STUDIO DOTT. PAOLO ANTONINO MARIA FERRISE
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Confindustria e Mediocredito Centrale: siglato l’accordo per la crescita della competitività

20/12/2018

 
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Via libera all’accordo tra Confindustria e Mediocredito Centrale per il sostegno alla crescita della competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno. L’obiettivo dell’accordo è, in particolare, accompagnare le imprese nella definizione di programmi di sviluppo basati su R&I, renderli realizzabili costruendo un’architettura finanziaria di progetto che sappia comporre strumenti pubblici, misti e privati e promuovere la crescita dimensionale delle imprese anche attraverso l’accesso ai mercati dei capitali. Il sostegno alla crescita della competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno d’Italia è uno degli obiettivi che si intende raggiungere con l’accordo siglato tra Confindustria e Mediocredito Centrale. I pilastri fondamentali dell’accordo sono : - accompagnare le imprese nella definizione di programmi di sviluppo basati su R&I; - rendere i programmi definiti realizzabili costruendo un’architettura finanziaria di progetto che sappia comporre strumenti pubblici, misti e privati; - promuovere la crescita dimensionale delle imprese anche attraverso l’accesso ai mercati dei capitali. Vincenzo Boccia, Presidente di Confindustria ha dichiarato che l’obiettivo che si intende raggiungere è quello di contribuire all’affermazione di un sistema imprenditoriale innovativo, internazionalizzato, sostenibile, capace di promuovere la crescita economica, sociale, civile e culturale del Paese. Sarà necessario dunque puntare sulle imprese, aiutandole a creare collaborazioni strutturali e non episodiche, con altre imprese e con il sistema pubblico e privato di R&I. Sviluppare i partenariati industriali per accompagnare il percorso di crescita delle imprese attraverso la qualificazione della catena di subfornitura e la definizione di progetti congiunti dalla ricerca e innovazione allo sviluppo industriale. “L’accordo con Mediocredito Centrale mira a rafforzare ulteriormente una collaborazione attiva già da anni e si inserisce nell’azione avviata da Confindustria che vedrà nella manifestazione Connext del prossimo 7-8 febbraio un appuntamento fondamentale per tutte le imprese italiane. Attraverso questo accordo - prosegue il Presidente Boccia - potremo rafforzare anche l’azione avviata con il Programma Elite di Borsa Italiana per promuovere la crescita dimensionale delle imprese anche attraverso l’accesso ai mercati dei capitali.” Bernardo Mattarella sostiene che la Banca del Mezzogiorno - Mediocredito Centrale, di cui è Amministratore Delegato, in considerazione del suo duplice ruolo di banca finanziatrice e di gestore di agevolazioni pubbliche è nella posizione ideale per sviluppare prodotti di finanza innovativa integrando risorse e strumenti pubblici e privati. “L’accordo con Confindustria conferma l’impegno della Banca per sostenere la crescita delle piccole e medie imprese, in particolare nel Mezzogiorno, allargando strategicamente la rete delle collaborazioni rivolta allo sviluppo di strumenti finanziari innovativi, anche attraverso la valorizzazione di iniziative come quella avviata con Elite di Borsa Italiana”. FONTE IPSOA

Bando Sport e Periferie 2018: prorogato il termine per le domande

20/12/2018

 
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Passa dal 17 dicembre 2018 al 16 gennaio 2019 il termine per presentare le domande relative al Bando Sport e Periferie 2018. E’ stato, infatti, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il DPCM del 12 dicembre 2018 che rinvia la scadenza. Il Bando finanzia interventi rivolti a realizzare e rigenerare impianti sportivi finalizzati all’attività agonistica e localizzati nelle periferie urbane e nelle aree svantaggiate. Le domande devono essere inviate via PEC. La proposta di graduatoria verrà approvata dalla commissione giudicatrice entro i successivi 75 giorni.

