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Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto con cui procede all’attivazione, ai sensi dell’art. 1, comma 232, della legge n. 160/2019, dell’intervento del Fondo IPCEI a sostegno degli IPCEI H2 Technology, H2 Industry, Infrastrutture digitali e servizi cloud e Microelettronica 2, a valere: per euro 1.500.000.000,00 sulla Missione 4 “Istruzione, formazione, ricerca”, Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”, Investimento 2.1 “Importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI)” del PNRR e per euro 250.000.000 sulla Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, Investimento 5.2 “Idrogeno” del PNRR. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto con cui procede all’attivazione, ai sensi dell’articolo 1, comma 232, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, dell’intervento del Fondo IPCEI a sostegno degli IPCEI H2 Technology, H2 Industry, Infrastrutture digitali e servizi cloud e Microelettronica 2, a valere: - per euro 1.500.000.000,00 sulla Missione 4 “Istruzione, formazione, ricerca”, Componente 2 “Dalla ricerca all’impresa”, Investimento 2.1 “Importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI)” del PNRR; - per euro 250.000.000 sulla Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile”, Investimento 5.2 “Idrogeno” del PNRR. Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, ammessi al sostegno delle autorità italiane ed individuati dalla Decisione di autorizzazione relativa allo specifico IPCEI oggetto di attuazione, e gli organismi di ricerca partecipanti ai medesimi progetti selezionati dal Ministero nella fase di valutazione preliminare e agevolabili. Le agevolazioni sono concesse nel rispetto di tutte le condizioni e limiti che saranno stabiliti nelle Decisioni di autorizzazione e subordinatamente all’emanazione delle stesse, nonché in ottemperanza alle norme, disposizioni e condizionalità applicabili previste nell’ambito del PNRR. Le agevolazioni costituenti aiuti di Stato sono accordate nelle forme e nel rispetto di tutte le condizioni e limiti stabiliti nella relativa Decisione di autorizzazione. Le agevolazioni destinate agli organismi di ricerca sono concedibili al di fuori del campo di applicazione della normativa europea sugli aiuti di Stato, laddove ricorrano le condizioni previste dalla vigente Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione. Procedura di accesso alle agevolazioni I termini per la presentazione delle istanze su ciascun intervento di sostegno agli IPCEI sono aperti dalla DGIAI entro 90 giorni dalla data di notifica allo Stato membro della relativa Decisione di autorizzazione, fermi restando i termini necessari per l’attivazione delle. La data di apertura dei termini per ciascun intervento è indicata nel relativo provvedimento di attuazione. Le istanze di accesso alle agevolazioni devono essere presentate alla DGIAI con le modalità e con gli schemi indicati nei provvedimenti, firmate digitalmente dal legale rappresentante o procuratore speciale del beneficiario e corredate della seguente documentazione: a) project portfolio approvato; b) scheda tecnica, comprensiva della sintesi numerica degli importi di progetto; c) dichiarazione in merito ai dati necessari per la richiesta delle informazioni antimafia per i soggetti sottoposti alla verifica; d) indicazione del soggetto a cui sono assegnati i poteri di firma di straordinaria amministrazione per la sottoscrizione del decreto di concessione; e) quanto ulteriore previsto dai provvedimenti di cui al comma 8 in relazione allo specifico intervento. Esecuzione dei progetti Ciascun progetto deve essere attuato conformemente al relativo project portfolio e alle previsioni della Decisione di autorizzazione. Per ciascun intervento, sono ammissibili le spese e i costi autorizzati, nell’ambito delle categorie previste dalla Comunicazione IPCEI, sostenuti nel corso della realizzazione del progetto nel rispetto del periodo di