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Area Geografica: Lazio
Scadenza: BANDO APERTO | Scadenza il 31/03/2020 Beneficiari: Ente pubblico, PMI Settore: Pubblico, Servizi/No Profit Spese finanziate: Consulenze/Servizi Agevolazione: Contributo a fondo perduto Dotazione Finanziaria: € 2.322.432 Le politiche che incentivano la Ricerca e l’Innovazione costituiscono, infatti, elemento strategico per l’economia regionale per migliorare l’occupabilità sul territorio e la qualità dell’occupazione. In merito a ciò, la Regione Lazio ha pubblicato il bando che prevede l’erogazione di contributi alle Università, previa presentazione di una proposta progettuale, per supportare la permanenza nel territorio della Regione dei ricercatori per il sostegno alla contrattualizzazione di ricercatori a tempo determinato. Soggetti beneficiari Possono presentare proposte progettuali le Università, statali e non statali riconosciute dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (di seguito, “Università”), con sede operativa nel Lazio. Tipologia di interventi ammissibili I costi ammissibili finali sono calcolati sulla base dell'output reale dell'operazione. Entità e forma dell'agevolazione Le risorse finanziarie per il presente Avviso sono complessivamente pari ad euro 2.322.432,00. Il riconoscimento a consuntivo del contributo è subordinato all’effettivo raggiungimento del risultato reale prefissato. L’importo assegnato per singolo progetto (incentivo) ammonta a euro 72.576,00. Scadenza Le proposte progettuali dovranno essere presentate entro e non oltre le ore 17:00 del 31/03/2020. Area Geografica: Calabria
Scadenza: Scadenza il 24/2/2020 Spese finanziate: Attrezzature e macchinari, Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi Beneficiari: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico, Micro Impresa IMPORTANTE: Proroga termini dal 14/01/2020 al 24/02/2020 Area Geografica: Calabria
Scadenza: Scadenza il 30/6/2020 Spese finanziate: Consulenze/Servizi Beneficiari: Persona fisica Area Geografica: Italia
Scadenza: In fase di attivazione Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo Beneficiari: Micro Impresa, PMI IMPORTANTE: Domande dal 30/01/2020 Area Geografica: Italia
Scadenza: In fase di attivazione Spese finanziate: Innovazione Ricerca e Sviluppo, Consulenze/Servizi Beneficiari: PMI, Micro Impresa Le risorse di cui alla delibera n. 408/2018 assegnate al credito d’imposta sono utilizzate a favore di PMI beneficiarie, autorizzate alla fruizione del medesimo credito d’imposta da parte dell’Agenzia delle entrate, in relazione a progetti di investimento che, secondo quanto dichiarato dalle PMI beneficiarie nella comunicazione, risultino:
a) non ultimati al momento della presentazione della comunicazione. La sussistenza di talerequisito è accertata con riferimento a quanto indicato al campo 7 “Data fine investimento”,sezione II, del quadro A della comunicazione; b) di importo non superiore a euro 500.000,00 (cinquecentomila/00); sono ammissibili anche i progetti di investimento di importo superiore a euro 500.000,00 (cinquecentomila/00) non contenenti investimenti innovativi. La sussistenza di tale requisito è accertata con riferimento a quanto indicato dalla PMI beneficiaria al campo 8 “Investimento lordo”, sezione II, del quadro A e nel quadro B, sezione III della comunicazione; c) riguardare attività economiche rientranti nel campo di applicazione del Fondo europeodi sviluppo regionale, ad eccezione delle attività di cui alla sezione A della classificazione ATECO 2007 (agricoltura, silvicoltura e pesca); d) realizzati o da realizzare nel territorio della Regione. 2. Ai fini della valutazione di ammissibilità al POR Calabria, i progetti di investimento sono sottoposti, sulla base della convenzione, all’istruttoria del Ministero in qualità di Organismo Intermedio per lo strumento del credito d’imposta previsto nell’ambito dell’Azione 3.1.1 del POR Calabria. Ai fini del riconoscimento della priorità il Ministero, per i soli progetti d’investimento aventi i requisiti valuta: a) la coerenza degli stessi con i settori di specializzazione intelligente individuati in base ai codici ATECO 2007 riportati nella tabella dei settori ammissibili; b) le informazioni riportate nel campo “Codice attività”, sezione I, del quadro B della comunicazione, in merito all’attività svolta dall’impresa beneficiaria nella struttura produttiva incui si realizza il progetto di investimento e nel campo “Tipologia Progetto”, sezione II, quadro Adella comunicazione; c) la presenza di investimenti innovativi, con riferimento a quanto indicato dalla PMI beneficiaria nel quadro B, sezione III della comunicazione. Area Geografica: Italia
Scadenza: Scadenza il 20/12/2019 Spese finanziate: Consulenze/Servizi Beneficiari: Associazioni/Onlus/Consorzi, Ente pubblico Area Geografica: Calabria
Scadenza: In fase di attivazione Spese finanziate: Opere edili e impianti, Consulenze/Servizi Beneficiari: Ente pubblico IMPORTANTE: Domande dal 05/12/2019 al 20/12/2019 Area Geografica: Lombardia Scadenza: 15/01/2020 Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Avvio attività / StartUp, Attrezzature e macchinari Beneficiari: Micro Impresa, PMI, Persona fisica IMPORTANTE: Riapertura termini dal 04/12/19 al 15/01/2020 Area Geografica: Italia
Scadenza: BANDO APERTO | Scadenza il 31/01/2020 Beneficiari: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI Settore: Servizi/No Profit, Industria, Agroindustria/Agroalimentare Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari Agevolazione: Dotazione Finanziaria: € 1.600.000 PRATICA DIFFICILE Area Geografica: Italia
