibili ulteriori informazioni sulla procedura nel suo complesso. Il 10 novembre sarà organizzata una giornata informativa per dare ai potenziali candidati e agli altri portatori di interessi l'opportunità di ottenere maggiori dettagli e di porre domande sul nuovo invito.
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EUROPA FONDI DIRETTI - DIGITALE

26/10/2021

 

Pubblicato il bando per un progetto pilota sull'uguaglianza del linguaggio digitale (scadenza: 06/01/2022)

La Commissione Europea ha pubblicato un bando dal titolo “Developing a strategic research, innovation and implementation agenda and a roadmap for achieving full digital language equality in Europe by 2030”. 
Si tratta di un progetto pilota che vede l’Unione Europea impegnarsi al fine di definire una strategia di ricerca, innovazione e implementazione (SRIA) per raggiungere la piena uguaglianza del linguaggio digitale entro il 2030. Il Parlamento Europeo ha  sottolineato il rischio della cosiddetta “estinzione digitale” delle lingue differenti dall’inglese, dal francese o dallo spagnolo, in quanto delle 24 lingue ufficiali dell’Unione e le circa 60 lingue regionali o minoritarie, quasi nessuna ha sufficienti tecnologie linguistiche digitali per sopravvivere. 
Si è quindi resa necessaria una strategia che renda di pari livello e valore tutte le lingue europee e con esse i cittadini che le utilizzano. A tal propositivo, è stata realizzata una strategia di ricerca, innovazione e implementazione (SRIA) che assicuri che le tecnologie linguistiche siano disponibili per tutte le lingue europee e impiegate nei prodotti e servizi digitali che gli europei usano.
Tale strategia sarà sviluppata dal progetto pilota ELE (European Language Equality) entro il 2030 e la con la decisione della Commissione sul finanziamento dei progetti pilota nel settore "Reti di comunicazione, contenuti e tecnologia".
Gli obiettivi specifici del progetto pilota sono i seguenti:
  • mantenere e definire ulteriormente l'agenda strategica di ricerca e implementazione per raggiungere la piena uguaglianza delle lingue digitali in Europa entro il 2030;  
  • definire un elenco prioritario di risorse linguistiche mancanti e/o strumenti per ogni lingua coperta che sono necessari per migliorare il supporto tecnologico per questa lingua;
  • estendere anche lo SRIA con casi d'uso chiaramente definiti ed esempi di best-practice di sviluppo di risorse linguistiche e implementazioni di tecnologie linguistiche in tutti i settori industriali e le aree di vita pertinenti, compresi studi di fattibilità, stime dei costi, KPI e linee guida per implementazioni concrete, al fine di facilitare l'acquisto e l'adozione da parte dei finanziatori e delle parti attuatrici;
  • rafforzare l'impegno e lo sforzo di divulgazione verso le parti interessate che possono contribuire o beneficiare dell'agenda sviluppata;
  • documentare l'impegno degli stakeholder nell'attuazione dell'agenda;
  • fornire incentivi alle parti interessate per implementare tecnologie linguistiche basate sulla SRIA.
La Call metterà a disposizione 1 milione di euro per il co-finanziamento di una proposta di progetto, che coprirà fino al 90% dei costi ammissibili. 
Le proposte possono essere presentate da organizzazioni senza scopo di lucro (private o pubbliche), autorità pubbliche (nazionali, regionali o locali), organizzazioni internazionali, università, centri di ricerca ed entità a scopo di lucro, e devono essere presentata da un consorzio composto da almeno 3 candidati di almeno 2 diversi Stati membri dell’UE. La durata massima del progetto è di 12 mesi e le attività non inizieranno prima del 1° luglio 2022.  La scadenza per inviare le candidature è il 6 gennaio 2022. 

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EUROPA FONDI DIRETTI - ENERGIA

25/10/2021

 

Fondi europei per dare vita a Positive Energy District, i quartieri energetici delle città del futuro

I Positive Energy District (PED) rappresentano un nuovo paradigma verso un modello di città sostenibile ed efficiente, che sposta l'attenzione dal singolo edificio ai quartieri, portando ad un nuovo livello il processo di transizione energetica. Un bando di JPI Urban Europe, che coinvolge anche l’Italia, punta a trasformare i quartieri urbani e innovare i modelli di business.
 

*Fonte Fas
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CRISI D'IMPRESA

25/10/2021

 

Decreto crisi d’impresa: in GU le novità per imprese e professionisti

Dal nuovo istituto della composizione negoziata della crisi attivabile a decorrere dal 15 novembre 2021, diretta a superare la situazione di squilibrio dell'impresa prima che si arrivi all'insolvenza, al nuovo concordato semplificato per la liquidazione del patrimonio. Dal rinvio al 16 maggio 2022 dell’entrata in vigore del Codice della crisi d’impresa e al 31 dicembre del 2023 dell’applicazione delle misure d’allerta, alla proroga del termine per l’introduzione dell’obbligo di nomina dell’organo di controllo delle Srl e delle cooperative. Ed ancora: modifiche ed integrazioni alla legge fallimentare. Sono alcune delle disposizioni contenute nella legge di conversione del D.L. n. 118 del 2021 pubblicata in Gazzetta Ufficiale.

EUROPA FONDI DIRETTI - DIGITALE

25/10/2021

 

Intelligenza artificiale: da Digital Europe fondi europei per test e sperimentazioni

Le call, attese per febbraio del prossimo anno, finanzieranno progetti per ottimizzare lo sviluppo e la diffusione dell'intelligenza artificiale in diversi ambiti, dal manifatturiero alle smart cities. Ecco le prime anticipazioni.
​
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CREDITO D'IMPOSTA - 4.0

23/10/2021

 

Incentivi del Piano Transizione 4.0: pubblicati i modelli per comunicare gli investimenti

La modulistica pubblicata dal Ministero dello Sviluppo economico riguarda tre crediti d'imposta: per beni strumentali, per ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica e per la formazione 4.0.
I modelli di comunicazione riguardano gli investimenti che ricadono nell'ambito delle ultime due leggi di Bilancio
Con tre distinti decreti datati 6 ottobre il MISE ha approvato i modelli per la comunicazione dei dati e delle altre informazioni riguardanti l’applicazione di tre crediti d'imposta del Piano Transizione 4.0:
  • il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali 4.0
  • il credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, attività di innovazione tecnologica e attività di design e ideazione estetica
  • il credito d'imposta per la formazione 4.0 del personale dipendente.
Per gli investimenti che ricadono nell'ambito della Manovra 2020 il modello di comunicazione deve essere trasmesso al MISE entro il 31 dicembre 2021, mentre per quelli rientranti nella Manovra 2021 "il modello di comunicazione va trasmesso entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi riferita a ciascun periodo d’imposta di effettuazione degli investimenti".