eleggibilità previsto dalla Decisione di autorizzazione. Le spese e i costi possono essere determinati ricorrendo alle opzioni semplificate di costo, ove consentito dalle disposizioni in ragione della fonte di finanziamento e nel rispetto dei piani finanziari di progetto autorizzati. Ciascun soggetto beneficiario deve dotarsi di un sistema di contabilità separata o di un’adeguata codificazione contabile atta a tenere separate tutte le transazioni relative al progetto agevolato. Al fine di consentire lo svolgimento delle verifiche sulla corretta esecuzione dei progetti, ciascun soggetto beneficiario deve mantenere presso la propria sede, in originale, la documentazione giustificativa delle spese rendicontate e degli importi ammessi alle agevolazioni. Ulteriori limiti e condizioni sono individuati nei provvedimenti di attuazione e concessione, per garantire il rispetto delle disposizioni per il finanziamento nell’ambito del PNRR, ovvero qualora siano utilizzate risorse nell’ambito di programmi di finanziamento, strumenti o fondi dell’Unione europea, nel rispetto delle disposizioni europee e nazionali applicabili. Erogazione delle agevolazioni Le agevolazioni sono erogate sulla base delle richieste adeguatamente corredate della documentazione amministrativa e contabile relativa alle spese sostenute, o dei costi esposti maturati nel caso di ricorso alle opzioni semplificate in materia di costi ove previste. Ciascuna richiesta di erogazione dovrà essere accompagnata dalla seguente documentazione, redatta secondo i modelli e con le modalità indicate per ciascun intervento: a) scheda di rendicontazione dei costi, firmata dal legale rappresentante o procuratore speciale del soggetto beneficiario; b) relazione tecnica di consuntivo, da cui risultino lo stato di avanzamento del progetto, gli eventuali scostamenti rispetto alle previsioni, la valutazione di congruità e pertinenza dei costi sostenuti, il dettaglio delle attività svolte e dei relativi costi con riferimento ai diversi ambiti tecnologici del progetto; c) dichiarazione del legale rappresentante o procuratore speciale della società che i costi esposti sono pertinenti al progetto, sono congrui e sono stati regolarmente sostenuti, e che le relative fatture e titoli di spesa sono stati regolarmente e integralmente pagati, fermo restando quanto previsto in caso di ricorso alle opzioni semplificate di costo ove consentite; d) schede di rendicontazione dei costi del personale; e) ulteriore documentazione prevista dal provvedimento attuativo. Il Ministero può richiedere ulteriore documentazione. A cura della Redazione I 13 settori monitorati da Coface continueranno a risentire degli effetti a catena della guerra in Ucraina, direttamente o indirettamente, e a medio e lungo termine, malgrado ci siano differenze a seconda del posizionamento delle imprese nelle catene di approvvigionamento o della loro posizione geografica. La maggior parte dei settori risentirà pertanto del contesto dei prezzi elevati delle materie prime e dei problemi di approvvigionamento aggravati dalla guerra. Questo vale in particolare per il petrolio, il cui rialzo dei prezzi dovrebbe continuare ad essere alimentato dal divieto del petrolio russo annunciato la scorsa settimana dalla Commissione Europea2, così come per i cereali (Ucraina, Russia e Bielorussia sono i principali produttori). In un contesto di continue interruzioni nelle forniture di semiconduttori e con gli effetti a catena della pandemia in corso - come mostra il blocco del porto di Shanghai - più a lungo durerà la guerra, più è probabile che si concretizzi uno shock della domanda, rendendo il contesto globale ancora più avverso. Si prevede che i settori più colpiti saranno quelli più ciclici e ad alta intensità energetica, come petrolchimico3, trasporti, automotive, carta, tessile-abbigliamento e agroalimentare. Coface stima che i settori più resilienti saranno i media (un segmento TIC4), il segmento della chimica specializzata e il settore farmaceutico.
