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Area Geografica: Italia
Scadenza: BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2020 Beneficiari: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI Settore: Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari Agevolazione: Dotazione Finanziaria: € 1.600.000 PRATICA DIFFICILE Area Geografica: Italia
Scadenza: Scadenza il 06/12/2019 Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo Beneficiari: Micro Impresa, PMI IMPORTANTE: Proroga termini dal 26/11/2019 al 06/12/2019 La Misura si pone l'obiettivo di finanziare gli interventi volti a migliorare la conoscenza ed il posizionamento sui mercati delle produzioni vitivinicle certificate. Soggetti beneficiari Possono presentare domanda i Consorzi di tutela e valorizzazione dei vini. Per i Vini DOP e IGP non tutelati dai consorzi possono partecipare anche Associazioni di produttori (costituite o costituende) che aggregano produttori i del comparto vitivinicolo in uno o più dei regimi di qualità. Tipologia di interventi ammissibili L’associazione proponente deve presentare un piano triennale integrato di informazione e promozione e lo stesso dovrà essere articolato in progetti annuali. Possono essere previste le seguenti azioni di promozione e informazione: l'organizzazione di attività promozionali da svolgersi presso i punti vendita e della distributizione organizzata (supermercati, ipermercati) e nel canale Ho.Re.Ca; l'organizzazione di incontri e workshop con operatori economici, giornalisti ed esperti di settore, da svolgersi anche presso le aziende; l'organizazione e/o la partecipazione a fiere e manifestazioni e la realizzazione di esposizioni temporanee di prodotti; la diffusione di conoscenze scientifiche e tecniche sui prodotti di qualità attraverso strumenti cartacei o multimediali; la realizzazione di campagne pubblicitarie. Entità e forma dell'agevolazione Il contributo a fondo perduto è pari al 70% delle spese ammissibili. progetti devono avere una dimensione di spesa annua minima di euro 500.000, 00 e triennale di 1,5 meuro triennale Scadenza Sarà possibile presentare domande fino al 15 gennaio 2020 Descrizione completa del bando
Tale decreto individua le disposizioni applicative necessarie per poter dare attuazione al credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo nonché le modalità di verifica e controllo dell’effettività delle spese sostenute a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, le cause di decadenza e di revoca del beneficio, le modalità di restituzione del credito d’imposta indebitamente fruito. Il beneficio è cumulabile con: Superammortamento e Iperammortamento Nuova Sabatini Patent Box Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE) Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative Fondo Centrale di Garanzia Soggetti beneficiari Possono beneficiare: tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019. Tipologia di attività ammissibili Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti attività di ricerca e sviluppo: lavori sperimentali o teorici svolti, aventi quale principale finalità l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o usi commerciali diretti; ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale, ad esclusione dei prototipi; acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi; tali attività possono comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, inclusi gli studi di fattibilità, purché non siano destinati a uso commerciale; realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida; produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali. Non si considerano attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti. Tipologia di spese ammissibili Sono ammissibili i costi di competenza del periodo d’imposta di riferimento direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili, quali: a) i costi relativi al personale altamente qualificato in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso una università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced (International Standard Classification of Education) che sia: dipendente dell’impresa, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali, ovvero in rapporto di collaborazione con l’impresa, compresi gli esercenti arti e professioni, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo a condizione che svolga la propria attività presso le strutture della medesima impresa; b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto dell’imposta sul valore aggiunto; c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative, diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa; d) competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne. Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale sono ammissibili, entro il limite massimo di euro 5.000, le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile. Entità e forma dell'agevolazione Il credito d’imposta spetta, fino ad un importo massimo annuale di euro 5 milioni per ciascun beneficiario ed è riconosciuto a condizione che la spesa complessiva per investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno ad euro 30.000 ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015. Per le imprese in attività da meno di tre periodi d’imposta, la media degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale complessiva è calcolata sul minor periodo a decorrere dalla costituzione. Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere a) e c) sopra riportate e del 25% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere b) e d) E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 27 maggio 2015 “Attuazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo”. La pubblicazione rende operativa la misura. Con le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2017, a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016: si applicherà un’aliquota unica del credito di imposta, pari al 50 per cento, a prescindere dalla tipologia di investimenti effettuati; saranno ammissibili le spese relative a tutto il personale impiegato nell’attività di ricerca e sviluppo, senza più menzionare il requisito secondo il quale tale personale doveva essere 'altamente qualificato'; salirà a 20 milioni di euro (dagli originari 5 milioni di euro) l’importo massimo annuale del credito di imposta spettante a ciascun beneficiario. Tra i beneficiari sono introdotte anche le imprese residenti che svolgono attività di Ricerc e Sviluppo per conto di imprese committenti non residenti e sono agevolabili e spese relative a tutto il personale impiegato in R&S, a prescindere dalla qualifica e dal titolo di studio del lavoratore. Si allunga di un anno il periodo di tempo entro il quale i soggetti interessati possono effettuare gli investimenti ammissibili all’agevolazione: per effetto delle modifiche apportate dalla Legge di bilancio 2017, i soggetti con periodo di imposta coincidente con l’anno solare possono avvalersi dell’agevolazione, oltre che per gli investimenti effettuati nei periodi di imposta 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019, anche per quelli effettuati nel periodo di imposta 2020. Analogamente, i soggetti con periodo di imposta non coincidente con l’anno solare possono beneficiare dell’agevolazione per gli investimenti effettuati a decorrere dal periodo di imposta 2015-2016 e fino al periodo di imposta 2020-2021. CCIAA di Roma. Bando "Sviluppo Impresa". Contributo a fondo perduto sotto forma di Voucher per sostenere le imprese nella fase successiva alla loro costituzione. Area Geografica: Lazio Scadenza: BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2020 Beneficiari: PMI, Micro Impresa Settore: Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo Spese finanziate: Consulenze/Servizi Agevolazione: Contributo a fondo perduto PRATICA COMPLESSA Consigliata l’istruzione della pratica da parte di un utente esperto in materia Descrizione completa del bando La Camera di Commercio di Roma ha indetto un bando al fine di supportare le imprese di Roma e provincia nella fase successiva alla loro costituzione, nello sviluppo dell’attività produttiva e nella digitalizzazione e innovazione dei processi aziendali e dei prodotti, attraverso un intervento che valorizzi gli investimenti effettuati e contribuisca a consolidare un circolo virtuoso fra imprese, Banche e Consorzi di garanzia fidi. La Camera mette a disposizione delle imprese di Roma e provincia n. 3 misure di intervento principali, sotto forma di voucher per il costo di servizi ad alto valore aggiunto erogati direttamente dai Soggetti Attuatori dell’iniziativa, secondo quanto di seguito riportato: A) VOUCHER accompagnamento e tutoraggio start up: a) valutazione della fattibilità e sostenibilità economica del progetto imprenditoriale b) supporto nella definizione della strategia di sviluppo del progetto e nell’analisi delle soluzioni per lo svolgimento dell’attività c) supporto nella redazione del business plan secondo gli standard riconosciuti dal sistema bancario d) presentazione di relazioni o lettere che evidenzino alle banche le caratteristiche del progetto imprenditoriale e) analisi dell’andamento dell’iniziativa condividendo con l’imprenditoriale azioni correttive necessarie a garantire il successo dell’iniziativa f) eventuali corsi e seminari di cultura economico-finanziaria sulle dinamiche aziendali B) VOUCHER monitoraggio e sostegno alle PMI: a) analisi economico-finanziarie dell’impresa b) esame delle banche dati pubbliche e private (Centrale Rischi Banca d’Italia, Crif, Cerved) c) elaborazione di rating d) verifica dell’ammissibilità al Fondo Centrale di Garanzia C) VOUCHER digitalizzazione e innovazione: a) sostegno all’elaborazione di un piano di innovazione digitale b) interventi per l’introduzione di tecnologie 4.0 nell’impresa c) interventi per la digitalizzazione di processi produttivi nell’impresa d) introduzione e/o sviluppo di tecnologie finanziarie (FinTech) in azienda Le misure principali sono alternative fra loro: ogni impresa può accedere ad una sola misura di intervento principale. Il valore massimo del voucher ottenibile da ciascuna impresa è modulato come segue: TIPOLOGIA IMPRESA VALORE MAX VOUCHER ditta individuale, società di persone € 2.500,00 (duemilacinquecento/00) società di capitali, consorzi, cooperative € 5.000,00 (cinquemila/00) Accanto a tali misure di intervento, la Camera rende disponibili n. 2 (due) misure di intervento accessorie, del valore massimo di € 2.500,00 (duemilacinquecento/00) ciascuna, volte a valorizzare gli investimenti effettuati dalle medesime imprese in uno dei tre ambiti di cui sopra, secondo quanto di seguito riportato: 1) VOUCHER abbattimento tassi in conto interesse: FINANZIAMENTO AGEVOLABILE: ammontare: min. € 10.000,00 – max € 100.000,00 durata: min. 12 mesi – max 60 mesi tasso: EURIBOR 1 mese + spread 4% Le caratteristiche minime del finanziamento costituiscono requisiti di ammissibilità del finanziamento all’agevolazione; le caratteristiche massime costituiscono il limite di applicazione dell’agevolazione al finanziamento. 2) VOUCHER abbattimento costo garanzia: abbattimento del costo della garanzia e della relativa pratica presso uno dei Soggetti Attuatori, sostenuto dall’impresa per accedere al finanziamento, per le spese di istruttoria, gestione pratica, commissioni e fondo rischi. Le misure accessorie sono cumulabili fra loro e possono essere richieste solo se viene attivata una delle misure di intervento principali. Soggetti beneficiari Possono beneficiare delle agevolazioni le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese aventi sede legale e/o unità locale iscritta presso il Registro delle Imprese della Camera. Le imprese devono essere attive, in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese e con il pagamento del diritto annuale, e devono aver stipulato ed ottenuto un finanziamento garantito o cogarantito da un Soggetto Attuatore dell’iniziativa a partire dal 1° luglio 2019. La domanda di contributo deve essere presentata da uno dei Soggetti Attuatori dell’iniziativa sulla base di apposita delega ricevuta dall’impresa richiedente. Scadenza L’iniziativa ha validità fino al 31 dicembre 2020. Le domande inviate dal 1° gennaio 2020 vengono eventualmente ammesse solo a seguito dell’autorizzazione all’utilizzo delle risorse inserite nel preventivo economico 2020 della Camera. In caso di mancata autorizzazione, la misura si intende chiusa anticipatamente al 31 dicembre 2019. |
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Autorea cura della Redazione di Eu20 European Network to Local Development |