L'invio della modulistica "non costituisce presupposto per l’applicazione del credito d’imposta"; i dati e le informazioni raccolte dal MISE saranno utilizzate "al solo fine di valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative".

Nel caso in cui non venga inviata la modulistica non ci saranno "effetti in sede di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria della corretta applicazione della disciplina agevolativa".

ITALIA AGEVOLAZIONI - AGRICOLTURA

22/10/2021

 

Pubblicato decreto per fondi alle imprese agricole

È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale il Decreto che attiva presso il Ministero dello Sviluppo economico il Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole con una dotazione di 5 milioni di euro. La misura trae origine dalla Legge di bilancio 2020, ex articolo 1, comma 123.
Col decreto sono definite le modalità attuative connesse all’utilizzo delle risorse del “Fondo”, destinato a favorire la realizzazione, da parte delle imprese agricole, di investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali allo svolgimento dell’attività.

Come ottenere il contributo a fondo perduto da 5 milioni
Il Fondo si rivolge alle imprese agricole attive nel settore della produzione agricola primaria, della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli.
Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo a fondo perduto, nella misura del 30 (trenta) per cento delle spese ammissibili, ovvero del 40% nel caso di spese riferite all’acquisto di beni strumentali, materiali o immateriali, compresi negli allegati A o B della legge n. 232/2016. Le agevolazioni sono riconosciute nel limite di 20.000 euro  per soggetto beneficiario.
Sono ammissibili alle agevolazioni le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di beni materiali strumentali e beni immateriali strumentali.
inclusi nell’allegato B della legge n. 232/2016 e riportati nell’allegato n. 2 della presente nota.

Spese ammissibili
L’investimento relativo all’acquisizione dei beni deve essere inerente alla trasformazione di prodotti agricoli o alla commercializzazione di prodotti agricoli, essere avviato successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione, essere ultimato entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione, essere mantenuto, per almeno 3 anni dalla data di erogazione del saldo del contributo o, se successiva, dalla data di installazione dell’ultimo bene agevolato, nel territorio della regione in cui è ubicata la sede legale o l’unità locale agevolata.
Non sono ammissibili alle agevolazioni le spese relative a beni usati, sostenute attraverso il sistema della locazione finanziaria, ascrivibili a titoli di spesa il cui importo sia inferiore a euro 500 al netto di IVA.

Le spese ammissibili per le quali viene richiesto il contributo di cui al presente decreto non possono, in ogni caso, essere di importo inferiore a euro 5.000.
La concessione delle agevolazioni avviene sulla base di una procedura valutativa a sportello del decreto legislativo n.123/1998.
I termini di presentazione delle domande di agevolazione e gli ulteriori elementi utili a disciplinare l’attuazione dell’intervento agevolativo saranno definiti con successivo provvedimento del Direttore della Direzione generale per gli incentivi alle imprese.
Per la presentazione della domanda l’impresa deve disporre dell’indirizzo di posta elettronica certificata comunicato al Registro delle Imprese e della firma digitale del legale rappresentante. Il Ministero, nel rispetto dell’ordine cronologico di presentazione delle domande, procede alla verifica della sussistenza dei requisiti soggettivi ed oggettivi di ammissibilità della impresa richiedente, della completezza della domanda e dell’ammissibilità delle spese richieste alle agevolazioni, effettuata sulla base delle informazioni e dei dati forniti nel modulo di domanda.

Dr. Paolo Antonino Maria Ferrise - Studio Ferrise 

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CREDITO D'IMPOSTA - 4.0

22/10/2021

 

Incentivi del Piano Transizione 4.0: pubblicati i modelli per comunicare gli investimenti

La modulistica pubblicata dal Ministero dello Sviluppo economico riguarda tre crediti d'imposta: per beni strumentali, per ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica e per la formazione 4.0.
I modelli di comunicazione riguardano gli investimenti che ricadono nell'ambito delle ultime due leggi di Bilancio.
Con tre distinti decreti datati 6 ottobre il MISE ha approvato i modelli per la comunicazione dei dati e delle altre informazioni riguardanti l’applicazione di tre crediti d'imposta del Piano Transizione 4.0:

il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali 4.0
il credito d’imposta per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, attività di innovazione tecnologica e attività di design e ideazione estetica
il credito d'imposta per la formazione 4.0 del personale dipendente.
Per gli investimenti che ricadono nell'ambito della Manovra 2020 il modello di comunicazione deve essere trasmesso al MISE entro il 31 dicembre 2021, mentre per quelli rientranti nella Manovra 2021 "il modello di comunicazione va trasmesso entro la data di presentazione della dichiarazione dei redditi riferita a ciascun periodo d’imposta di effettuazione degli investimenti".

L'invio della modulistica "non costituisce presupposto per l’applicazione del credito d’imposta"; i dati e le informazioni raccolte dal MISE saranno utilizzate "al solo fine di valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative".

Nel caso in cui non venga inviata la modulistica non ci saranno "effetti in sede di controllo da parte dell’Amministrazione finanziaria della corretta applicazione della disciplina agevolativa".


EU20 NEWS : N.42/2021 de "la Boussole" foglio di informazione europea

21/10/2021

 
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EUROPA - REGIMI D'AIUTO

19/10/2021

 

Imprese danneggiate dall'emergenza COVID-19: approvato un regime di aiuti di 31,9 miliardi di euro

La Commissione europea ha approvato un regime di aiuti di 31,9 miliardi di euro dello Stato italiano a sostegno delle imprese colpite dall'emergenza coronavirus. Il regime è stato approvato nell'ambito del quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato. In particolare, il regime di aiuti consiste in due misure: aiuti di importo limitato che assumeranno la forma di esenzioni e riduzioni fiscali; crediti d'imposta; sovvenzioni dirette e un sostegno per i costi fissi non coperti sostenuti nel periodo compreso tra il marzo 2020 e il dicembre 2021 o durante parti di tale periodo. Il regime sarà aperto a tutte le imprese, indipendentemente dalle loro dimensioni e dal settore in cui operano (ad eccezione del settore finanziario).