Le pressioni inflazionistiche e lo shock energetico interesseranno principalmente i settori ciclici e ad alta intensità energetica, con notevoli disparità tra regioni.Tutti i settori industriali sono interessati, ma quelli più ciclici e ad alta intensità energetica, come petrolchimico, trasporti, carta e tessile-abbigliamento, saranno tra i più colpiti. Si tratta di settori tipicamente ciclici, che da diversi anni sono interessati da innovazioni tecnologiche, cambiamenti nelle normative ambientali e trasformazioni nelle abitudini dei consumatori. Ad esempio, il settore della carta sta affrontando le sfide della progressiva digitalizzazione dell'economia globale e dell'uso dei social network. È probabile che anche i settori in difficoltà prima della crisi saranno fortemente colpiti da questo nuovo shock. I settori tessile-abbigliamento e automotive ne sono un esempio a livello globale. A lungo termine, resta da vedere in quale misura il settore della distribuzione ne risentirà. Questo contesto di guerra alimenta incertezze che probabilmente influiranno sulla fiducia dei consumatori. Tuttavia, con il concretizzarsi di vari ammortizzatori implementati da diversi governi, in particolare nelle economie avanzate, come buoni pasto per le popolazioni più vulnerabili o sussidi ai prezzi dell'energia in Europa, l'impatto sulla distribuzione potrebbe essere relativamente moderato. Sebbene il settore dei trasporti sia nel complesso un grande consumatore di energia e malgrado risentirà dell'incremento dei prezzi del petrolio, Coface prevede un impatto diverso in base ai sottosettori5, dal momento che ciascuno affronterà questo nuovo shock con differenti situazioni finanziarie. Ad esempio, nel 1° trimestre 2022, il trasporto marittimo ha realizzato un utile pari al 28% del fatturato, mentre il trasporto aereo ha registrato una perdita dell'11%. Inoltre, per la maggior parte dei settori, Coface prevede grandi disparità in termini di impatto, in particolare a seconda del posizionamento delle industrie e delle imprese nelle catene di approvvigionamento (a monte o a valle). Anche le dinamiche geografiche e operative all'interno dei settori stessi, nonché le loro composizioni, giocheranno un ruolo. Il settore agroalimentare rimane tra i più colpiti a livello globale, con implicazioni in termini di rischi socio-politiciData la dimensione vitale del settore agroalimentare, le conseguenze delle sfide che deve affrontare a causa dei prezzi elevati dei prodotti alimentari e dei fattori produttivi (in particolare i fertilizzanti) sono critiche, poiché potrebbero minacciare la sicurezza alimentare globale e innescare instabilità politica. I prezzi elevati dell'energia contribuiscono ad aumentare i costi di input per le colture agricole, riducendo così i rendimenti per gli agricoltori, mentre il settore è già vulnerabile a diversi fattori strutturali come i rischi biologici e il cambiamento delle condizioni climatiche, manifestatesi ad esempio da forti episodi di caldo sin dall'inizio dell'anno in numerose parti del mondo causando siccità (Corno d'Africa, India, ecc.) e incendi su larga scala (come nel New Mexico negli Stati Uniti). Si prevedono grandi trasformazioni settoriali e cambiamenti nelle abitudini dei consumatoriNel lungo periodo, Coface prevede un graduale adeguamento delle abitudini dei consumatori e delle imprese (risparmio energetico, abbandono della farina di frumento a favore di prodotti alternativi), nonché un cambiamento nell'organizzazione delle catene di approvvigionamento, con un conseguente impatto sui canali globali. Ad esempio, le rotte ferroviarie per il trasporto di merci tra Europa e Cina si stanno sviluppando al di fuori della Russia, attraverso il corridoio dell'Asia centrale. Come l'impatto della crisi del Covid sulle tendenze del settore globale, questo nuovo shock dovrebbe fungere da catalizzatore per trasformazioni significative. Alcuni settori dovrebbero rimanere resilientiI settori anticiclici e altamente innovativi, che richiedono importanti attività di ricerca e sviluppo, rimarranno i più resilienti. Sebbene la crisi sanitaria legata al Covid si sia leggermente attenuata in molte parti del mondo, non è certo finita. Il settore farmaceutico continua a mostrare una buona dinamica finanziaria. Tra i vari segmenti TIC, Coface stima che il segmento dei media rimarrà il più resiliente, poiché gli investimenti e le attrezzature necessarie all’uso di questi servizi sono precedenti alla crisi e gli utenti non sono quindi interessati dalle interruzioni di filiera. Inoltre, l'utilizzo di questi servizi è essenziale perché fruibili da remoto. Non sono quindi limitati da barriere fisiche e geografiche, a differenza, ad esempio, delle attività di trasporto merci. Si prevede che il sotto-segmento della chimica specializzata, in particolare le società operanti nei mercati del beauty, delle fragranze o degli aromi, sarà resiliente rispetto ad altre industrie del settore, come quelle relative alle vernici e ai coloranti, clienti di un settore automobilistico molto ciclico e prospettive poco favorevoli. Questi tre settori (media, chimica specializzata e farmaceutiche) hanno in comune una combinazione di vari fattori specifici, tra cui il fatto che sono settori anticiclici o i cui prodotti e posizionamenti di mercato dominanti sono concentrati in alcune parti del mondo. Inoltre, si tratta di attività industriali ad alta tecnologia e innovative, con elevate barriere all'ingresso. *Fonte COFACE Possono contare su 120 milioni di euro i bandi per progetti di ricerca e innovazione lanciati dal partenariato Circular Bio-based Europe Joint Undertaking (CBE JU) per far progredire la bioeconomia circolare europea
In arrivo contributi a favore delle imprese di autotrasporto per l’acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa, ecologici di ultima generazione. Le risorse complessivamente disponibili ammontano a 50 milioni di euro. La partecipazione al bando si articola in due fasi: presentazione istanza, finalizzata alla prenotazione dell’incentivo eventualmente spettante sulla sola base del contratto di acquisizione del bene oggetto dell’investimento; rendicontazione, finalizzata a rendicontare i costi sostenuti per l’investimento. Sono previsti 6 periodo di incentivazione, il primo dei quali sarà aperto dal 1° luglio al 16 agosto 2022.