PMI innovative: incentivi fiscali per l’investimento nel capitale di rischio

19/12/2018

 
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Estesi alle piccole e medie imprese gli incentivi fiscali per l’investimento nel capitale di rischio. La misura è stata autorizzata dalla Commissione UE e assegna: alle persone fisiche che investono in una PMI innovativa una detrazione dall’imposta sul reddito (IRPEF) pari al 30% dell’investimento, fino a un massimo di 1 milione di euro; alle persone giuridiche una deduzione dal reddito imponibile ai fini IRES pari al 30% dell’investimento, fino a un massimo di 1,8 milioni di euro. Per la definitiva attuazione si attende ora l’emanazione di un decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministero dello Sviluppo Economico, con un comunicato stampa del 18 dicembre 2018, informa che la Commissione Europea ha autorizzato gli incentivi fiscali all’investimento nel capitale di rischio delle PMI innovative. Incentivi fiscali La misura assegna: - alle persone fisiche che investono in una PMI innovativa una detrazione dall’imposta sul reddito (IRPEF) pari al 30% dell’investimento, fino a un massimo di 1 milione di euro; - alle persone giuridiche una deduzione dal reddito imponibile ai fini IRES anche in questo caso pari al 30% dell’investimento, fino a un massimo di 1,8 milioni di euro. Requisiti Gli incentivi vengono estesi alle piccole e medie imprese che possiedono i seguenti requisiti: - sono costituite come società di capitali, anche in forma cooperativa; - non sono quotate in un mercato regolamentato (ma possono essere quotate in una piattaforma multilaterale di negoziazione, come l’AIM); - hanno certificato il loro ultimo bilancio; - presentano un chiaro carattere innovativo, identificato dal possesso di almeno due dei seguenti tre criteri: 1. volume di spesa in ricerca e sviluppo in misura almeno pari al 3% della maggiore entità fra costo e valore totale della produzione; 2. forza lavoro costituita, in una quota pari ad almeno 1/3 del totale, di titolari di laurea magistrale, oppure, in una quota pari ad almeno 1/5 del totale, da dottori di ricerca, dottorandi o ricercatori; 3. titolarità, anche quali depositarie o licenziatarie, di almeno una privativa industriale, ovvero titolarità di un software registrato. Con l’emanazione di un decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico si potrà dare la definitiva attuazione dell’incentivo. FONTE IPSOA
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Industria 4.0. Legge 190/2014. Credito di imposta a favore delle imprese che investono in attivita di Ricerca e Sviluppo.

14/12/2018

 
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Tale decreto individua le disposizioni applicative necessarie per poter dare attuazione al credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo nonché le modalità di verifica e controllo dell’effettività delle spese sostenute a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, le cause di decadenza e di revoca del beneficio, le modalità di restituzione del credito d’imposta indebitamente fruito. Il beneficio è cumulabile con: Superammortamento e Iperammortamento Nuova Sabatini Patent Box Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE) Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative Fondo Centrale di Garanzia Soggetti beneficiari Possono beneficiare: tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019. Tipologia di attività ammissibili Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti attività di ricerca e sviluppo: lavori sperimentali o teorici svolti, aventi quale principale finalità l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o usi commerciali diretti; ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale, ad esclusione dei prototipi; acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi; tali attività possono comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, inclusi gli studi di fattibilità, purché non siano destinati a uso commerciale; realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida; produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali. Non si considerano attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti. Tipologia di spese ammissibili Sono ammissibili i costi di competenza del periodo d’imposta di riferimento direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili, quali: a) i costi relativi al personale altamente qualificato in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso una università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced (International Standard Classification of Education) che sia: dipendente dell’impresa, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali, ovvero in rapporto di collaborazione con l’impresa, compresi gli esercenti arti e professioni, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo a condizione che svolga la propria attività presso le strutture della medesima impresa; b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto dell’imposta sul valore aggiunto; c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative, diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa; d) competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne. Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale sono ammissibili, entro il limite massimo di euro 5.000, le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile. Entità e forma dell'agevolazione Il credito d’imposta spetta, fino ad un importo massimo annuale di euro 5 milioni per ciascun beneficiario ed è riconosciuto a condizione che la spesa complessiva per investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno ad euro 30.000 ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015. Per le imprese in attività da meno di tre periodi d’imposta, la media degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale complessiva è calcolata sul minor periodo a decorrere dalla costituzione. Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere a) e c) sopra riportate e del 25% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere b) e d) E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 27 maggio 2015 “Attuazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo”. La pubblicazione rende operativa la misura. Con le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2017, a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016: si applicherà un’aliquota unica del credito di imposta, pari al 50 per cento, a prescindere dalla tipologia di investimenti effettuati; saranno ammissibili le spese relative a tutto il personale impiegato nell’attività di ricerca e sviluppo, senza più menzionare il requisito secondo il quale tale personale doveva essere 'altamente qualificato'; salirà a 20 milioni di euro (dagli originari 5 milioni di euro) l’importo massimo annuale del credito di imposta spettante a ciascun beneficiario. Tra i beneficiari sono introdotte anche le imprese residenti che svolgono attività di Ricerc e Sviluppo per conto di imprese committenti non residenti e sono agevolabili e spese relative a tutto il personale impiegato in R&S, a prescindere dalla qualifica e dal titolo di studio del lavoratore. Si allunga di un anno il periodo di tempo entro il quale i soggetti interessati possono effettuare gli investimenti ammissibili all’agevolazione: per effetto delle modifiche apportate dalla Legge di bilancio 2017, i soggetti con periodo di imposta coincidente con l’anno solare possono avvalersi dell’agevolazione, oltre che per gli investimenti effettuati nei periodi di imposta 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019, anche per quelli effettuati nel periodo di imposta 2020. Analogamente, i soggetti con periodo di imposta non coincidente con l’anno solare possono beneficiare dell’agevolazione per gli investimenti effettuati a decorrere dal periodo di imposta 2015-2016 e fino al periodo di imposta 2020-2021.
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CCIAA Roma :Bando Reti d'impresa. Contributo a fondo perduto fino al 50% per favorire l'aggregazione delle imprese in rete.