Scadenza: Scadenza il 06/12/2019 Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Innovazione Ricerca e Sviluppo Beneficiari: Micro Impresa, PMI IMPORTANTE: Proroga termini dal 26/11/2019 al 06/12/2019 La Misura si pone l'obiettivo di finanziare gli interventi volti a migliorare la conoscenza ed il posizionamento sui mercati delle produzioni vitivinicle certificate. Soggetti beneficiari Possono presentare domanda i Consorzi di tutela e valorizzazione dei vini. Per i Vini DOP e IGP non tutelati dai consorzi possono partecipare anche Associazioni di produttori (costituite o costituende) che aggregano produttori i del comparto vitivinicolo in uno o più dei regimi di qualità. Tipologia di interventi ammissibili L’associazione proponente deve presentare un piano triennale integrato di informazione e promozione e lo stesso dovrà essere articolato in progetti annuali. Possono essere previste le seguenti azioni di promozione e informazione: l'organizzazione di attività promozionali da svolgersi presso i punti vendita e della distributizione organizzata (supermercati, ipermercati) e nel canale Ho.Re.Ca; l'organizzazione di incontri e workshop con operatori economici, giornalisti ed esperti di settore, da svolgersi anche presso le aziende; l'organizazione e/o la partecipazione a fiere e manifestazioni e la realizzazione di esposizioni temporanee di prodotti; la diffusione di conoscenze scientifiche e tecniche sui prodotti di qualità attraverso strumenti cartacei o multimediali; la realizzazione di campagne pubblicitarie. Entità e forma dell'agevolazione Il contributo a fondo perduto è pari al 70% delle spese ammissibili. progetti devono avere una dimensione di spesa annua minima di euro 500.000, 00 e triennale di 1,5 meuro triennale Scadenza Sarà possibile presentare domande fino al 15 gennaio 2020 Descrizione completa del bando
Tale decreto individua le disposizioni applicative necessarie per poter dare attuazione al credito d’imposta per investimenti in attività di ricerca e sviluppo nonché le modalità di verifica e controllo dell’effettività delle spese sostenute a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014, le cause di decadenza e di revoca del beneficio, le modalità di restituzione del credito d’imposta indebitamente fruito. Il beneficio è cumulabile con: Superammortamento e Iperammortamento Nuova Sabatini Patent Box Incentivi alla patrimonializzazione delle imprese (ACE) Incentivi agli investimenti in Start up e PMI innovative Fondo Centrale di Garanzia Soggetti beneficiari Possono beneficiare: tutti i soggetti titolari di reddito d’impresa (imprese, enti non commerciali, consorzi e reti d’impresa), indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione aziendale e dal settore economico in cui operano Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo in proprio o commissionano attività di Ricerca e Sviluppo Imprese italiane o imprese residenti all’estero con stabile organizzazione sul territorio italiano che svolgono attività di Ricerca e Sviluppo su commissione da parte di imprese residenti all’estero che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019. Tipologia di attività ammissibili Sono ammissibili al credito d’imposta le seguenti attività di ricerca e sviluppo: lavori sperimentali o teorici svolti, aventi quale principale finalità l’acquisizione di nuove conoscenze sui fondamenti di fenomeni e di fatti osservabili, senza che siano previste applicazioni o usi commerciali diretti; ricerca pianificata o indagini critiche miranti ad acquisire nuove conoscenze, da utilizzare per mettere a punto nuovi prodotti, processi o servizi o permettere un miglioramento dei prodotti, processi o servizi esistenti ovvero la creazione di componenti di sistemi complessi, necessaria per la ricerca industriale, ad esclusione dei prototipi; acquisizione, combinazione, strutturazione e utilizzo delle conoscenze e capacità esistenti di natura scientifica, tecnologica e commerciale allo scopo di produrre piani, progetti o disegni per prodotti, processi o servizi nuovi, modificati o migliorati; può trattarsi anche di altre attività destinate alla definizione concettuale, alla pianificazione e alla documentazione concernenti nuovi prodotti, processi e servizi; tali attività possono comprendere l’elaborazione di progetti, disegni, piani e altra documentazione, inclusi gli studi di fattibilità, purché non siano destinati a uso commerciale; realizzazione di prototipi utilizzabili per scopi commerciali e di progetti pilota destinati a esperimenti tecnologici o commerciali, quando il prototipo è necessariamente il prodotto commerciale finale e il suo costo di fabbricazione è troppo elevato per poterlo usare soltanto a fini di dimostrazione e di convalida; produzione e collaudo di prodotti, processi e servizi, a condizione che non siano impiegati o trasformati in vista di applicazioni industriali o per finalità commerciali. Non si considerano attività di ricerca e sviluppo le modifiche ordinarie o periodiche apportate a prodotti, linee di produzione, processi di fabbricazione, servizi esistenti e altre operazioni in corso, anche quando tali modifiche rappresentino miglioramenti. Tipologia di spese ammissibili Sono ammissibili i costi di competenza del periodo d’imposta di riferimento direttamente connessi allo svolgimento delle attività di ricerca e sviluppo ammissibili, quali: a) i costi relativi al personale altamente qualificato in possesso di un titolo di dottore di ricerca, ovvero iscritto ad un ciclo di dottorato presso una università italiana o estera, ovvero in possesso di laurea magistrale in discipline di ambito tecnico o scientifico secondo la classificazione UNESCO Isced (International Standard Classification of Education) che sia: dipendente dell’impresa, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo con esclusione del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali, ovvero in rapporto di collaborazione con l’impresa, compresi gli esercenti arti e professioni, impiegato nelle attività di ricerca e sviluppo a condizione che svolga la propria attività presso le strutture della medesima impresa; b) quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di ricerca e sviluppo e comunque con un costo unitario non inferiore a 2.000 euro al netto dell’imposta sul valore aggiunto; c) spese relative a contratti di ricerca stipulati con università, enti di ricerca e organismi equiparati, e con altre imprese, comprese le start-up innovative, diverse da quelle che direttamente o indirettamente controllano l’impresa, ne sono controllate o sono controllate dalla stessa società che controlla l’impresa; d) competenze tecniche e privative industriali relative a un’invenzione industriale o biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale, anche acquisite da fonti esterne. Per le imprese non soggette a revisione legale dei conti e prive di un collegio sindacale sono ammissibili, entro il limite massimo di euro 5.000, le spese sostenute per l’attività di certificazione contabile. Entità e forma dell'agevolazione Il credito d’imposta spetta, fino ad un importo massimo annuale di euro 5 milioni per ciascun beneficiario ed è riconosciuto a condizione che la spesa complessiva per investimenti in attività di ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno ad euro 30.000 ed ecceda la media dei medesimi investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quello in corso al 31 dicembre 2015. Per le imprese in attività da meno di tre periodi d’imposta, la media degli investimenti in attività di ricerca e sviluppo da considerare per il calcolo della spesa incrementale complessiva è calcolata sul minor periodo a decorrere dalla costituzione. Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 50% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere a) e c) sopra riportate e del 25% della spesa incrementale relativa ai costi di cui alle lettere b) e d) E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto 27 maggio 2015 “Attuazione del credito di imposta per attività di ricerca e sviluppo”. La pubblicazione rende operativa la misura. Con le modifiche introdotte dalla legge di Bilancio 2017, a partire dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2016: si applicherà un’aliquota unica del credito di imposta, pari al 50 per cento, a prescindere dalla tipologia di investimenti effettuati; saranno ammissibili le spese relative a tutto il personale impiegato nell’attività di ricerca e sviluppo, senza più menzionare il requisito secondo il quale tale personale doveva essere 'altamente qualificato'; salirà a 20 milioni di euro (dagli originari 5 milioni di euro) l’importo massimo annuale del credito di imposta spettante a ciascun beneficiario. Tra i beneficiari sono introdotte anche le imprese residenti che svolgono attività di Ricerc e Sviluppo per conto di imprese committenti non residenti e sono agevolabili e spese relative a tutto il personale impiegato in R&S, a prescindere dalla qualifica e dal titolo di studio del lavoratore. Si allunga di un anno il periodo di tempo entro il quale i soggetti interessati possono effettuare gli investimenti ammissibili all’agevolazione: per effetto delle modifiche apportate dalla Legge di bilancio 2017, i soggetti con periodo di imposta coincidente con l’anno solare possono avvalersi dell’agevolazione, oltre che per gli investimenti effettuati nei periodi di imposta 2015, 2016, 2017, 2018 e 2019, anche per quelli effettuati nel periodo di imposta 2020. Analogamente, i soggetti con periodo di imposta non coincidente con l’anno solare possono beneficiare dell’agevolazione per gli investimenti effettuati a decorrere dal periodo di imposta 2015-2016 e fino al periodo di imposta 2020-2021. CCIAA di Roma. Bando "Sviluppo Impresa". Contributo a fondo perduto sotto forma di Voucher per sostenere le imprese nella fase successiva alla loro costituzione. Area Geografica: Lazio Scadenza: BANDO APERTO | Scadenza il 31/12/2020 Beneficiari: PMI, Micro Impresa Settore: Agroindustria/Agroalimentare, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo Spese finanziate: Consulenze/Servizi Agevolazione: Contributo a fondo perduto PRATICA COMPLESSA Consigliata l’istruzione della pratica da parte di un utente esperto in materia Descrizione completa del bando La Camera di Commercio di Roma ha indetto un bando al fine di supportare le imprese di Roma e provincia nella fase successiva alla loro costituzione, nello sviluppo dell’attività produttiva e nella digitalizzazione e innovazione dei processi aziendali e dei prodotti, attraverso un intervento che valorizzi gli investimenti effettuati e contribuisca a consolidare un circolo virtuoso fra imprese, Banche e Consorzi di garanzia fidi. La Camera mette a disposizione delle imprese di Roma e provincia n. 3 misure di intervento principali, sotto forma di voucher per il costo di servizi ad alto valore aggiunto erogati direttamente dai Soggetti Attuatori dell’iniziativa, secondo quanto di seguito riportato: A) VOUCHER accompagnamento e tutoraggio start up: a) valutazione della fattibilità e sostenibilità economica del progetto imprenditoriale b) supporto nella definizione della strategia di sviluppo del progetto e nell’analisi delle soluzioni per lo svolgimento dell’attività c) supporto nella redazione del business plan secondo gli standard riconosciuti dal sistema bancario d) presentazione di relazioni o lettere che evidenzino alle banche le caratteristiche del progetto imprenditoriale e) analisi dell’andamento dell’iniziativa condividendo con l’imprenditoriale azioni correttive necessarie a garantire il successo dell’iniziativa f) eventuali corsi e seminari di cultura economico-finanziaria sulle dinamiche aziendali B) VOUCHER monitoraggio e sostegno alle PMI: a) analisi economico-finanziarie dell’impresa b) esame delle banche dati pubbliche e private (Centrale Rischi Banca d’Italia, Crif, Cerved) c) elaborazione di rating d) verifica dell’ammissibilità al Fondo Centrale di Garanzia C) VOUCHER digitalizzazione e innovazione: a) sostegno all’elaborazione di un piano di innovazione digitale b) interventi per l’introduzione di tecnologie 4.0 nell’impresa c) interventi per la digitalizzazione di processi produttivi nell’impresa d) introduzione e/o sviluppo di tecnologie finanziarie (FinTech) in azienda Le misure principali sono alternative fra loro: ogni impresa può accedere ad una sola misura di intervento principale. Il valore massimo del voucher ottenibile da ciascuna impresa è modulato come segue: TIPOLOGIA IMPRESA VALORE MAX VOUCHER ditta individuale, società di persone € 2.500,00 (duemilacinquecento/00) società di capitali, consorzi, cooperative € 5.000,00 (cinquemila/00) Accanto a tali misure di intervento, la Camera rende disponibili n. 2 (due) misure di intervento accessorie, del valore massimo di € 2.500,00 (duemilacinquecento/00) ciascuna, volte a valorizzare gli investimenti effettuati dalle medesime imprese in uno dei tre ambiti di cui sopra, secondo quanto di seguito riportato: 1) VOUCHER abbattimento tassi in conto interesse: FINANZIAMENTO AGEVOLABILE: ammontare: min. € 10.000,00 – max € 100.000,00 durata: min. 12 mesi – max 60 mesi tasso: EURIBOR 1 mese + spread 4% Le caratteristiche minime del finanziamento costituiscono requisiti di ammissibilità del finanziamento all’agevolazione; le caratteristiche massime costituiscono il limite di applicazione dell’agevolazione al finanziamento. 