Per sviluppare e consolidare la propria posizione sul mercato internazionale, le microimprese manifatturiere, costituite anche in forma di rete o consorzi, fino al 15 luglio 2022 possono accedere al bonus export digitale. L’intervento mette a disposizione contributi per l’acquisizione di soluzioni digitali per l’export, fornite da imprese iscritte nell’elenco delle società abilitate. La domanda deve essere presentata esclusivamente online tramite la procedura informatica disponibile
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 138 del 15 giugno 2022, il decreto 29 aprile 2022 del Ministero dello Sviluppo Economico che definisce le risorse finanziarie da destinare al «Fondo per la ricerca e lo sviluppo industriale biomedico».
In particolare il decreto destina al «Fondo per la ricerca e lo sviluppo industriale biomedico», le seguenti risorse: a) euro 200.000.000,00, a valere sul fondo di cui all'art. 43, comma 3, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 13; b) quota parte delle assegnazioni annuali del pertinente capitolo di bilancio del «Fondo per il trasferimento tecnologico» disposte dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178, corrispondente al 70 (settanta) per cento del relativo ammontare e pari a: - euro 35.000.000,00 per ciascuno degli anni 2022 e 2023; - euro 49.000.000,00 per il 2024; - euro 56.000.000,00 per ciascuno degli anni dal 2025 al 2035. E’ utile ricordare che il «Fondo per il trasferimento tecnologico» con particolare riferimento al settore biomedicale è stato istituito al fine di sostenere e accelerare i processi di innovazione, crescita e ripartenza duratura del sistema produttivo nazionale, rafforzando i legami e le sinergie con il sistema della tecnologia e della ricerca applicata, compresi il potenziamento della ricerca, lo sviluppo e la riconversione industriale del settore biomedicale verso la produzione di nuovi farmaci e vaccini per fronteggiare in ambito nazionale le patologie infettive emergenti, oltre a quelle più diffuse, anche attraverso la realizzazione di poli di alta specializzazione. Nell'ambito del Fondo per il trasferimento tecnologico parte delle somme sono da destinare alla promozione della ricerca e riconversione industriale del settore biomedicale, per tali finalità, è istituito, nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, un fondo, denominato appunto «Fondo per la ricerca e lo sviluppo industriale biomedico». La finalità del Fondo è la promozione di iniziative e investimenti utili alla valorizzazione e all'utilizzo dei risultati della ricerca presso le imprese operanti sul territorio nazionale. Alle battute finali il regime straordinario del Fondo di garanzia PMI. Le misure emergenziali si applicheranno a tutte le richieste di ammissione presentate/completate fino al 23 giugno 2022 e deliberate entro e non oltre il 30 giugno 2022. Con la fine del mese di giugno, quindi, terminerà la gratuità per tutte le garanzie rilasciate su finanziamenti a sostegno di esigenze di liquidità derivanti dagli aumenti dei prezzi dell'energia e la concessione della garanzia senza applicazione del modello di valutazione del Fondo. Scadrà anche l’intervento sui piccoli prestiti fino a 30.000 euro. Una circolare del Mediocredito centrale spiega quali misure si applicheranno dopo la fine del regime emergenziale.