ITALIA AGEVOLAZIONI - NUOVA SABATINI

19/10/2021

 

“Nuova Sabatini”: in arrivo 300 milioni di euro

Il Ministero dello Sviluppo Economico stanzia ulteriori 300 milioni di euro per il rifinanziamento della “Nuova Sabatini”, la misura che ha l’obiettivo di sostenere gli investimenti produttivi delle piccole e medie imprese per l’acquisto acquistare o l’acquisizione in leasing di macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché di software e tecnologie digita

CREDITO D'IMPOSTA - 4.0

19/10/2021

 

Bonus investimenti in beni strumentali nuovi in caso di contratto di noleggio/locazione operativa

La circostanza che l'investimento effettuato sia oggetto di un successivo contratto di noleggio/locazione operativa stipulato con un terzo non costituisce, di per sé, una causa ostativa all'accesso al credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi. Lo ha chiarito l’Agenzia delle Entrate con la risposta a interpello n. 720 del 18 ottobre 2021. La finalità dell'agevolazione, infatti, è proprio quella di incentivare l'effettuazione di investimenti in beni strumentali materiali direttamente utilizzati dall'impresa per lo svolgimento della sua attività ordinaria: nello specifico, l'attività industriale di prestazione di servizi di noleggio o di locazione operativa.

CREDITO D'IMPOSTA - DIGITALE

19/10/2021

 

Credito d’imposta per i servizi digitali: domande dal 20 ottobre al 20 novembre

Le imprese editrici di quotidiani e periodici dal 20 ottobre al 20 novembre 2021 possono presentare domanda per accedere al credito d’imposta per servizi digitali. Il bonus è pari al 30% della spesa effettiva sostenuta per l’acquisizione dei servizi di server, hosting e manutenzione evolutiva per le testate edite in formato digitale e per information technology di gestione della connettività. Qualora il totale dei crediti d’imposta richiesti risulti superiore alle risorse disponibili, pari a 10 milioni di euro, si procede al riparto proporzionale tra tutti i soggetti aventi diritto.
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CRISI D'IMPRESA

19/10/2021

 

Organi di controllo nelle srl, piattaforma telematica e indipendenza dell’esperto: le novità per la crisi d’impresa

Via libera del Senato all'emendamento del Governo interamente sostitutivo del disegno di legge di conversione del decreto sulla crisi d'impresa. Tra le novità, la proroga al momento dell’approvazione dei bilanci del 2022, quindi al 2023, del termine temporale per la prima nomina del revisore o degli organi di controllo da parte delle società a responsabilità limitata e delle società cooperative. Rafforzata poi l'indipendenza dell’esperto incaricato nella composizione negoziata: non potrà intrattenere rapporti professionali con l’imprenditore prima di 2 anni dall’archiviazione della procedura e non potrà assumere più di due incarichi contemporaneamente. Modificate, inoltre, le disposizioni relative alla piattaforma telematica nazionale tramite cui si accede alla procedura di composizione negoziata della crisi, nuovo istituto volontario che entrerà in vigore il 15 novembre 2021.
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EUROPA FONDI DIRETTI - HORIZON EUROPE

18/10/2021

 
Introduzione a Horizon Europe e pacchetto emergenza Covid-19
Il primo documento introduce brevemente il programma, ricordando che con Horizon Europe l'UE investirà 95,5 miliardi di euro nel settennato 2021-2027 per la ricerca e l'innovazione. 
Una parte significativa delle risorse sarà dedicata ad azioni mirate per:
  • promuovere l'eccellenza nella ricerca e sostenere la formazione, le borse di studio e gli scambi per i ricercatori tramite le azioni Marie Skłodowska-Curie
  • costruire ecosistemi innovativi europei più connessi ed efficienti
  • creare infrastrutture di ricerca di primo livello
  • sostenere la transizione verde e digitale
  • affrontare le sfide globali e sostenere la competitività industriale europea 
  • ampliare la partecipazione al programma e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca.
L'Introduzione Generale al programma richiama anche il pacchetto di emergenza anti-Covid da 123 milioni di euro che integra i work programme del Cluster Salute e delle Infrastrutture di ricerca, allo scopo di supportare lo sviluppo di vaccini e terapie, insieme alle attività di ricerca sulle varianti del virus.
​
Nei General Annexes le regole per partecipare ai bandi Horizon Europe
I General Annexes definiscono le condizioni per partecipare alle call e ai topic e ottenere i finanziamenti di Horizon Europe (riguardano tutte le tematiche, ad eccezione dell'European Research Council e dell'European Innovation Council): regole di partecipazione e finanziamento e relativi criteri di ammissibilità, tassi di co-finanziamento, tipologie di progetto, procedure di valutazione e selezione, attuazione del progetto.
In generale, qualsiasi soggetto giuridico può partecipare al programma, inclusi quelli provenienti da paesi terzi non associati e le organizzazioni internazionali, nel rispetto del regolamento di Horizon Europe e delle condizioni specifiche previste da ogni bando.
Tuttavia, per avere diritto alle sovvenzioni del programma è necessario che i soggetti giuridici abbiano sede:
  • negli Stati membri dell'Unione europea, comprese le loro regioni ultraperiferiche;
  • nei paesi e territori d'oltremare collegati agli Stati membri;
  • nei paesi extra UE ammissibili: paesi associati al programma e paesi a reddito medio e basso.
Le tipologie di progetti ammissibili al programma sono:
  • Azione di ricerca e innovazione (RIA): attività che mirano principalmente a creare nuove conoscenze o esplorare la fattibilità di una tecnologia, prodotto, processo, servizio o soluzione (ricerca di base e applicata, sviluppo e integrazione tecnologico, test, dimostrazione e convalida di un prototipo su piccola scala in un laboratorio o ambiente simulato);
  • Azione per l'innovazione (IA): attività che mirano direttamente a definire piani o design per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati (prototipazione, test, dimostrazione, sperimentazione, convalida del prodotto su larga scala e applicazione sul mercato);
  • Azione di coordinamento e supporto (CSA): attività che contribuiscono agli obiettivi di Horizon Europe, comprese le azioni di coordinamento bottom-up che promuovono la cooperazione tra soggetti giuridici degli Stati membri e Paesi associati per rafforzare lo Spazio europeo della ricerca;
  • Programma co-fund (CoFund): un programma di attività stabilito o attuato da soggetti giuridici che gestiscono o finanziano programmi di ricerca e innovazione, diversi dagli organismi di finanziamento europei. Il programma di attività può supportare: networking e coordinamento; ricerca; innovazione; azioni pilota; innovazione e diffusione sul mercato; formazione e mobilità; sensibilizzazione e comunicazione; diffusione e valorizzazione dei risultati;
  • Innovazione e diffusione sul mercato (IMDA): attività che incorporano un'azione per l'innovazione e altre attività necessarie per distribuire l'innovazione sul mercato (anche scaling-up e finanziamento misto);
  • Formazione e mobilità (TMA): attività che mirano a migliorare le capacità, le conoscenze e le prospettive di carriera dei ricercatori, basate sulla mobilità tra paesi e, se pertinente, tra settori o discipline;
  • Pre-commercial procurement (PCP): attività che mirano ad aiutare un gruppo transnazionale di acquirenti a rafforzare gli appalti pubblici di ricerca, sviluppo, convalida e, possibilmente, la prima implementazione di nuove soluzioni per migliorare in modo significativo la qualità e l'efficienza in aree di interesse pubblico, aprendo al contempo opportunità di mercato per l'industria e i ricercatori;
  • Public procurement per soluzioni innovative (PPI): attività che mirano a rafforzare la capacità di un gruppo di acquirenti transnazionali di implementare tempestivamente soluzioni innovative superando la frammentazione della domanda e condividendone i rischi e i costi.
L'ammontare del contributo europeo per i progetti finanziati da Horizon Europe varia in relazione alla tipologia di azione:
  • Azione di ricerca e innovazione: 100% delle spese ammissibili
  • Azione per l'innovazione: 70% delle spese ammissibili (percentuale che sale al 100% per gli enti no profit)
  • Azione di coordinamento e supporto: 100% delle spese ammissibili
  • Programma co-fund: tra il 30%-70% delle spese ammissibili
  • Innovazione e diffusione sul mercato: 70% delle spese ammissibili (percentuale che sale al 100% per gli enti no profit)
  • Formazione e mobilità: 100% delle spese ammissibili
  • Pre-commercial procurement: 100% delle spese ammissibili
  • Public procurement per soluzioni innovative: 50% delle spese ammissibili.