2) VOUCHER abbattimento costo garanzia: abbattimento del costo della garanzia e della relativa pratica presso uno dei Soggetti Attuatori, sostenuto dall’impresa per accedere al finanziamento, per le spese di istruttoria, gestione pratica, commissioni e fondo rischi. Le misure accessorie sono cumulabili fra loro e possono essere richieste solo se viene attivata una delle misure di intervento principali. Soggetti beneficiari Possono beneficiare delle agevolazioni le microimprese, le piccole imprese e le medie imprese aventi sede legale e/o unità locale iscritta presso il Registro delle Imprese della Camera. Le imprese devono essere attive, in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese e con il pagamento del diritto annuale, e devono aver stipulato ed ottenuto un finanziamento garantito o cogarantito da un Soggetto Attuatore dell’iniziativa a partire dal 1° luglio 2019. La domanda di contributo deve essere presentata da uno dei Soggetti Attuatori dell’iniziativa sulla base di apposita delega ricevuta dall’impresa richiedente. Scadenza L’iniziativa ha validità fino al 31 dicembre 2020. Le domande inviate dal 1° gennaio 2020 vengono eventualmente ammesse solo a seguito dell’autorizzazione all’utilizzo delle risorse inserite nel preventivo economico 2020 della Camera. In caso di mancata autorizzazione, la misura si intende chiusa anticipatamente al 31 dicembre 2019. Il bando è finalizzato a supportare le micro, piccole e medie imprese con sede operativa in Lombardia in un percorso di innovazione con lo scopo di sostituire i veicoli inquinanti circolanti in Lombardia con veicoli a basse emissioni. Soggetti beneficiari I soggetti beneficiari sono le Micro, Piccole e Medie Imprese aventi sede operativa in Lombardia che radiano per demolizione un veicolo con alimentazione a benzina fino ad Euro 2/II incluso o diesel fino ad Euro 5/V incluso oppure radiano per esportazione all’estero un autoveicolo diesel Euro 3/III, euro 4/IV o euro 5/V e acquistano, anche per il trasporto di merci in conto proprio o in conto terzi e anche nella forma del leasing finanziario, un veicolo di categoria M1, M2, M3, N1, N2 o N3 in grado di garantire zero o bassissime emissioni di inquinanti. Tipologia di interventi ammissibili Sono ammesse a contributo le spese al netto dell’IVA per l’acquisto, anche nella forma del leasing finanziario (di natura “traslativa”), di veicoli di categoria N1, N2, N3, M1, M2 e M3, utilizzati anche per il trasporto in conto proprio o in conto terzi, in grado di garantire zero o bassissime emissioni di inquinanti. Alle seguenti condizioni: radiazione per demolizione un veicolo con alimentazione a benzina fino ad Euro 2/II incluso o diesel fino ad Euro 5/V incluso oppure radiazione per esportazione all’estero un autoveicolo diesel Euro 3/III, euro 4/IV o euro 5/V solo presso concessionario/venditore; applicazione sul nuovo veicolo acquistato da parte del venditore di uno sconto di almeno il 12% sul prezzo di listino del modello base, al netto di eventuali allestimenti opzionali. Il prezzo di listino di riferimento è quello definito alla data del 1° agosto 2019. Per i soli veicoli di categoria M1 (autovetture) ad alimentazione elettrica pura è previsto, in alternativa allo sconto del 12%, l’applicazione di uno sconto di importo pari ad almeno 2.000 euro (IVA inclusa). Sono ammissibili solo veicoli nuovi di fabbrica, omologati dal costruttore, e immatricolati per la prima volta in Italia. Non sono ammissibili gli acquisti di veicoli già immatricolati cosiddetti “a KM 0”. Entità e forma dell'agevolazione L’agevolazione consiste nella concessione di un contributo a fondo perduto variabile in base alla categoria dei veicoli, alla classe emissiva e al livello di emissioni prodotte. Scadenza 30 settembre 2020 Un mese di tempo per effettuare la prenotazione del bonus pubblicità. Per gli investimenti relativi all'anno 2019, le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali, secondo quanto disposto dal Decreto sport e cultura, devono presentare la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta dal 1° al 31 ottobre 2019. A regime, invece, per gli investimenti effettuati a partire dal 2020, la finestra temporale delle domande di prenotazione, sarà aperta dal 1° al 31 marzo di ogni anno. La procedura prevede anche una seconda domanda: per confermare la prenotazione, dovrà essere inviata, sempre telematicamente, la dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati. Doppia domanda per beneficiare del bonus pubblicità. Imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali devono in primo luogo inviare una richiesta per prenotare il credito d’imposta. La comunicazione per l’accesso al bonus deve essere trasmessa dal 1° al 31 ottobre 2019 per gli investimenti relativi all'anno 2019, e dal 1° al 31 marzo di ogni anno per gli investimenti effettuati a partire dal 2020. Successivamente i beneficiari devono dare conferma della prenotazione. A tal fine, dal 1° al 31 gennaio di ogni anno devono presentare la dichiarazione sostitutiva con cui si dichiara che gli investimenti indicati nella comunicazione per l’accesso al credito d’imposta inviata, sono stati effettivamente realizzati nell’anno agevolato. La procedura per fruire del credito di imposta è descritta nel regolamento di cui al DPCM 16 maggio 2018, n. 90 e nel provvedimento del 31 luglio 2018 del Capo del Dipartimento per l'informazione e l'editoria, con il quale è approvato il modello di comunicazione telematica. A cura della Redazione dello Studio . Fonte IPSOA Il Ministero dello Sviluppo Economico, con il decreto 25 settembre 2019, ha definito le modalità ed i termini per la presentazione delle domande e le procedure di concessione ed erogazione del "Voucher innovation manager”, previsto per i due periodi d’imposta 2019 e 2020, per l’acquisto di consulenze specialistiche relative ai processi di trasformazione tecnologica e digitale e ai processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi delle micro, piccole e medie imprese. Il Ministero precisa che, in fase di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, il soggetto proponente è tenuto a indicare il manager qualificato con cui intende sottoscrivere il contratto per le prestazioni di consulenza specialistica ammissibili al contributo, individuandolo tra i soggetti dell’elenco MiSE.