Prosegue in questo modo l’opera del governo per aumentare e migliorare gli investimenti infrastrutturali nel Paese, in un periodo - come quello attuale - dove, tra fondi e riforme PNRR, si stanno ponendo le basi per l’Italia del futuro.
Come spiega infatti il ministro per le infrastrutture e le mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, “questo secondo decreto legge in meno di un anno dedicato alle infrastrutture e alla mobilità sostenibili rappresenta un deciso contributo per migliorare i servizi pubblici idrici, di mobilità e amministrativi forniti ai cittadini e alle imprese, aumentare la sicurezza dei trasporti (stradali, aerei, ecc.), accelerare gli iter amministrativi e autorizzativi per rendere gli investimenti più rapidi ed efficaci”. L’intervento è infatti “in continuità e sinergia con il PNRR e con i piani settoriali elaborati dal Governo”, prosegue il ministro, sottolineando come il decreto interviene su “diversi settori adottando la logica sistemica descritta nel recente Allegato infrastrutture e mobilità al Documento di Economia e Finanza 2022, nella direzione di uno sviluppo più sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale, e del contrasto al cambiamento climatico. La sperimentazione di nuove forme di mobilità urbana sostenibile, il potenziamento del ruolo dei mobility manager d’area e del trasporto locale, l’aumento della sicurezza stradale, delle metropolitane e degli impianti idrici testimoniano l’attenzione alla qualità della vita delle persone, comprese quelle con disabilità”, conclude quindi Giovannini. In effetti, guardando alla varietà di interventi previsti dal decreto MIMS, si capisce l’ampia portata che il governo ha voluto dare al testo. Ecco dunque cosa prevede il DL 68-2022, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 139 del 16 giugno 2022. Corsie sprint per il Giubileo 2025 Uno dei contenuti più rilevanti del nuovo decreto è rappresentato dall'insieme di disposizioni per assicurare la realizzazione nei tempi previsti delle opere e dei lavori funzionali alle celebrazioni del Giubileo 2025. Il decreto prevede, infatti, misure per accelerare la Valutazione di impatto ambientale (VIA), in linea con quanto già previsto per gli interventi del PNRR e del Piano Nazionale Complementare (PNC). Il decreto prevede inoltre anche altre disposizioni di velocizzazione dei cantieri come ad esempio: L’attivazione della procedura di verifica preventiva dell’interesse archeologico da parte del soprintendente entro 45 giorni dal ricevimento del progetto di fattibilità (anziché entro 60 giorni); L’applicazione delle misure di semplificazione già previste per il PNRR e il PNC per gli affidamenti relativi alla realizzazione dei lavori e all’approvvigionamento di beni e servizi utili ad assicurare l’accoglienza dei pellegrini e la funzionalità dell’evento. Sul fronte specifico della mobilità, invece, il decreto legge 68-2022 prevede un pacchetto di interventi “volto al miglioramento della viabilità e alla rimozione delle situazioni che possono ostacolare la fluidità del traffico. In particolare - si legge nella nota rilasciata da ministero - per gli interventi di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria delle strade comunali, lo sviluppo e la riqualificazione delle strade di ingresso in città e di collegamento, sarà possibile stipulare apposite convenzioni con l’Anas, in qualità di centrale di committenza per l’affidamento dei lavori”. Nuovi interventi per la crocieristica a Venezia e la tutela della Laguna Per quanto riguarda invece Venezia, il decreto prevede la realizzazione di ulteriori attracchi temporanei, oltre a quelli già previsti a Marghera (in tutto cinque di cui due già disponibili nell’anno in corso), in modo da aumentare la ricettività delle navi da crociera a partire dalla stagione 2022, dopo l’interdizione al passaggio delle grandi navi nel canale della Giudecca e nel bacino di San Marco (d.l. n. 103 del 2021). “In particolare - spiega il ministero - un ulteriore punto di attracco temporaneo sarà realizzato nel porto di Chioggia, mentre i porti di Monfalcone e Trieste saranno interessati da opere di adeguamento funzionale delle