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Contributi per le attività turistiche: presentazione delle domande dal 15 ottobre

14/10/2021

 
Definita l’assegnazione e l’erogazione dei contributi destinati al ristoro delle perdite subite, a causa del Covid-19, da agenzie di viaggio, tour operator, agenzie di animazione per feste e villaggi turistici, nonchè esercenti attività di impianti di risalita a fune situati all’interno dei comprensori sciistici. Dal 15 al 29 ottobre, i soggetti interessati possono, infatti, presentare domanda con procedura automatizzata mediante apposita piattaforma telematica certificata. L’assegnazione dei contributi non terrà conto della data di ricezione delle istanze e sarà definita a seguito dell’istruttoria effettuata sulle istanze pervenute. L’accesso allo sportello automatico può avvenire mediante SPID o CNS.

ITALIA: Bando per la realizzazione di progetti pilota

13/10/2021

 
L’art. 28, comma 1, del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, recante “Misure urgenti di crescita economica e per la risoluzione di specifiche situazioni di crisi”, ha stabilito una procedura semplificata per la definitiva chiusura dei procedimenti relativi alle agevolazioni concesse per le iniziative produttive nell’ambito dei Patti territoriali e dei Contratti d’area.
Il successivo comma 3 del medesimo articolo ha stabilito che le risorse residue dei Patti territoriali rinvenute in esito alla procedura indicata, fatti salvi gli impegni già assunti in favore delle imprese beneficiarie, ovvero relativi alle rimodulazioni già autorizzate, nonché le risorse necessarie per la copertura degli oneri per i controlli e le ispezioni da effettuarsi nei confronti delle imprese che hanno usufruito della procedura semplificata sopra citata, sono utilizzate per il finanziamento di progetti volti allo sviluppo del tessuto imprenditoriale territoriale, anche mediante la sperimentazione di servizi innovativi a supporto delle imprese.
Il decreto interministeriale del 30 novembre 2020 del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, d’intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, registrato alla Corte dei Conti in data 13 gennaio 2021, reg. n. 17, ha stabilito che, in attuazione dell'art. 28 comma 3, del Decreto Crescita, le risorse residue dei Patti territoriali sono assegnate con Bando del Ministero dello sviluppo economico per finanziare progetti pilota.
Il bando stabilisce i contenuti, le modalità, i termini di presentazione delle domande per il finanziamento dei predetti progetti pilota, nonché la disciplina per l’attuazione della nuova misura.
A chi si rivolge
Possono beneficiare dell’agevolazioni per la realizzazione di interventi imprenditoriali le piccole e medie imprese che, alla data di presentazione della domanda:
  1. sono regolarmente costituite ed iscritte come attive nel Registro delle imprese;
  2. sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono sottoposte a procedura concorsuale e non si trovano in stato di fallimento, di liquidazione coatta o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  3. sono in regola con le disposizioni vigenti in materia di normativa edilizia e urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni e della salvaguardia dell’ambiente e sono in regola in relazione agli obblighi contributivi;
  4. non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
  5. non sono destinatarie di una sanzione interdittiva di cui all’articolo 9, comma 2, lettera d), del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e successive modificazioni e integrazioni;
  6. i cui legali rappresentanti o amministratori non siano stati condannati, con sentenza definitiva o decreto penale di condanna divenuto irrevocabile o sentenza di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale, per i reati che costituiscono motivo di esclusione di un operatore economico dalla partecipazione a una procedura di appalto o concessione ai sensi della normativa in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture vigente alla data di presentazione della domanda;
  7. non sono in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata all’articolo 2, punto 18, del Regolamento GBER, all’articolo 2, punto 14 del Regolamento ABER e all’articolo 3, punto 5 del Regolamento FIBER;
  8. nel caso di agevolazioni concesse ai sensi dell’articolo 14 del Regolamento GBER, non hanno effettuato, nei 2 anni precedenti la presentazione della domanda di agevolazione, una delocalizzazione verso lo stabilimento oggetto dell’investimento in relazione al quale vengono richieste le agevolazioni e si impegnano a non farlo nei due anni successivi al completamento dell'investimento iniziale oggetto della domanda di agevolazione.
Possono presentare la domanda di agevolazione per la realizzazione di interventi pubblici gli enti locali che, alla data di presentazione della domanda:
  1. hanno sede legale nell’area nella quale sono realizzati gli interventi previsti dal progetto pilota;
  2. nel caso di agevolazioni concesse ai sensi dell’articolo 56 del Regolamento GBER, non rientrano tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea e non sono in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata all’articolo 2, punto 18, del Regolamento GBER.
Settori ammessi.
Ogni progetto pilota deve essere costituito da interventi pubblici e/o interventi imprenditoriali tra loro coerenti e riguardare una, o al massimo due, delle seguenti tematiche:
  1. competitività del sistema produttivo, in relazione alle potenzialità di sviluppo economico dell’area interessata;
  2. valorizzazione delle risorse naturali, culturali e del turismo sostenibile;
  3. transizione ecologica;
  4. autoimprenditorialità;
  5. riqualificazione delle aree urbane e delle aree interne.
Secondo le disposizioni contenute nel Capo II del Bando, applicabili agli interventi imprenditoriali, sono ammissibili:
  1. progetti di investimento;