La legge di Bilancio 2019 (l. n. 145/2018) ha disposto l’introduzione, per i due periodi d’imposta 2019 e 2020, di un contributo, nella forma di voucher, per l’acquisto di consulenze specialistiche relative ai processi di trasformazione tecnologica e digitale e ai processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi delle micro, piccole e medie imprese. Con il decreto direttoriale del 25 settembre 2019 il Ministero dello Sviluppo Economico disciplina le modalità e i termini per la presentazione delle domande e le procedure di concessione ed erogazione del voucher innovation manager. Termini e modalità per la presentazione delle domande I soggetti proponenti (PMI o reti) devono presentare la domanda, esclusivamente tramite la procedura informatica, accessibile nell’apposita sezione “Voucher per consulenza in innovazione” del sito web del Ministero (www.mise.gov.it), corredata dalla seguente documentazione: - domanda di agevolazione redatta secondo lo schema di cui all’allegato 1 (al decreto) per le PMI, ovvero all’allegato 2 per le reti; - offerta sottoscritta digitalmente dal manager qualificato ovvero dal legale rappresentante della società di consulenza, riportante gli elementi identificativi della prestazione manageriale, quali tra gli altri, l’oggetto della consulenza, il costo e la durata dell’incarico. Il decreto prevede che per le reti non dotate di soggettività giuridica, ovvero per i soggetti proponenti amministrati da una o più persone giuridiche o enti diversi dalle persone fisiche, l’accesso alla procedura informatica può avvenire solo previo accreditamento degli stessi e previa verifica dei poteri di firma in capo all’Organo comune, ovvero al legale rappresentante. A tale fine, il soggetto proponente deve inviare, a partire dalle ore 10.00 del 31 ottobre 2019 ed esclusivamente attraverso posta elettronica certificata, una specifica richiesta alla PEC managerinnovazione@pec.mise.gov.it riportante nell’oggetto “Voucher per consulenza in innovazione – richiesta accreditamento alla procedura informatica”, corredata dei documenti e degli elementi utili a permettere l’identificazione dello stesso soggetto proponente, del suo rappresentante e dell’eventuale delegato alla presentazione della domanda di agevolazioni. Iter di presentazione della domanda L’iter di presentazione della domanda prevede le seguenti fasi: - verifica preliminare del possesso dei requisiti di accesso alla procedura informatica: a partire dalle ore 10.00 del 31 ottobre 2019 il soggetto proponente potrà verificare la validità della Carta nazionale dei servizi e il corretto funzionamento della posta elettronica certificata (PEC), nonché accertare il possesso dei poteri di firma in relazione al soggetto giuridico che intende presentare la domanda di accesso alle agevolazioni; - compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni: a partire dalle ore 10.00 del 7 novembre 2019 e fino alle ore 17.00 del 26 novembre 2019 il soggetto proponente potrà inserire le informazioni e dei dati richiesti per la compilazione dell’istanza e caricare i relativi allegati; generare il modulo di domanda sotto forma di “pdf” immodificabile e apporre la firma digitale. Dopo di che potrà caricare la domanda firmata digitalmente con il conseguente rilascio del “codice di predisposizione domanda” necessario per l’invio della stessa; - invio della domanda di accesso alle agevolazioni, che potrà avvenire a partire dalle ore 10.00 del 3 dicembre 2019. La procedura si concluderà con il rilascio dell’attestazione di avvenuta presentazione dell’istanza da parte della procedura informatica. Il Ministero precisa che ,in fase di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni, il soggetto proponente è tenuto a indicare il manager qualificato con cui intende sottoscrivere il contratto per le prestazioni di consulenza specialistica ammissibili al contributo, individuandolo tra i soggetti dell’elenco Mise. Concessione delle agevolazioni Le domande di agevolazione saranno ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico di presentazione. Il Ministero dovrà verificare la completezza e la regolarità della domanda di agevolazione, compreso il rispetto dei massimali previsti dal regolamento de minimis tramite consultazione dei dati contenuti su RNA, nonché la conformità della consulenza specialistica proposta con le tipologie previste dal decreto. Il Ministero, inoltre, dovrà accertare il possesso, da parte della PMI proponente, del rating di legalità sulla base dell’elenco reso disponibile dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Nel caso di incompletezza della domanda, ovvero di insussistenza dei requisiti di ammissibilità, il Ministero procederà alla trasmissione dei motivi ostativi all’accoglimento dell’istanza. Per le domande in relazione alle quali le verifiche si concludono con esito positivo, il Ministero procederà, entro 90 giorni dal termine di chiusura dello sportello per la presentazione delle domande (comunicata con apposito provvedimento), ad adottare un provvedimento cumulativo di concessione delle agevolazioni con decreto del Direttore generale per gli incentivi alle imprese, da pubblicare sul sito web del Ministero. Spese ammissibili Le risorse finanziarie disponibili per la concessione delle agevolazioni previste dal decreto, per le annualità 2019 e 2020, ammontano a euro 50.000.000,00 (cinquantamilioni/00) e sono previste le seguenti riserve: - una quota pari al 25 per cento è destinata alla concessione delle agevolazioni alle imprese che, sia alla data di presentazione della domanda che alla data di ammissione al contributo, risultino essere di micro e piccola dimensione e alle reti; - una quota pari al 5 per cento delle risorse finanziarie disponibili è destinata alla concessione delle agevolazioni alle PMI che, sia alla data di presentazione della domanda che alla data di ammissione al contributo, risultino essere in possesso del rating di legalità sulla base dell’elenco reso disponibile dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Le spese devono essere riferite a un contratto di consulenza specialistica sottoscritto tra le parti successivamente alla data di invio della domanda di agevolazione comunque, non oltre 30 giorni dalla pubblicazione sul sito web del Ministero (www.mise.gov.it) del provvedimento cumulativo di concessione delle agevolazioni. Erogazione delle agevolazioni L’erogazione delle agevolazioni avverrà indue quote, secondo lo stato di avanzamento delle attività oggetto del contratto di consulenza specialistica e il pagamento delle relative spese. Il soggetto beneficiario potrà richiedere l’erogazione della prima quota, pari al 50% delle agevolazioni concesse, solo successivamente alla realizzazione