banchine”. Trasporto aereo potenziato e più green Nel decreto trovano spazio anche alcune norme per potenziare e rendere più sostenibile il trasporto aereo. In particolare, spiegano dal MIMS, “le nuove norme sono volte a potenziare e migliorare la sostenibilità degli aeroporti di Canche in vista dell’aumento del traffico aereo legato al Giubileo del 2025”. Per far ciò il decreto prevede una serie di interventi tra cui: L’accelerazione delle procedure di VIA per le opere inserite nei piani di sviluppo aeroportuale, incluse quelle di mitigazione e di miglioramento ambientale; L’adozione della procedura sul dibattito pubblico prevista per le opere del PNRR; Il dimezzamento dei termini per l’accertamento di conformità relativamente ai piani di sviluppo aeroportuale. Infine vengono previsti anche tempi più rapidi e procedure semplificate per la valutazione ambientale energetica e la VIA dei piani di sviluppo degli altri aeroporti di interesse nazionale. MIMS: più di 1 miliardo per potenziare il collegamento ferroviario con i principali aeroporti Le misure per la mobilità elettrica Completando il lavoro avviato con il DL 121-2021, il decreto interviene anche su un altro fattore sempre più strategico per la mobilità del futuro: lo sviluppo della mobilità elettrica. In tale contesto il provvedimento licenziato dal CdM il 15 giugno 2022 prevede una serie di interventi tra cui: L’attribuzione di una qualificazione giuridica alle infrastrutture di ricarica dei veicoli elettrici in considerazione della tipologia di strada su cui insistono. Di conseguenza, le colonnine di ricarica che sono collocate nelle aree di servizio vengono ricomprese nelle ‘pertinenze di servizio’; L’inserimento di biciclette e monopattini elettrici all'interno della classificazione dei veicoli; L’equiparazione delle biciclette a pedalata assistita che vengono manomesse ai ciclomotori, con il conseguente assoggettamento agli obblighi previsti per questi ultimi (targa, assicurazione, patentino). Particolarmente rilevante è anche la possibilità per i titolari di patenti B di guidare un veicolo ad alimentazione alternativa fino a 4,25 tonnellate (anziché fino a 3,5 tonnellate), in modo da accelerare la transizione ecologica nel settore dei trasporti, soprattutto quello delle merci nell’ultimo miglio. In tale contesto però - specifica il ministero - “la differenza di massa deve essere riconducibile esclusivamente al peso delle batterie e non può determinare un aumento della capacità di carico”. Le novità per il trasporto pubblico locale e regionale Per quanto riguarda infine il potenziamento del trasporto pubblico, il decreto stabilisce nuovi criteri per l’utilizzazione del Fondo nazionale per il trasporto pubblico locale (TPL), la cui dotazione è stata aumentata dall’ultima della Legge di Bilancio (Manovra 2022). Sempre sul fronte trasporti pubblici, inoltre, il decreto prevede anche interventi volti a rafforzare e migliorare il servizio erogato agli utenti dei servizi di trasporto locale e regionale, autorizzando la spesa di 150 milioni di euro (40 milioni per ciascuno degli anni 2023 e 2024 e 70 per il 2025) “per consentire la realizzazione degli interventi immediatamente cantierabili previsti dal programma di ammodernamento delle ferrovie regionali, nonché l’acquisto di nuovo materiale rotabile”, spiegano dal ministero. Arrivano le regole per la Nuova Sabatini green e Sud. È stato infatti pubblicato il decreto interministeriale 22 aprile 2022, che definisce la disciplina attuativa delle due nuove linee di intervento. La Nuova Sabatini green è a favore delle PMI per l’acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuovi di fabbrica ad uso produttivo, a basso impatto ambientale. La Nuova Sabatini Sud, invece, prevede un maxi contributo del 5,5% per gli investimenti realizzati dalle micro e piccole imprese nelle regioni del Sud (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia). Le nuove misure si affiancheranno ai contributi “storici” per gli investimenti in tecnologie 4.0 e per gli investimenti “ordinari”.
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June 2022
Autorea cura della Redazione di Eu20 European Network to Local Development |