13/12/2018

 
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a Camera di Commercio di Roma ha stanziato € 700.000,00 a favore delle reti d’impresa per sostenere i percorsi di aggregazione delle imprese in rete, al fine di accrescerne la competitività sui mercati nazionali ed internazionali e la loro capacità innovativa. Soggetti beneficiari Possono beneficiare delle agevolazioni le Reti d’Impresa dotate di soggettività giuridica (rete-soggetto) iscritte al Registro delle Imprese della Camera di Commercio di Roma, costituite da almeno 10 imprese di Roma e provincia. Le reti devono essere attive ed in regola con il pagamento del diritto annuale. Tipologia di spese ammissibili Sono ammisibili a finanziamento le seguenti spese: - Spese consulenziali e professionali finalizzate alla costituzione della rete, alla fattibilità economica, tecnica o finanziaria del progetto o programma di rete o alla redazione di un business plan; - spese amministrative finalizzate alla gestione della rete, ivi incluse le spese relative al manager di rete; - spese di formazione per il personale della rete o per i retistirelative al progetto o programma per il quale è costituita la rete; - spese per acquisizione e/o deposito di brevetti, marchi e diritti di licenza strumentali alla realizzazione del progetto di rete; - spese per la realizzazione o l’aggiornamento del sito internet della rete ovvero spese per l’assistenza informatica per gli strumenti e gli applicativi di gestione della rete o della clientela; - spese per azioni di marketing funzionali alla valorizzazione della rete o al suo sviluppo commerciale (analisi del posizionamento, monitoraggio della concorrenza, profilazione dei consumatori, interventi integrati e di sistema per la clientela); - spese pubblicitarie (riviste, radio, televisione, web, social network) e per materiale pubblicitario (realizzazione logo, brochure, pieghevoli, vestiario, cartellonistica) della rete, ed eventuali traduzioni, con esclusione delle sponsorizzazioni; - organizzazione e partecipazione a eventi, fiere, mostre o rassegne con esclusivo riferimento ai costi di affitto e allestimento dell’area espositiva o interpretariato. Entità e forma dell'agevolazione Il contributo è pari al 50% delle spese ammesse al netto dell’IVA ove soggettivamente detraibile, entro il tetto massimo di € 10.000 a beneficiario; l’investimento minimo per accedere all’agevolazione è pari a € 5.000. Scadenza Le domande di sostegno devono essere presentate entro il 30 settembre 2019.
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Fondo efficienza energetica -  Operativo tra pochi giorni