di almeno il 25% delle attività previste dal contratto e al pagamento delle relative spese. L’erogazione del saldo potrà essere richiesta solo successivamente alla conclusione delle attività previste dal contratto e al pagamento delle relative spese, nonché dovrà intervenire entro 60 giorni dalla data di emissione del titolo di spesa a saldo. Controlli Il Ministero, successivamente all’erogazione a saldo delle agevolazioni, procederà allo svolgimento dei controlli previsti dalle disposizioni nazionali al fine di verificare, su un campione significativo dei progetti realizzati, la veridicità delle dichiarazioni sostitutive di atto notorio rilasciate dalle imprese in sede di richiesta di erogazione e potrà, in caso di esito negativo, procedere alla revoca delle agevolazioni . A cura della Redazione Fonte IPSOA Disponibili, con il bando “Conciliamo”, nuovi finanziamenti a sostegno di interventi che promuovano un welfare su misura per le famiglie. Il bando è diretto a imprese e gruppi di imprese, società cooperative, consorzi e associazioni temporanee di scopo (ATS) con almeno 50 lavoratori a tempo indeterminato nelle sedi legali presenti sul territorio nazionale. Le risorse stanziate, pari a 74 milioni di euro, mirano a finanziare interventi per l’incremento dell’occupazione femminile, il riequilibrio dei carichi di lavoro fra uomini e donne e a sostegno delle famiglie con disabilità. Le proposte progettuali devono essere inviate entro il 15 ottobre 2019. Le imprese con almeno 50 lavoratori a tempo indeterminato potranno accedere a un fondo da 74 milioni di euro per finanziare progetti di welfare aziendale. Crescita della natalità, riequilibrio tra i carichi di cura tra uomini e donne, incremento dell'occupazione femminile, contrasto dell'abbandono degli anziani, supporto della famiglia in presenza di componenti disabili e tutela della salute sono gli obiettivi del bando Conciliamo. La misura è stata lanciata dal Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri ed è volta a sostenere la realizzazione di progetti di welfare aziendale, che consentano ai datori di lavoro di sviluppare azioni in favore dei propri lavoratori venendo incontro ai loro bisogni e a quelli delle loro famiglie. Il bando intende favorire la realizzazione di interventi posti in essere nel contesto dell'ambiente di lavoro, volti a promuovere un welfare su misura e incentivare lo sviluppo di progetti capaci di risolvere problemi e priorità comuni e ad impattare positivamente sulla qualità della vita dei lavoratori e delle lavoratrici e quindi sulla produttività delle imprese. Il contenuto dell'intero articolo è riservato agli abbonati di Agenda digitale e Industria sostenibile: in arrivo nuovi fondi per ricerca e sviluppo delle imprese25/9/2019
Il Ministero dello Sviluppo Economico incrementa le risorse finanziarie destinate agli interventi agevolativi “Agenda digitale” e “Industria sostenibile” in favore di grandi progetti di ricerca e sviluppo delle imprese. In particolare 247 milioni di euro, a valere sulla dotazione di risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), saranno concessi nella forma del finanziamento agevolato ed 82 milioni di euro, a valere sulle risorse del Fondo per la crescita sostenibile (FCS), nella forma del contributo diretto alla spesa. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 221 del 20 settembre 2019, il decreto 2 agosto 2019 del Ministero dello Sviluppo Economico che incrementa le risorse finanziarie destinate agli interventi agevolativi in favore di grandi progetti di ricerca e sviluppo di cui al decreto 24 luglio 2015 a valere sulle risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca e del Fondo per la crescita sostenibile. In particolare sono incrementate rispettivamente, indistintamente per gli interventi agevolativi Agenda digitale e Industria sostenibile, di: - euro 247.000.000,00 (duecentoquarantasettemilioni/00), a valere sulla dotazione di risorse del Fondo rotativo per il sostegno alle imprese e gli investimenti in ricerca (FRI), per la concessione di agevolazioni nella forma del finanziamento agevolato; - euro 82.000.000,00 (ottantaduemilioni/00), a valere sulle risorse del Fondo per la crescita sostenibile (FCS), per la concessione di agevolazioni nella forma del contributo diretto alla spesa. Con il decreto 22 luglio 2019, il Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, stabilisce i criteri, le modalità e le procedure per l'attuazione dei Contratti di distretto e Contratto di distretto Xylella e le relative misure agevolative per la realizzazione dei programmi. Le agevolazioni alle imprese saranno concesse nella forma del contributo in conto capitale mediante una procedura di valutazione delle domande presentate dai soggetti proponenti, per la selezione dei programmi/progetti, sulla base di priorità, condizioni minime e criteri di valutazione che saranno indicate nei relativi provvedimenti di prossima emanazione.
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 223 del 23 settembre 2019, il decreto 22 luglio 2019 del Ministro delle Politiche Agricole Alimentari, Forestali e del Turismo, emanato di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico, con cui si stabiliscono criteri, modalità e procedure per l'attuazione degli interventi per la creazione e il consolidamento dei distretti del cibo. In particolare, il decreto stabilisce i criteri, le modalità e le procedure per l'attuazione dei Contratti di distretto e Contratto di distretto Xylella nonché le relative misure agevolative per la realizzazione dei Programmi. Le agevolazioni saranno concesse nella forma del Contributo in conto capitale mediante una procedura di valutazione delle domande presentate dai soggetti proponenti, per la selezione dei programmi/progetti, sulla base di priorità, condizioni minime e criteri di valutazione che saranno indicate nei relativi provvedimenti. Si chiama “Credito Adesso 2019”. E’ il bando della regione Lombardia che agevola l’accesso ai finanziamenti per PMI e liberi professionisti per sostenere il fabbisogno di capitale circolante in caso di espansione commerciale. L'Intervento finanziario è costituito da un finanziamento e da un contributo in conto interessi. Possono presentare domanda le imprese, i liberi professionisti e gli studi associati, la cui media dei ricavi tipici risultante dagli ultimi due esercizi contabilmente chiusi è di almeno 120 mila euro. La modalità semplificata è diventata quindi l’unica modalità di accesso: PMI e MID CAP (imprese fino a 3 mila dipendenti) potranno richiedere un finanziamento senza presentare ordini o contratti per la fornitura di beni e servizi, per un importo massimo di, rispettivamente, 750 mila euro e 1,5 milioni di euro.
