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Al via un bando per l’attribuzione di contributi, fino a 50.000 euro, per progetti innovativi finalizzati al miglioramento della gestione degli sprechi alimentari. I finanziamenti, messi a disposizione dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, sono rivolti a imprese, enti pubblici e privati. L’assegnazione dei contributi verrà effettuata in base ad una graduatoria, che terrà conto dei destinatari finali dei progetti, delle classi di prodotti coinvolti, del livello di aggregazione dei proponenti, della quota di cofinanziamento e delle forme di pubblicità del progetto. Dalla pubblicazione della graduatoria decorre il termine massimo di 12 mesi per la realizzazione dei progetti.
Il bando, previsto dalla legge contro gli sprechi alimentari, prevede lo stanziamento di 500 mila euro. Per ciascun progetto è previsto un finanziamento massimo di 50 mila euro. "La legge contro gli sprechi alimentari approvata lo scorso anno - ha commentato il Ministro Maurizio Martina - ha reso più semplici le donazioni permettendoci di recuperare sempre più cibo a favore degli indigenti. L'Italia ha lavorato tanto in questa direzione introducendo novità importanti come ad esempio il tavolo antisprechi che riunisce operativamente istituzioni, imprese e enti caritativi. Ma c'è ancora molto da fare e questo bando pubblico è uno strumento fondamentale per trovare soluzioni innovative e sostenere la diffusione di buone pratiche. Ci aspettiamo un contributo importante di idee soprattutto dai giovani". LE CARATTERISTICHE DEI PROGETTI I progetti dovranno riguardare: - la prevenzione o la diminuzione delle eccedenze attraverso il miglioramento del processo produttivo, di raccolta dei prodotti agricoli, o di distribuzione; - progetti di ricerca e di sviluppo tecnologico sull'aumento della durata dei prodotti agroalimentari attraverso l'uso di prassi, prodotti, macchinari, tecnologie o l'uso di imballaggi innovativi per aumentare la shelf life degli alimenti; - software per l'uso intelligente del magazzino industriale, per la limitazione degli sprechi e il recupero delle eccedenze nella ristorazione o a livello domestico; - il recupero e il riutilizzo di prodotti agroalimentari di seconda scelta che attualmente non hanno mercato o hanno mercati residuali; - il recupero e il riutilizzo di sottoprodotti o di residui derivanti dalla raccolta, dalla lavorazione principale o dalla preparazione degli alimenti; - il recupero degli alimenti invenduti e destinati a mercati rivolti alle fasce meno abbienti; - il recupero degli alimenti da destinare agli indigenti anche attraverso l'utilizzo del servizio civile nazionale. CHI PUO' PRESENTARE I PROGETTI - enti pubblici, università, organismi di diritto pubblico e soggetti a prevalente partecipazione pubblica; - associazioni, fondazioni, consorzi, società, anche in forma cooperativa e imprese individuali; - soggetti iscritti all'Albo nazionale ed agli Albi delle Regioni e delle Province autonome dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile. I progetti potranno essere presentati entro il 27 luglio 2017. * a cura della Redazione di Eu20 Italia Network - riproduzione riservata Con gli Accordi per l’innovazione, il Ministero dello Sviluppo Economico, in sinergia con le Regioni e le province autonome, supporta progetti di ricerca e sviluppo di rilevante dimensione, di importo compreso tra 5 e 40 milioni di euro, in grado di incidere in misura significativa sulla competitività di specifici settori produttivi e del loro indotto economico e di salvaguardare il livello occupazionale nel territorio di riferimento. Le proposte potranno essere presentate, sia singolarmente che in forma congiunta, da imprese di qualsiasi dimensione, con almeno 2 bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria, nonché attività di ricerca.
A chi si rivolge Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività industriali, agroindustriali, artigiane o di servizi all’industria (attività di cui all’art. 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5) nonché attività di ricerca. Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro e/o con Organismi di ricerca, fino a un numero massimo di cinque co-proponenti. In tali casi, i progetti devono essere realizzati mediante il ricorso allo strumento del contratto di rete o ad altre forme contrattuali di collaborazione quali, ad esempio, l’accordo di partenariato e il consorzio. Cosa finanzia Progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo di una o più delle tecnologie identificate dal Programma quadro dell’Unione europea per la ricerca e l’innovazione 2014 – 2020 “Orizzonte 2020”, quali:
Come funziona Ai fini dell’accesso alle agevolazioni previste dal DM 24 maggio 2017 è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero dello sviluppo economico e le Regioni e le province autonome interessate e/o il soggetto proponente. Per l’attivazione della procedura negoziale diretta alla definizione dell’Accordo per l’innovazione i soggetti proponenti devono presentare al Ministero dello sviluppo economico una proposta progettuale contenente almeno i seguenti elementi:
Con successivo provvedimento del Direttore generale per gli incentivi alle imprese saranno definiti gli schemi e le modalità di presentazione della proposta progettuale. Le agevolazioni Le agevolazioni consistono in:
In tali casi il Ministero può procedere alla definizione dell’Accordo per l’innovazione anche in assenza del cofinanziamento delle regioni e delle province autonome fermo restando che l’iniziativa proposta riguardi lo sviluppo di tecnologie nell’ambito delle traiettorie tecnologiche individuate dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente e fermo restando la conseguente riduzione delle agevolazioni derivante dalla mancata partecipazione regionale. *Fonte MISE |
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June 2022
Autorea cura della Redazione di Eu20 European Network to Local Development |