12/12/2018

 
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Il regolamento applicativo per sbloccare, dopo quattro anni, il Fondo per l’efficienza energetica dovrebbe essere approvato tra “pochi giorni”. 
Ad annunciarlo il sottosegretario del MISE Davide Crippa nel corso di una conferenza nazionale sull’efficienza energetica organizzata dall’associazione Amici della Terra.
“Dopo i rilievi della Corte dei Conti abbiamo sistemato la nuova convenzione . A breve dovrebbero essere licenziate le regole applicative”.
“Ci stiamo lavorando in maniera pressante, è una vergogna un ritardo di quattro anni per l’avvio di un Fondo con risorse già stanziate”.


Fondo Nazionale Efficienza Energetica Cos'è ?
Il Fondo Nazionale per l’efficienza energetica favorisce gli interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari, nazionali e comunitari, e investitori privati sulla base di un’adeguata condivisione dei rischi.
Cosa sostiene
Il Fondo sostiene gli interventi di efficienza energetica realizzati dalle imprese, ivi comprese le ESCO, e dalla Pubblica Amministrazione, su immobili, impianti e processi produttivi. Nello specifico gli interventi sostenuti devono riguardare:
  • la riduzione dei consumi di energia nei processi industriali,
  • la realizzazione e l’ampliamento di reti per il teleriscaldamento,
  • l’efficientamento di servizi ed infrastrutture pubbliche, inclusa l’illuminazione pubblica
  • la riqualificazione energetica degli edifici.
Il Fondo ha una natura rotativa e si articola in due sezioni che operano per:
  1. la concessione di garanzie su singole operazioni di finanziamento, cui è destinato il 30% delle risorse che annualmente confluiscono nel Fondo; l’erogazione di finanziamenti a tasso agevolato cui è destinato il 70% delle risorse che annualmente confluiscono nel Fondo
  2. La sezione garanzie prevede inoltre, una riserva del 30% per gli i interventi riguardanti reti o impianti di teleriscaldamento, mentre il 20% delle risorse stanziate per la concessione di finanziamenti è riservata alla PA.
È altresì previsto che le agevolazioni concesse alle imprese siano cumulabili con agevolazioni contributive o finanziarie previste da altre normative comunitarie, nazionali e regionali nel limite del Regolamento de minimis laddove applicabile, o entro le intensità di aiuto massime consentite dalla vigente normativa dell’Unione Europea in materia di aiuti di Stato.
Per quanto riguarda le agevolazioni concesse alla Pubblica Amministrazione, esse sono cumulabili con altri incentivi, nei limiti di un finanziamento complessivo massimo pari al 100 per cento dei costi ammissibili.
Per l’avvio della fase operativa, il Fondo potrà contare su 150 milioni di euro già resi disponibili dal Ministero dello Sviluppo economico, che destinerà anche ulteriori 100 milioni di euro nel triennio 2018-2020.
Il Fondo sarà, inoltre, alimentato con le risorse messe a disposizione dal Ministero dell’Ambiente. Con i 150 milioni già disponibili si stima una mobilitazione di investimenti nel settore dell’efficienza di oltre 800 milioni di euro.
Fonte EU20 - Copyright © - Riproduzione riservata

ITALIA  Contributo a fondo perduto per la formazione a sostegno dell'innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o processo.