Il Bando è finalizzato a sostenere le micro e piccole imprese manifatturiere, edili e artigiane per la realizzazione di investimenti produttivi, incluso l’acquisto di impianti e macchinari inseriti in adeguati programmi di investimento aziendali volti a:
- ripristinare le condizioni ottimali di produzione; - massimizzare l’efficienza nell’utilizzo di fattori produttivi, quali l’energia e l’acqua; - ottimizzare la produzione e la gestione dei rifiuti favorendo la chiusura del ciclo dei materiali. Soggetti beneficiari Possono partecipare al bando i soggetti che, al momento della presentazione della domanda, posseggano i seguenti requisiti: - essere micro o piccola impresa; - avere almeno una sede operativa o un’unità locale in Lombardia, come risultante da visura camerale, oggetto dell’intervento; - essere regolarmente iscritte al Registro delle Imprese delle Camere di Commercio; - essere attive da almeno 24 mesi alla data di presentazione della domanda; - non rientrare nel campo di esclusione di cui all’art.1 del Reg. (CE) 1407/2013 (de minimis); - non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi situazione equivalente secondo la normativa statale vigente; - avere legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza), soci e tutti i soggetti per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione. - svolgere un’attività classificata come segue: - impresa artigiana iscritta alla sezione speciale del Registro Imprese delle Camere di Commercio; - imprese manifatturiere; - imprese edili. Tipologia di interventi ammissibili Sono ammissibili investimenti produttivi, incluso l’acquisto di impianti e macchinari inseriti in adeguati programmi di investimento aziendali volti a: - ripristinare le condizioni ottimali di produzione mediante interventi di ammodernamento macchinari, impianti e attrezzature anche mediante, a titolo esemplificativo, l’utilizzo di tecnologie digitali; - massimizzare l’efficienza nell’utilizzo di fattori produttivi, quali l’energia e l’acqua mediante, a titolo esemplificativo, interventi di riduzione del consumo di materie prime e altre risorse, comprese quelle energetiche; interventi di riduzione dell’impiego di sostanze pericolose; interventi di riduzione di rifiuti; interventi di riduzione delle emissioni inquinanti; - ottimizzare la produzione e gestione dei rifiuti favorendo la chiusura del ciclo dei materiali mediante, a titolo esemplificativo, interventi di riduzione al minimo della produzione di scarti di lavorazione; interventi per la gestione degli scarti del processo produttivo come sottoprodotti; interventi per il reimpiego di alcune componenti o dell’intero prodotto, giunto alla fine di un ciclo di vita, a seguito di processi di manutenzione. Gli interventi devono essere realizzati unicamente presso la sede operativa o l’unità locale ubicata in Lombardia oggetto di intervento. Tipologia di spese ammissibili Sono ammissibili al contributo, le voci di costo relative ad acquisto e relativa installazione (ivi compresi montaggio e trasporto, se inseriti nella fattura di acquisto) di nuove immobilizzazioni materiali e immateriali, che riguardano esclusivamente: a) macchinari e impianti di produzione nuovi e attrezzature nuove strettamente funzionali alla realizzazione del programma di investimento e finalizzati agli investimenti ammissibili; b) macchine operatrici; c) hardware, software e licenze correlati all'utilizzo dei beni materiali; d) opere murarie connesse all’installazione dei beni materiali e nel limite massimo del 50% delle spese ammissibili. Entità e forma dell'agevolazione L’agevolazione si configura come contributo a fondo perduto pari al 40% delle spese considerate ammissibili, nel limite massimo di € 30.000. L’investimento minimo è fissato in € 15.000. Scadenza In data 26/06/2019 stata disposta l’apertura del nuovo sportello del Bando Faber a far data dalle ore 12 del 10 luglio 2019 e fino alle ore 17 del 12 agosto 2019, salvo chiusura anticipata a seguito dell’esaurimento della dotazione finanziaria. l decreto finanzia un contributo a fondo perduto in forma di voucher, a beneficio delle micro, piccole e medie imprese per l’acquisto di consulenze specialistiche in materia di processi di trasformazione tecnologica e digitale, attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0, e di processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell’impresa, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali. Soggetti beneficiari Possono beneficiare del contributo a fondo perduto di cui al presente decreto le imprese che, sia alla data di presentazione della domanda sia alla data di comunicazione dell’ammissione al contributo, sono in possesso dei seguenti requisiti: a) qualificarsi come micro, piccola o media impresa indipendentemente dalla forma giuridica, dal regime contabile adottato, nonché dalle modalità di determinazione del reddito ai fini fiscali; b) avere sede legale e/o unità locale attiva sul territorio nazionale e risultare iscritte al Registro delle imprese della Camera di commercio territorialmente competente; c) non essere destinatarie di sanzioni interdittive e risultare in regola con il versamento dei contributi previdenziali; d) non essere sottoposte a procedura concorsuale e non trovarsi in stato di fallimento, di liquidazione anche volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente ai sensi della normativa vigente; e) non aver ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato aiuti sui quali pende un ordine di recupero. Possono beneficiare del contributo anche le imprese aderenti a un contratto di rete a condizione che tale contratto configuri una collaborazione effettiva e stabile e preveda nel programma comune lo sviluppo di processi innovativi in materia di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal Piano nazionale impresa 4.0 e/o lo sviluppo di processi innovativi in materia di organizzazione, pianificazione e gestione delle attività, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali. Tipologia di spese ammissibili Si considerano ammissibili al contributo le spese sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete, al fine di indirizzare e supportare i processi di innovazione, trasformazione tecnologica e digitale attraverso l’applicazione di una o più delle seguenti tecnologie abilitanti: a) big data e analisi dei dati; b) cloud, fog e quantum computing; c) cyber security; d) integrazione delle tecnologie della Next Production Revolution (NPR) nei processi aziendali, anche e con particolare riguardo alle produzioni di natura tradizionale; e) simulazione e sistemi cyberfisici; f) prototipazione rapida; g) sistemi di visualizzazione, realtà virtuale (RV) e realtà aumentata (RA); h) robotica avanzata e collaborativa; i) interfaccia uomo-macchina; l) manifattura additiva e stampa tridimensionale; m) internet delle cose e delle macchine; n) integrazione e sviluppo digitale dei processi aziendali; o) programmi di digital marketing, quali processi trasformativi e abilitanti per l’innovazione di tutti i processi di valorizzazione di marchi e segni distintivi (c.d. “branding”) e sviluppo commerciale verso mercati; p) programmi di open innovation. Sono inoltre ammissibili al contributo le spese sostenute a titolo di compenso per le prestazioni di consulenza specialistica rese da un manager dell’innovazione qualificato, indipendente e inserito temporaneamente, con un contratto di consulenza di durata non inferiore a nove mesi, nella struttura organizzativa dell’impresa o della rete, al fine di indirizzarne e supportarne i processi di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi, compreso l’accesso ai mercati finanziari e dei capitali, attraverso: a) l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nelle strategie di