  2. progetti di avviamento;
  3. progetti di innovazione;
  4. progetti di investimento nel settore della produzione agricola primaria;
  5. progetti di investimento nel settore della trasformazione e della commercializzazione di prodotti agricoli;
  6. progetti di investimento nel settore della pesca e dell’acquacoltura.
Inoltre, secondo le disposizioni del Capo III del bando, applicabile agli interventi infrastrutturali, sono agevolabili progetti che prevedono la creazione o l’ammodernamento di infrastrutture pubbliche destinate prevalentemente al bacino dell’utenza locale del Patto territoriale, non idonee ad attirare clienti o investimenti da altri Stati membri.
AgevolazioniLe agevolazioni sono concesse in funzione dell’ambito tematico del progetto pilota prescelto e ciascun soggetto responsabile individua una o più disposizioni del Bando applicabili alla specifica procedura di selezione.
In relazione all’inquadramento dello strumento nell’ambito della normativa europea sugli aiuti di Stato, il Bando prevede di attivare interventi in esenzione dall’obbligo di notifica ai sensi dei regolamenti (UE):
  • n. 651/2014 e s.m.i. (Regolamento GBER);
  • n. 702/2014 e s.m.i. (Regolamento ABER);
  • n. 1388/2014 e s.m.i. (Regolamento FIBER).
In alternativa alle forme di agevolazione previste dal Regolamento GBER, le agevolazioni possono essere concesse anche ai sensi e nei limiti del regolamento (UE) n. 1407/2013 e s.m.i. (Regolamento de minimis).
Come funzionaLa domanda di assegnazione dei contributi è presentata dai soggetti responsabili di Patti territoriali ancora operativi, di cui al punto 2.5 della delibera CIPE n. 29 del 21 marzo 1997.
I soggetti responsabili, svolgono i compiti gestionali e assumono le responsabilità previste dal Bando per la corretta esecuzione del progetto pilota.
Ciascun soggetto responsabile può presentare una sola domanda di assegnazione dei contributi relativa ad un solo progetto pilota e l’ammontare massimo del contributo assegnabile ad ogni progetto pilota è pari ad euro 10.000.000,00.
I soggetti responsabili selezionano, sulla base di una procedura trasparente e aperta, gli intervenenti imprenditoriali e/o pubblici che costituiscono ciascun progetto pilota.
L’attività istruttoria delle domande di assegnazione dei contributi presentate ai soggetti responsabili ed il supporto al Ministero per lo svolgimento delle attività previste dal decreto interministeriale del 30 novembre 2020, sono affidati al soggetto gestore dell’intervento agevolativo Unioncamere.
Le domande di assegnazione dei contributi saranno trasmesse al soggetto gestore esclusivamente dalla Posta Elettronica Certificata (PEC) del soggetto responsabile proponente, dal quindicesimo giorno successivo alla pubblicazione in GURI al 15/02/2022 e l’assegnazione dei contributi ai soggetti responsabili avverrà sulla base di una procedura valutativa a graduatoria secondo criteri prestabiliti nel Bando (Allegato 3 - Criteri e punteggi per la selezione dei progetti).
La valutazione tecnica dei progetti pilota, a seguito della positiva conclusione delle verifiche sopra menzionate, è svolta da una Commissione nominata con decreto del Ministro dello sviluppo economico, costituita da cinque componenti, di cui tre in rappresentanza del Ministero, uno in rappresentanza del Ministero dell’Economia e delle Finanze ed uno in rappresentanza di Unioncamere.
Al termine delle attività istruttorie, svolte entro 120 giorni dalla data di chiusura della finestra di presentazione dei progetti pilota, la Commissione redige una graduatoria sulla base dei criteri di cui all’art. 4 del decreto 30 novembre 2020 e dei relativi punteggi assegnabili specificati.
In caso di parità di punteggio, verrà preferita nella graduatoria la domanda che ha ottenuto un punteggio maggiore nell’ambito del criterio di valutazione di cui all'art. 4 comma 1 lettera b) punto 5 del decreto 30 novembre 2020.
Il Ministero approva la graduatoria predisposta dalla Commissione e assegna i contributi ai soggetti responsabili, fino ad esaurimento delle risorse disponibili. In relazione all’ultima domanda agevolabile, qualora le risorse residue non consentano l'integrale accoglimento delle richieste agevolative previste dalla domanda, i contributi sono concessi in misura parziale, previo confronto con il soggetto responsabile ed eventuale rimodulazione del progetto pilota.
Concluse le verifiche di cui sopra, i soggetti responsabili procedono all’adozione dei provvedimenti di concessione delle agevolazioni nei confronti dei singoli soggetti beneficiari
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EU: Voucher alle PMI europee per tutelare la proprietà intellettuale

13/10/2021

 

Prorogati i voucher alle PMI europee per tutelare la proprietà intellettuale

Prorogato a fine ottobre il termine ultimo per richiedere gli aiuti previsti dal fondo europeo rivolto alle piccole e medie imprese che vogliono tutelare i propri diritti di proprietà intellettuale.
L'aiuto fa parte dell'iniziativa Ideas Powered for Business, promossa dall'Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale (EUIPO).
Il fondo è un programma di sovvenzioni (voucher) di 20 milioni di euro, creato per aiutare le piccole e medie imprese europee che intendono sviluppare strategie di proprietà intellettuale (PI) e proteggere i diritti di PI a livello nazionale, regionale o dell’UE.
Sono previsti due aiuti :
  • rimborso del 75% dei costi di pre-diagnosi della proprietà intellettuale
  • rimborso del 50% delle tasse di base per le domande di marchio e di disegno o modello a livello nazionale, regionale (Benelux) e dell’UE
Possono accedere ai servizi le piccole e medie imprese con sede nei 27 Stati membri dell’UE; si può presentare una sola domanda per uno dei due servizi oppure per entrambi, sempre con un rimborso massimo di 1.500 euro per richiedente.
L'EUIPO ha deciso di prorogare fino al 31 ottobre la scadenza per richiedere i voucher.