12/12/2018

 
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Con l’Avviso n. 4/2018, Fondimpresa finanzia piani condivisi per la formazione dei lavoratori delle aziende aderenti al Fondo che stanno realizzando un progetto o un intervento di innovazione digitale e/o tecnologica di prodotto e/o di processo. Il Piano formativo finanziato deve riguardare esclusivamente il seguente ambito: - Progetti o interventi di innovazione digitale e/o tecnologica nelle imprese aderenti che riguardano l’introduzione di nuovi prodotti e/o processi o un notevole miglioramento di quelli già esistenti, e che richiedono, in una o più fasi della realizzazione e/o del trasferimento, la formazione del personale interessato. Soggetti beneficiari Possono presentare la domanda di finanziamento e realizzare i Piani formativi, a pena di esclusione dalla procedura, esclusivamente i seguenti soggetti: - le imprese beneficiarie dell’attività di formazione oggetto del Piano per i propri dipendenti, aderenti a Fondimpresa; - gli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda di finanziamento, nell'Elenco dei Soggetti qualificati da Fondimpresa. Il Piano deve in ogni caso prevedere, a pena di esclusione, la partecipazione di uno dei soggetti di seguito elencati: - Università pubbliche e private riconosciute; - Enti di ricerca soggetti alla vigilanza del MIUR, laboratori pubblici e privati inclusi nell'apposito albo del MIUR; - altri Organismi di ricerca in possesso dei requisiti indicati nell'Avviso n. 4/2018. Entità dell'agevolazione Le risorse destinate da Fondimpresa al finanziamento dei Piani formativi presentati sull’Avviso n. 4/2018, sono complessivamente pari a euro 10.000.000 suddivisi in quattro macroaree: A - Piani con aziende aderenti beneficiarie del NORD (Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Provincia di Trento, Provincia di Bolzano). 3.660.000 B - Piani con aziende aderenti beneficiarie del CENTRO (Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise). 2.410.000 C - Piani con aziende aderenti beneficiarie del SUD E ISOLE (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna). 1.790.000 D - Piani con aziende aderenti beneficiarie di due o tre MACRO-AREE. 1.430.000 Risorse aggiuntive da assegnare ai piani idonei eccedenti lo stanziamento della/e Macro-area/e, in ordine cronologico di presentazione in forma completa. 710.000 TOTALE 10.000.000 Il Piano formativo presentato a Fondimpresa indipendentemente dalla macro area, deve prevedere un finanziamento minimo di euro 50.000 e un finanziamento massimo di euro 250.000. Scadenza Le domande di finanziamento dovranno pervenire entro le ore 13.00 del 22 maggio 2019.

EU - L’Europa agevola le iniziative a sostegno dei singoli progetti di produzione audiovisiva.

12/12/2018

 
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PER INFORMAZIONI O ASSISTENZA SULLA CALL
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Aperto il bando europeo che agevola il sostegno dei singoli progetti di produzione audiovisiva con un contributo a fondo perduto fino al 80%. La scadenza della call è fissata al giorno 24/04/2019 La dotazione finanziaria della misura è di € 5.400.000 La pratica ha un grado di complessità difficile da curare quindi con supporto di un consulente progettista. Attraverso questa call la UE si pone di raggiungere i seguenti obiettivi generali del programma, ovvero: - salvaguardare, sviluppare e promuovere la diversità culturale e linguistica europea e promuovere il patrimonio culturale europeo; - rafforzare la competitività dei settori culturali e creativi europei, in particolare del settore audiovisivo, al fine di promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Soggetti beneficiari Sono eleggibili per le candidature sono tutti i soggetti giuridici costituiti in uno dei Paesi Stati Membri dell’UE e paesi e territori d’oltremare, Paesi aderenti, Paesi candidati e candidati potenziali che beneficino di una strategia di preadesione,Paesi EFTA Membri dello Spazio Economico Europeo, secondo le disposizioni dell’Accordo SEE, La Confederazione Svizzera, Paesi coperti dalla Policy Europea di Vicinato, nei modi e nei termini stabiliti da ogni accordo specifico di partecipazione. Possono partecipare le società di produzione audiovisiva indipendenti. Le tipologia di spese ammissibili oggetto di finanziamento sono: • Singoli progetti di produzione di opere audiovisive per il cinema, la televisione o per lo sfruttamento commerciale su piattaforme digitali. Il sostegno è destinato solo alle attività di sviluppo delle seguenti opere: o lungometraggi, animazione e documentari creativi di durata non inferiore a 60 minuti destinati prevalentemente alla proiezione in sale cinematografiche; o fiction (edizione unica o serie) della durata complessiva di almeno 90 minuti, animazione (edizione unica o serie) della durata complessiva di almeno 24 minuti e documentari creativi (edizione unica o serie) della durata di almeno 50 minuti, destinati prevalentemente alla televisione; o fiction aventi durata complessiva, o un’esperienza dell’utente complessiva, di almeno 90 minuti, animazione di durata complessiva, o con esperienza dell’utente complessiva, di almeno 24 minuti, documentari creativi aventi durata complessiva, o un’esperienza dell’utente complessiva, di almeno 50 minuti, destinati prevalentemente alle piattaforme digitali. Questi limiti non si applicano quando sussiste un’esperienza dell’utente in formato non lineare (ad es. realtà virtuale). Le sovvenzioni finanziate attraverso il rimborso dei costi eleggibili in combinazione con importi forfetari che coprono le spese generali sono calcolate sulla base del budget preventivo dettagliato, indicando chiaramente i costi eleggibili per il finanziamento europeo. La sovvenzione europea è limitata ad una percentuale di co-finanziamento del 50%, 60%, 75% o 80% del totale dei costi eleggibili, a seconda del tipo di progetto. Per la prima scadenza le domande di sostegno devono essere presentate entro il 18 dicembre 2018. Per la seconda scadenza le domande di sostegno devono essere presentate entro il 24 aprile 2019. RIPRODUZIONE RISERVATA