gestione aziendale, nell’organizzazione del luogo di lavoro, a condizione che comportino un significativo processo di innovazione organizzativa dell’impresa; b) l’avvio di percorsi finalizzati alla quotazione su mercati regolamentati o non regolamentati, alla partecipazione al Programma Elite, all’apertura del capitale di rischio a investitori indipendenti specializzati nel private equity o nel venture capital, all’utilizzo dei nuovi strumenti di finanza alternativa e digitale quali, a titolo esemplificativo, l’equity crowdfunding, l’invoice financing, l’emissione di minibond. Il contenuto e le finalità delle prestazioni consulenziali rilevanti agli effetti dell’ammissione al contributo, nonché le modalità organizzative adottate per il loro concreto svolgimento nel corso del rapporto, devono risultare dal contratto di consulenza specialistica sottoscritto tra l’impresa o la rete di imprese e la società di consulenza o il manager dell’innovazione. Entità e forma dell'agevolazione Nei confronti delle imprese che rientrano nella definizione di micro e piccole imprese, il contributo è riconosciuto in misura pari al 50 per cento delle spese ammissibili e nel limite massimo di 40.000 euro. Nei confronti delle imprese che alle stesse date rientrano nella definizione di medie imprese ai sensi della predetta Raccomandazione, il contributo è attribuito in misura pari al 30 per cento delle spese ammissibili e nel limite massimo di 25.000 euro. Nel caso in cui la domanda di ammissione al contributo sia presentata da una rete di imprese, il contributo è in ogni caso fissato in misura pari al 50 per cento delle spese ammissibili e nel limite massimo complessivo di 80.000 euro. Scadenza Con un successivo provvedimento della Direzione generale per gli incentivi alle imprese da adottare entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto 7 maggio 2019 saranno definiti i termini e le modalità per la presentazione, da parte di PMI e reti d’ impresa, delle domande di ammissione al contributo
I programmi, per essere ammessi al finanziamento, devono prevedere la realizzazione di interventi mirati all’assistenza, all’informazione e all’educazione a favore dei consumatori ed utenti, con particolare riferimento all’esercizio dei diritti e delle opportunità previste da disposizioni regionali, nazionali ed europee, attraverso:
a) lo sviluppo, la gestione, l’utilizzo di servizi informativi e telematici, ivi compresa la sperimentazione di strumenti telematici dedicati anche a particolari categorie di consumatori; b) la pubblicazione e distribuzione di materiali divulgativi, con preferenza per contenuti digitali; c) l'attività di monitoraggio, analisi e divulgazione di dati; d) l'apertura e gestione di appositi sportelli informativi, di assistenza e call center; e) la consulenza individuale o collettiva, anche on-line, a favore dei consumatori e degli utenti. Gli interventi possono avere ad oggetto: a) tematiche relative all’educazione al consumo sostenibile, all’economia circolare e alla mobilità sostenibile, nonché alla conoscenza e promozione dei diritti e delle tutele dei consumatori nell’ambito delle transazioni on-line e dell’economia digitale, quali ambiti che contribuiscono all'attuazione di priorità generali del Paese; b) la promozione, l'informazione e l'assistenza in favore dei consumatori e degli utenti nell'esercizio dei propri diritti e delle opportunità previste da disposizioni regionali, nazionali ed europee, in particolare nell'ambito dei settori dell’alimentazione, dei servizi pubblici, delle telecomunicazioni, dei trasporti, del commercio, delle assicurazioni e del credito; c) la realizzazione di interventi inseriti nella programmazione regionale, purché esclusivamente e direttamente destinati ai consumatori. Soggetti beneficiari Gli interventi di ciascun programma generale vengono realizzati dalle Regioni, preferibilmente e prevalentemente in collaborazione con le associazioni dei consumatori presenti sul territorio. I rapporti di collaborazione con le singole associazioni dei consumatori o con gruppi di associazioni individuati quali soggetti attuatori sono regolati dalle Regioni attraverso apposite convenzioni, nelle quali sono stabiliti: le attività, la calendarizzazione degli obiettivi, l'ammontare del finanziamento concesso, le modalità di collaborazione, la durata, con la specificazione del termine iniziale e finale, i requisiti per la realizzazione dei singoli interventi, le modalità di monitoraggio nonché di rendicontazione delle spese. Tipologia di spese ammissibili a) spese per macchinari, attrezzature, prodotti: acquisto, anche mediante locazione finanziaria, di macchinari ed attrezzature nuovi di fabbrica (sono esclusi in ogni caso i telefoni cellulari o prodotti portatili equivalenti), da utilizzare presso le sedi di localizzazione dell'intervento, nonché acquisto di prodotti specifici per l’intervento; b) spese per acquisizione di servizi relativi a: - realizzazione di appositi programmi informatici per la realizzazione di nuovi siti internet e/o app o per l’adeguamento di quelli già esistenti; - iniziative di comunicazione nonché attività divulgative relative alle sole tematiche oggetto dell'intervento con esclusione delle spese per pubblicità e delle spese per attività conviviali di qualsiasi genere e natura; - consulenze professionali c) spese di retribuzione del personale dipendente con contratto a tempo indeterminato e determinato (con regolare contratto nei limiti consentiti dalla normativa vigente) delle associazioni dei consumatori, in qualità di soggetti attuatori, purché detto personale sia utilizzato in via specifica per la realizzazione dell’intervento, ad esclusione delle prestazioni professionali o altre forme di lavoro autonomo; d) rimborsi spese per i volontari e) oneri relativi al compenso per i membri della Commissione di verifica; f) spese generali: si riferiscono a spese per le quali non è possibile determinare l'esatto importo destinato ad ogni singola attività, come, ad esempio, affitto di locali, illuminazione, riscaldamento, assicurazioni, uso di telefono, canoni per connessioni internet, servizi postali e di corriere, viaggi e missioni del personale dipendente. Scadenza: 30 settembre 2019 TAX CREDIT LIBRERIE. Credito di imposta a favore delle attività di vendita di libri al dettaglio.19/6/2019
A decorrere dall'anno 2018, agli esercenti che operano nella vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati con codice ATECO principale 47.61 o 47.79.1, è concesso un credito di imposta. Soggetti beneficiari Esercenti che operano nella vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati con codice ATECO principale 47.61 (Commercio al dettaglio di libri nuovi in esercizi specializzati) o 47.79.1 (Commercio al dettaglio di libri di seconda mano). Sono ammessi al beneficio gli esercenti:
E' concesso un credito di imposta fino all'importo massimo annuo di € 20.000,00 per gli esercenti di librerie che non risultano ricomprese in gruppi editoriali dagli stessi direttamente gestite e di € 10.000,00 per gli altri esercenti. Con riferimento a ciascun gruppo editoriale che ricomprenda una o più librerie gestire direttamente, il credito di imposta può essere riconosciuto complessivamente, per ciascun anno, per un importo massimo pari al 2,5% delle risorse disponibili. Il credito di imposta viene parametrato, con riferimento al singolo punto vendita, agli importi pagati dagli esercenti per:
Lo Studio Ferrise offre l'assistenza per curare la presentazione della richiesta di agevolazione . Gli interessati possono fare richiesta di informazione o di assistenza tramite il seguente form : |
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June 2022
Autorea cura della Redazione di Eu20 European Network to Local Development |