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EU : Bandi "Ecosistemi europei dell'Innovazione"

13/10/2021

 

Programma Orizzonte Europa. Bandi "Ecosistemi europei dell'Innovazione" pilastro 3 "Innovative Europe" 

Il terzo pilastro di Horizon Europe – una novità del nuovo Programma quadro che si fonda comunque su esperienze precedenti - promuove tutte le forme di innovazione, compresa l’innovazione non tecnologica, soprattutto all’interno delle PMI, agevolando lo sviluppo tecnologico, la dimostrazione e il trasferimento di conoscenze, rafforzando la diffusione di soluzioni innovative.
Le attività finanziate nell’ambito della tematica "Ecosistemi europei dell'Innnovazione" mirano a rafforzare gli ecosistemi di innovazione potenziando le loro connessioni, rendendoli inclusivi ed efficienti in modo che possano supportare la scalabilità delle aziende e stimolare l’innovazione per affrontare sfide importanti come la ripresa sociale ed economica, la sostenibilità e la resilienza in modo responsabile.
Questa tematica sosterrà inoltre l’istituzione dell’EIC forum, una piattaforma finalizzata a riunire insieme fattori di innovazione e livelli di governance diversi per discutere questioni politiche rilevanti in modo aperto e informale. A livello politico, l’EIC forum dovrà lavorare in modo flessibile per promuovere condizioni quadro favorevoli e flussi di informazioni, conoscenze, talenti e migliori pratiche tra gli attori degli  ecosistemi dell’innovazione e l’EIC, per sfruttare  appieno il potenziale dell’innovazione.
La tematica contribuisce a tutti i principali orientamenti strategici e aree di impatto di Horizon Europe e sostiene la riduzione del divario di innovazione all’interno dell’Unione.
 La scadenza del 26 aprile si riferisce ai seguenti bandi:
  • HORIZON-EIE-2022-CONNECT-01-01 – Towards more inclusive networks and initiatives in European innovation ecosystems
  • HORIZON-EIE-2022-CONNECT-01-02 – Integration of social innovation actors in innovation ecosystems
 
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EU : Public Sector Loan Facility

13/10/2021

 

Strumento di prestito per il settore pubblico 

Il Public Sector Loan Facility è lo strumento di prestito per il settore pubblico nel quadro del meccanismo per una Public sector loan facility - Foto di Singkham da Pexelstransizione giusta che fornisce sostegno ai territori dell’Unione che fanno fronte a gravi sfide sociali, economiche e ambientali derivanti dalla transizione verso l’obiettivo 2030 dell’Unione in materia di clima e l’obiettivo della neutralità climatica nell’Unione entro il 2050. 

Obiettivi
L’obiettivo generale dello strumento è rispondere alle gravi sfide sociali, economiche e ambientali derivanti dalla transizione verso gli obiettivi 2030 dell’Unione in materia di clima ed energia e l’obiettivo di un’economia climaticamente neutra nell’Unione al più tardi entro il 2050, come stabilito dal regolamento (UE) 2021/1119, a beneficio dei territori dell’Unione individuati nei piani territoriali per una transizione giusta.

L’obiettivo specifico dello strumento è incrementare gli investimenti pubblici che rispondono alle esigenze di sviluppo dei territori individuati nei piani territoriali per una transizione giusta, agevolando il finanziamento di progetti che non generano flussi di entrate sufficienti a coprire i propri costi di investimento, al fine di evitare la sostituzione del potenziale sostegno e degli investimenti provenienti da risorse alternative. Nel perseguire tale obiettivo il regolamento è inteso a garantire che sia fornita consulenza per la preparazione, lo sviluppo e l’attuazione dei progetti ammissibili, ove necessario, ivi compreso il sostegno per la preparazione dei progetti prima della presentazione delle domande. 

Beneficiari
Possono candidarsi come potenziali beneficiari solo i soggetti giuridici stabiliti in uno Stato membro quali organismi di diritto pubblico o quali organismi di diritto privato investiti di attribuzioni di servizio pubblico.

Accordi amministrativi con i partner finanziari
Prima dell’attuazione dello strumento con un partner finanziario la Commissione e il partner finanziario firmano un accordo amministrativo. L’accordo stabilisce i diritti e gli obblighi di ciascuna parte dell’accordo, anche per quanto concerne le modalità di esecuzione degli audit e di comunicazione, compreso in particolare l’obbligo di pubblicare informazioni su ciascun progetto finanziato dallo strumento e l’ambito di applicazione dei regimi di prestiti.

Progetti ammissibili
Sono ammissibili al sostegno dell’Unione fornito nell’ambito dello strumento solo i progetti che contribuiscono agli obiettivi di cui all’articolo 3 del Regolamento e che soddisfano le seguenti condizioni:

a) i progetti hanno un impatto misurabile e includono indicatori di output, se del caso, nel rispondere alle gravi sfide sociali, economiche e ambientali derivanti dalla transizione verso gli obiettivi 2030 dell’Unione in materia di clima ed energia e l’obiettivo della neutralità climatica nell’Unione al più tardi entro il 2050 e vanno a beneficio dei territori individuati in un piano territoriale per una transizione giusta, anche se i progetti non sono ubicati in tali territori;
b) i progetti non ricevono sostegno nell’ambito di altri programmi dell’Unione;
c) i progetti ricevono un prestito da un partner finanziario nell’ambito dello strumento; e
d) i progetti non generano flussi di entrate sufficienti a coprire i propri costi di investimento, al fine di evitare la sostituzione del potenziale sostegno e degli investimenti provenienti da risorse alternative.
I  progetti che beneficiano del sostegno dell’Unione nell’ambito dello strumento possono anche ricevere sostegno sotto forma di consulenza e assistenza tecnica da parte di altri programmi dell’Unione per la loro preparazione, il loro sviluppo e la loro attuazione.

Servizi di consulenza
La consulenza è fornita in regime di gestione indiretta conformemente alle norme e alle modalità di attuazione del polo di consulenza InvestEU.

Forma del sostegno e sovvenzioni
Il sostegno dell’Unione fornito nell’ambito dello strumento assume la forma di sovvenzioni. Il sostegno dell’Unione fornito nell’ambito dello strumento è attuato in regime di gestione diretta conformemente al regolamento finanziario. 

Le sovvenzioni assumono la forma di finanziamenti non collegati ai costi conformemente all’articolo 125, paragrafo 1, lettera a), del regolamento finanziario. L’importo della sovvenzione non supera il 15% dell’importo del prestito erogato dal partner finanziario nell’ambito dello strumento. Per quanto riguarda i progetti ubicati in territori di regioni meno sviluppate, l’importo della sovvenzione non supera il 25 % dell’importo del prestito erogato dal partner finanziario nell’ambito dello strumento.