CCIAA di Crotone. Bando Voucher Digitali I4.0 Anno 2018. Contributo a fondo perduto fino al 70% per promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale.

7/12/2018

 
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La Camera di Commercio di Crotone, con Delibera di Giunta n. 66 del 18.09.2018, ha approvato l'iniziativa "Bando voucher digitali I4.0-Anno 2018 – Seconda edizione", al fine di promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle micro, piccole e medie imprese (MPMI), di tutti i settori economici attraverso:

- la diffusione della "cultura digitale" tra le MPMI della circoscrizione territoriale camerale;

- l'innalzamento della consapevolezza delle imprese sulle soluzioni possibili offerte dal digitale e sui loro benefici;

- il sostegno economico alle iniziative di digitalizzazione in ottica Impresa 4.01 implementate dalle aziende del territorio in parallelo con i servizi offerti dai costituendi PID.

Soggetti beneficiari
Possono beneficiare del sostegno le micro, piccole e medie imprese (MPMI) aventi sede legale e/o unità locali nella circoscrizione territoriale della Camera di Commercio di Crotone.

Tipologia di spese ammissibili
Sono ammissibili le spese:

a. per servizi di consulenza/formazione, da sostenere in modo obbligatorio, relativi ad una o più tecnologie tra quelle previste nel bando;

b. per l'acquisto di beni e servizi nel limite massimo del 40% del totale complessivo del progetto, funzionali all’acquisizione delle tecnologie.

A titolo esemplificativo e non esaustivo, per quanto riguarda l’acquisto di beni e servizi, il riferimento è alle seguenti spese:

-Acquisto di connettività dedicata;

-Acquisto di licenze software;

-Acquisto di servizi erogati in modalità cloud computing e SaaS (compreso le spese di canone, per la durata massima di 24 mesi dalla data di assegnazione del contributo);

-Acquisto di servizi di system integration applicativa;

-Acquisto di servizi per lo sviluppo di software e applicazioni digitali;

-Acquisto di dispositivi e servizi per la creazione e l’uso di ambienti tridimensionali;

-Acquisti di tecnologie digitali (macchinari 3d) sistemi e tecnologie per la produzione e la prototipazione in ambito industriale;

-Acquisto di dispositivi e servizi infrastrutturali (hardware, networking, digitalizzazione, storage, potenza di calcolo, ecc.).

Il progetto, in caso di acquisto, deve comunque prevedere obbligatoriamente anche spese per la consulenza e/o per la formazione.

Sono ammissibili solo i costi direttamente relativi alla fornitura di beni e servizi, consulenza e/o formazione previsti dal presente bando, con esclusione delle spese di trasporto, vitto e alloggio, comunicazione e generali sostenute dalle imprese beneficiarie dei voucher.

