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Le misure per la cultura nella Manovra 202218app, il bonus cultura diventa strutturale
Verrà stabilizzato e reso permanente il bonus cultura, anche noto come 18app, per promuovere lo sviluppo della cultura e la conoscenza del patrimonio culturale attraverso l'assegnazione di una carta elettronica del valore di 500 euro. Il voucher, riservato ai neo-diciottenni, potrà essere speso tra cinema, musica, concerti, eventi culturali, libri, musica, musei, teatri, parchi, danza, corsi di musica e di teatro, lingua straniera, abbonamenti a quotidiani anche digitali. A decorrere dal prossimo anno, la Manovra stabilisce il limite massimo di spesa per l'erogazione dei voucher in 230 milioni di euro annui e introduce maggiori controlli sul corretto utilizzo del denaro, oggetto in passato di usi impropri da parte di alcuni 'furbetti'. In Manovra la proroga del bonus facciate Sarà prorogato per tutto il 2022 il bonus facciate, un credito d'imposta, pari al 90% per il 2021, che verrà rimodulato al 60% nel 2022. Con il bonus si intende rilanciare gli investimenti nel settore edilizio permettendo il restauro e il recupero delle facciate dei palazzi e dei condomìni, specialmente quelli storici dei centri cittadini. Nuove risorse per il patrimonio culturale A partire dal 2022 sarà incrementato con 100 milioni di euro il Fondo per la tutela del patrimonio culturale. Dando attuazione all’articolo 9 della Costituzione, lo strumento assicura risorse stabili alla tutela del patrimonio culturale e consente di pianificare con ragionevole anticipo gli interventi prioritari sul patrimonio dello Stato. Sarà rifinanziata con 20 milioni di euro per 2022 e 2023 la dotazione del Fondo Cultura: lo strumento, istituito con il decreto Rilancio del maggio 2020, per promuovere gli investimenti sul patrimonio culturale materiale e immateriale e aperto alla partecipazione di soggetti privati. Infine, i finanziamenti per le istituzioni culturali verranno incrementati di 20 milioni di euro a partire dal 2022. Il sostegno statale per la prima volta raggiunge i 70 milioni di euro annui. Dal tax credit cinema al Fus, i fondi per cinema e teatro Il fondo previsto dalla Legge Franceschini del 2016 per lo sviluppo degli investimenti nel cinema e nell’audiovisivo verrà incrementato di ulteriori 110 milioni di euro. L'importo minimo annuale del fondo, nel 2016 di 400 milioni di euro, partirà ora da 750 milioni. Questo progressivo aumento ha permesso di stabilizzare il tax credit cinema al 40%, una misura fiscale estremamente vantaggiosa che sta attraendo in Italia numerose produzioni internazionali. Dal 2022 il Fondo unico per lo spettacolo viene incrementato di ulteriori 20 milioni di euro superando così i 400 milioni di euro annui. In questo modo verrà potenziato il sostegno finanziario ad enti, istituzioni, associazioni ed imprese operanti nei settori delle attività musicali, teatrali, circensi, di spettacolo viaggiante e di danza. Con la legge di Bilancio verrà istituito un Fondo per il Sostegno Economico Temporaneo-SET, che potrà contare su una dotazione iniziale di 20 milioni di euro per il 2022 e 40 milioni per il 2023. Lo strumento è una delle misure che faranno parte del nuovo welfare dei lavoratori dello spettacolo, che ridisegna le tutele dei lavoratori tenendo conto delle specificità di un settore in cui il rapporto di lavoro è strutturalmente discontinuo per il carattere oggettivo della prestazione e non per scelta dei lavoratori stessi. Per le fondazioni lirico sinfoniche sarà istituito un nuovo Fondo per il loro risanamento con una dotazione di 100 milioni di euro per l'anno 2022 e 50 milioni di euro per il 2023. Borghi, incentivi per artigiani e botteghe storiche Per i commercianti al dettaglio e gli artigiani che iniziano, proseguono o trasferiscono la propria attività in un comune con popolazione fino a 500 abitanti delle aree interne, sarà garantita per gli anni 2022 e 2023 l’esenzione dall’imposta municipale propria per gli immobili siti nei predetti Comuni. L'obiettivo è favorire lo sviluppo turistico e contrastare la desertificazione commerciale e l’abbandono dei piccoli centri. Lo Stato, le Regioni, le Province autonome e gli Enti locali potranno anche concedere in comodato ai commercianti e agli artigiani beni immobili di loro proprietà che non sono utilizzati per fini istituzionali. Librerie, biblioteche e archivi di Stato Per promuovere la lettura e sostenere la filiera dell’editoria libraria, saranno stanziati 30 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 a sostegno delle biblioteche dello Stato, agli enti territoriali e agli istituti per l'acquisto dei libri. Inoltre 10 milioni di euro saranno spesi per il 2022 e 2023 per il tax credit librerie, l'incentivo fiscale che aiuta le librerie indipendenti situate nei piccoli centri. Al fine di assicurare la conservazione e la fruizione del patrimonio archivistico, verrà autorizzata la spesa di 100 milioni di euro fino al 2025 per l’acquisto di immobili da adibire ad archivi di Stato. La cifra coprirà anche interventi di ammodernamento, adeguamento, antincendio e antisismici. Dal 2022, inoltre, si prevede una spesa di 5 milioni di euro annui per la locazioni di immobili destinati ad archivio. #AGEVOLAZIONI #CULTURA #MANOVRA2022 #AIUTI Fonte FAS* |
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June 2022
Autorea cura della Redazione di Eu20 European Network to Local Development |