Programmi di lavoro
Lo strumento è attuato mediante programmi di lavoro. 

I programmi di lavoro includono criteri di attribuzione che si applicano ogniqualvolta la sovvenzione totale richiesta per i progetti ammissibili superi le risorse disponibili. Tali criteri comprendono, se del caso, le priorità per:

a) progetti promossi da beneficiari situati nelle regioni meno sviluppate;
b) progetti che contribuiscono direttamente al conseguimento degli obiettivi 2030 dell’Unione in materia di clima ed energia e dell’obiettivo della neutralità climatica nell’Unione al più tardi entro il 2050; e
c) progetti promossi da beneficiari che hanno adottato piani di decarbonizzazione.
Selezione dei partner finanziari diversi dalla BEI
La Commissione stabilisce le condizioni e le procedure di selezione dei partner finanziari diversi dalla BEI mediante atti di esecuzione. 

Budget
Fatte salve le risorse aggiuntive assegnate nel bilancio dell’Unione per il periodo 2021-2027, la componente di sovvenzione nell’ambito dello strumento è finanziata mediante:

a) risorse del bilancio dell’Unione per un importo di 250 000 000 EUR a prezzi correnti; e
b) le entrate con destinazione specifica di cui al paragrafo 2 dell'articolo 5 del Regolamento, per un importo massimo di 1 275 000 000 EUR a prezzi correnti.

​*Fonte FAS
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EU : REACT-EU

13/10/2021

 

REACT-EU: ok di Bruxelles a nuovi fondi europei per l'Italia


I fondi UE aggiuntivi vanno a potenziare le dotazioni dei Programmi operativi 2014-2020 con l'obiettivo di sostenere la ripresa dal Covid in attesa dell'operatività della nuova generazione di POR e PON 2021-27.

Ok di Bruxelles ai fondi React EU per il PON Imprese

Le risorse aggiuntive provengono da REACT-EU, lo strumento ponte tra vecchia e nuova programmazione della Politica di Coesione previsto da Next Generation EU per assicurare continuità al sostegno alle imprese, già duramente colpite dalle conseguenze dell'emergenza sanitaria.

L'ultima decisione di Bruxelles, arrivata il 4 ottobre, riguarda il PON Governance.

1,8 miliardi per il PON Imprese
Il primo via libera della Commissione è arrivato il 5 agosto e ha autorizzato la riprogrammazione del PON IC, che potrà contare su risorse aggiuntive per 1,8 miliardi di euro, di cui 1,565 miliardi per l'annualità 2021, immediatamente disponibili, e 250 milioni per l'annualità 2022, da programmarsi successivamente. 

Risorse destinate all'istituzione del nuovo Asse VI “Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia”, che finanzierà sia interventi a sostegno delle imprese, che misure in materia di energia.

1,1 miliardi per il PON Ricerca e innovazione
Il 10 agosto Bruxelles ha dato il via libera a 1,1 miliardi di finanziamenti FSE a favore del Programma Operativo Nazionale Ricerca e Innovazione.

Risorse che aiutano a rafforzare la resilienza e la capacità del sistema sanitario, migliorare l'accesso all'istruzione terziaria e migliorare il capitale umano. 

Le misure concrete includono corsi di formazione specialistica per medici, sostegno per borse di studio a studenti provenienti da famiglie a basso reddito, riduzione delle tasse universitarie e fornitura di corsi di formazione specializzati nei settori dell'innovazione e della transizione verde e digitale.

322 milioni per il PON Reti e Infrastrutture
Sempre il 10 agosto la Commissione ha deliberato un importo aggiuntivo di 322 milioni di euro di fondi FESR per il Programma Operativo Nazionale Reti e Infrastrutture.

Tali risorse favoriranno la sostenibilità ambientale riducendo le perdite nella rete di distribuzione idrica del Mezzogiorno.

1 miliardo per il PON Città metropolitane
Il 12 agosto è arrivata una nuova decisione a favore dell'Italia: si tratta dello sblocco di 1 miliardo di euro per il Programma Operativo Nazionale FESR-FSE per le Città Metropolitane. Queste risorse mirano a rafforzare la transizione verde e digitale, oltre alla resilienza delle città metropolitane. 

90 milioni per il PON Inclusione
Un'ulteriore iniezione di risorse è stata approvata il 27 agosto a favore del Programma operativo nazionale Inclusione sociale: 90 milioni di euro destinati a finanziare interventi per l'integrazione delle persone in condizioni di povertà e di marginalità estrema e dei senza fissa dimora. 

4,5 miliardi per il PON SPAO
Il 17 settembre la Commissione ha dato l'ok a 4,5 miliardi di euro per il programma nazionale FSE dell'Italia "Sistemi di politiche attive per l'occupazione", più noto come PON SPAO.

Nello specifico, i fondi saranno utilizzati per: sostenere l'occupazione; promuovere l'occupazione giovanile; implementare il Fondo nuove competenze; rafforzare e modernizzare la rete di servizi pubblici per l'impiego per attuare politiche attive del mercato del lavoro; aiutare le autorità italiane a preparare, gestire, controllare e valutare i nuovi programmi.

190 milioni per il FEAD
Sempre il 17 settembre Bruxelles ha deliberato un importo aggiuntivo di 190 milioni di euro dedicati al Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). 

Queste risorse saranno investite per fornire aiuti alimentari alle persone bisognose. 

Per approfondire: Da REACT-EU 4,7 miliardi per occupazione e competenze in Italia

1 miliardo per il PON Per la Scuola
Il 23 settembre è arrivato invece il via libera della Commissione a una nuova iniezione di risorse a favore del Programma Operativo Nazionale Per la Scuola.

Avrà a disposizione un miliardo di euro in più per migliorare la transizione digitale nelle scuole, attraverso l'accesso alla banda ultralarga e alle nuove attrezzature interattive. I finanziamenti aggiuntivi andranno anche alla realizzazione di laboratori innovativi, anche su temi di sostenibilità, nelle scuole primarie e secondarie.