I servizi di consulenza o formazione non potranno in nessun caso ricomprendere le seguenti attività:

- assistenza per acquisizione certificazioni (es. ISO, EMAS, ecc.);

- in generale, supporto e assistenza per adeguamenti a norme di legge o di consulenza/assistenza relativa, in modo preponderante, a tematiche di tipo fiscale, finanziario o giuridico;

- formazione obbligatoria ai sensi della normativa vigente.

Entità e forma dell'agevolazione
I costi sostenuti dall’impresa possono essere anche superiori ad € 8.500 ma il voucher massimo che può essere concesso non potrà superare i €5.000. L'investimento minimo è €2.000.

Le risorse complessivamente stanziate a disposizione dei soggetti beneficiari ammontano a  €30.000 interamente a carico della Camera di commercio.  

Le agevolazioni saranno accordate sotto forma di voucher e l’intensità del contributo è pari al 70% dei costi ammissibili.

Scadenza
Le domande di sostegno devono essere presentate entro il 28 dicembre 2018.

EU: HORIZON 2020. Contributo a fondo perduto per lo sviluppo di sistemi agricoli resilienti sul piano climatico.

7/12/2018

 
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RICHIEDI ASSISTENZA SU HORIZON 2020
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Le prove sul cambiamento climatico sono evidenti e rivelano che l’influenza di tale fenomeno sull’UE riguarderà in primo luogo l’agricoltura, in linea con le modifiche ai regimi di pioggia, l'aumento delle temperature, la variabilità e la stagionalità del clima e il verificarsi di fenomeni atmosferici estremi più frequenti (ondate di calore, siccità, tempeste e inondazioni). Oltre a trovare soluzioni efficaci per la mitigazione dei gas a effetto serra (GHG) come la riduzione delle emissioni di gas serra e il sequestro del carbonio sotto e sopra il terreno, gli agricoltori dovranno adattarsi ai cambiamenti climatici e sviluppare sistemi agricoli resilienti alle condizioni ambientali e socioeconomiche fluttuanti. Soggetti beneficiari I soggetti giuridici. Il consorzio deve essere composto da almeno due beneficiari autonomi stabiliti in due diversi Stati membri dell'UE o nei paesi associati di Orizzonte 2020. Paesi ammissibili: Stati Membri UE Paesi e territori d'oltremare (PTOM) legati agli Stati membri Paesi associati Tipologia di spese ammissibili Sono oggetto di finanziamento le attività che svilupperanno ulteriori sistemi di agricoltura mista e mostreranno come l'integrazione di colture, bestiame e attività forestali possa migliorare la capacità di recupero dell'agricoltura in combinazione con il potenziale di mitigazione del cambiamento climatico correlato (ad esempio sequestro del carbonio, riciclaggio dei nutrienti). Le proposte dovrebbero consentire la progettazione partecipativa di sistemi agricoli e agroforestali misti non solo concentrandosi sugli aspetti tecnici e agronomici ma anche tenendo conto degli aspetti socioeconomici delle modalità agricole miste, delle relative catene del valore e delle infrastrutture necessarie nonché della mitigazione ambientale e climatica e potenziale di adattamento. Scadenza Le domande di sostegno devono essere presentate entro il 23 gennaio 2019.

Bando Macchinari innovativi: pronti per l'assistenza alla presentazione delle domande .

4/12/2018

 
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RICHIEDI ASSISTENZA SUL BANDO MACCHINARI INNOVATIVI
Lo sportello telematico del bando “Macchinari innovativi” aprirà il 29 gennaio 2019. Con questa misura vengono messi a disposizione oltre 340 milioni di euro a favore delle micro, piccole e medie imprese (PMI) e dei liberi professionisti per la realizzazione, nelle regioni del Mezzogiorno, di programmi di investimento diretti a consentire la transizione del settore manifatturiero verso la “Fabbrica intelligente”. I fondi saranno assegnati fino ad esaurimento, secondo l’ordine cronologico di ricezione delle domande. È necessario, quindi, arrivare preparati all'appuntamento. Quali sono i requisiti da rispettare ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni? Come presentare la domanda?
Lo Studio Ferrise può assisterti in questo.

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    Autore

    a cura della Redazione di Eu20 European Network to Local Development ​

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