1,2 miliardi per il PON Governance
L'ultima decisione di Bruxelles è arrivata il 4 ottobre: il rifinanziamento del Programma Operativo Nazionale Governance e Capacità istituzionale 2014-2020 con 1,2 miliardi di euro. Risorse che serviranno soprattutto a rispondere alla pandemia in corso, attraverso l’inserimento di tre nuovi Assi che concorrono al raggiungimento del nuovo obiettivo tematico “Promuovere il superamento degli effetti della crisi nel contesto della pandemia di  COVID-19 e delle sue conseguenze sociali e preparare una ripresa verde, digitale e resiliente dell’economia” e sono dedicati a:

finanziare interventi di rafforzamento organizzativo delle strutture sanitarie pubbliche (Asse 5),
potenziare la capacità di risposta della popolazione alla pandemia (Asse 6),
sviluppare la capacità amministrativa delle amministrazioni centrali e regionali anche nell’ottica della transizione alla programmazione 2021-2027 (Asse 7).
In particolare, 761 milioni di euro serviranno per l'acquisto di 68 milioni di dosi di vaccini contro il Covid-19, 374 milioni verranno utilizzati per assumere nuovi operatori sanitari pubblici e coprire i costi delle ore extra lavorate dai lavoratori attualmente inseriti nel Sistema sanitario nazionale nelle regioni meridionali, mentre 108 milioni di euro contribuiranno a rafforzare la capacità amministrativa delle autorità nazionali e regionali, anche nel SSN.


*FONTE FAS

EU : CALL PER LA DIGITALIZZAZIONE

12/10/2021

 

DIGITALIZZAZIONE E MATERIE PRIME: PUBBLICATO IL BANDO “END-TO-END DIGITALISED TESTBEDS”

Tre Comunità della Conoscenza e dell’Innovazione (KIC), EIT Manufacturing, EIT Raw Materials, e EIT Digital,
hanno lanciato un nuovo invito a presentare proposte nell’ambito del progetto “end-to-end digitalised testbeds”.
Il progetto “end-to-end digitalised production testbeds” è stato lanciato nel 2020 con l’obiettivo di valutare lo
stato attuale della digitalizzazione nel settore delle materie prime nel campo degli E-Drive, identificare le aree
ad alto potenziale per i miglioramenti guidati dalla digitalizzazione e identificare alcuni casi specifici. Finora, il
progetto ha prodotto uno studio completo che valuta la maturità della digitalizzazione e l’uso dell’intelligenza
artificiale nell’industria alimentare e manifatturiera.
In questo contesto, le tre KIC hanno aperto un bando per sostenere i consorzi ammissibili nella realizzazione
della loro visione di banchi di prova per la produzione di materie prime digitalizzate end-to-end. Saranno messi
a disposizione fino a 2,915 milioni di euro (compreso il 30% di cofinanziamento) per implementare 2-4 ambienti
testbed nel 2021.
Possono presentare proposte start-up, PMI e grandi imprese, istituzioni di ricerca del mondo accademico e delle
organizzazioni di ricerca e tecnologia (RTO), organizzati in un consorzio di almeno tre membri, di cui almeno uno
partner di una delle KIC coinvolte (EIT Manufacturing, EIT RawMaterials, EIT Digital). Inoltre, le organizzazioni
che formano un consorzio devono provenire da almeno due diversi paesi europei.
Scadenza: 12 novembre 2021

Contributi imprese ricettive

11/10/2021

 

Contributi agenzie viaggio, animazione e imprese ricettive: al via le domande dal 15.10

Dalle ore 12:00 del 15 ottobre e fino alle ore 17:00 del 29 ottobre 2021, sarà possibile compilare e trasmettere online le istanze per l'assegnazione ed erogazione dei contributi a favore di:

Agenzie di Viaggio e Tour Operator che non hanno presentato un’istanza di contributo, ai sensi dell’articolo 4 del decreto dirigenziale del 15 settembre 2020, rep. 35;
Enti gestori a fini turistici di siti speleologici e grotte;
Agenzie di animazione per feste e villaggi turistici;
Imprese turistico-ricettive con ricavi o compensi nel 2019 superiori a 10milioni di euro.
Il Ministero del Turismo ha infatti pubblicato quattro Avvisi di apertura della piattaforma per la presentazione delle istanze dei seguenti contributi:

Ristori Agenzie di viaggio, tour operator: Avviso prot. 546/SG, riguardante l’assegnazione e l’erogazione di contributi, pari a 32milioni di euro previsti dall’articolo 3, comma 2, lettera a) del DM del 24 agosto 2021, destinati al ristoro di Agenzie di viaggio e Tour Operator che NON hanno presentato istanza di contributo ai sensi dell’articolo 4 del decreto dirigenziale del 15 settembre 2020 – rep. 35, recante avviso pubblico, ai sensi del decreto ministeriale del 12 Agosto 2020 n. 403. A breve, il Ministero del Turismo pubblicherà l’elenco dei beneficiari del ristoro automatico, come previsto ai sensi dell’articolo 3, comma 9 del suddetto decreto, pari a  128.710.774 di euro.
Ristori Enti gestori a fini turistici di siti speleologici e grotte: Avviso prot. 547/SG, riguardante l’assegnazione e l’erogazione di contributi pari a 2 milioni di euro destinati al ristoro delle perdite subite nell’anno 2020 dagli enti gestori a fini turistici di siti speleologici e grotte, ai sensi dell’articolo 5, comma 1, del DM del 11 agosto 2021.
Ristoro Agenzie di animazione per i villaggi turistici: Avviso prot. 549/SG del 30 settembre 2021, riguardante l’assegnazione e l’erogazione di contributi, pari a 10milioni di euro previsti dall’articolo 7 del DM del 24 agosto 2021, prot. SG/243.
Ristori Imprese turistico-ricettive: Avviso prot. 594/SG dell’8 ottobre 2021, riguardante l’assegnazione e l’erogazione di contributi, pari a 50 milioni di euro destinati al ristoro delle perdite subite dalle imprese turistico-ricettive con ricavi o compensi nel 2019 superiori a 10milioni di euro (ai sensi dell’articolo 6, commi 6-8, del decreto ministeriale del 24 agosto 2021, prot. n. SG / 243).
I restanti 150milioni di euro saranno assegnati ed erogati automaticamente alle imprese turistico-ricettive con ricavi o compensi nel 2019 fino a 10milioni di euro, attraverso apposita Convenzione tra il Ministero del Turismo e l’Agenzia delle Entrate.

Come presentare la domanda di contributo
Le istanze potranno essere compilate e trasmesse on line a partire dalle ore 12:00 del giorno 15 ottobre 2021 fino alle ore 17:00 del giorno 29 ottobre 2021. 
L’assegnazione dei contributi non terrà conto della data di ricezione delle istanze e sarà definita a seguito dell’istruttoria effettuata sulle istanze pervenute.
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    Autore

    a cura della Redazione di Eu20 European Network to Local Development ​

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