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l presente bando di gara invita gli operatori interessati a presentare offerte per l'appalto pre-commerciale (PCP) di EuropeWave.
Il PCP EuropeWave mira ad accelerare la progettazione, lo sviluppo e la dimostrazione di sistemi di conversione di energia del moto ondoso (WEC) economicamente vantaggiosi per produrre elettricità pulita, far avanzare progetti promettenti per i sistemi di conversione dell'energia del moto ondoso a un punto da cui sono pronti a procedere a un primo programma di progettazione e test su scala commerciale e allo sfruttamento commerciale attraverso altri programmi nazionali / regionali e / o investimenti del settore privato. Le principali sfide tecniche da affrontare possono essere espresse in termini di: — prestazioni: ottenere prove quantitative della capacità di acquisizione e conversione della potenza e aumentare la fiducia nelle previsioni di rendimento derivanti dalle simulazioni, — sopravvivenza – dimostrare strategie di sopravvivenza efficaci, — disponibilità : dimostrare i livelli di disponibilità attraverso un funzionamento affidabile del prototipo, — accessibilità economica: aumentare la fiducia nelle stime dei costi tecnologici (di capitale e operativi) e dei requisiti per raggiungere un LCOE competitivo nel mercato di riferimento. Il culmine del programma EuropeWave PCP (Fase 3) vedrà prototipi, su scala sostanziale e con sottosistemi pienamente rappresentativi, distribuiti presso gli impianti in acque libere del Centro europeo per l'energia marina (EMEC) in Scozia e la Piattaforma per l'energia marina di Biscaglia (BiMEP) nei Paesi Baschi e gestiti per un periodo minimo per dimostrare le prestazioni, l'affidabilità e i costi dei dispositivi. Il test del modello fisico nelle fasi precedenti dovrebbe svolgersi nell'Instituto de Hidráulica Ambiental de Cantabria (IHC) e floWave Ocean Energy Research Facility (FloWave). Questo esercizio di appalto congiunto è stato intrapreso da Wave Energy Scotland nel suo ruolo di lead procurer che agisce in nome e per conto dei committenti del gruppo di acquirenti EuropeWave: — Wave Energy Scotland, An Lochran, 10 Inverness Campus, Inverness, IV2 5NA, Scozia, Regno Unito (numero di società SC493764), — Ente Vasco de la Energía, Alameda de Urquijo 36, 1, Bilbao 48011, Paesi Baschi, Spagna (numero di società Q5150001E), Il nuovo Programma LIFE 2021-2027, con un budget di 5,4 miliardi di euro a disposizione, è uno dei pilastri della Commissione UE per realizzare il Green Deal Europeo. Il principale obiettivo è contribuire alla transizione energetica ed alla creazione di un modello di economia circolare attraverso il finanziamento di imprese e autorità pubbliche. Tra le novità della nuova edizione, la previsione di una piattaforma di applicazione unificata con quella del resto dei programmi europei e l’incremento del tasso di finanziamento fino al 95% per i progetti che mirano ad abbattere le barriere di mercato per l'implementazione di tecnologie pulite. Le proposte devono essere presentate direttamente online, attraverso il portale Funding & Tenders Portal, entro il 30 novembre 2021.
Il 13 luglio 2021 è stato aperto il primo invito a presentare proposte LIFE nell'ambito del nuovo programma LIFE 2021-2027. Il programma LIFE è lo strumento di finanziamento dell'UE per l'ambiente e l'azione per il clima. Creato nel 1992, da allora ha cofinanziato migliaia di progetti. Il nuovo programma LIFE per il periodo 2021-2027, con un budget di 5,4 miliardi di euro a disposizione di cui 1mld a sostegno della Transizione energetica, rappresenta uno dei pilastri della Commissione Europea e strumento principale per realizzare la prima tra le priorità strategiche della Commissione stessa, il Green Deal Europeo. I temi principali del programma sono: - Natura e biodiversità; - Economia circolare e qualità della vita; - Mitigazione del cambiamento climatico e adattamento; - Transizione dell'energia pulita. Il bilancio è del 60% in più rispetto alla precedente programmazione, a conferma dell'importanza che la Commissione attribuisce al programma LIFE.Novità del nuovo programmaFermi restando i regolamenti, che sono molto simili a quelli del bando precedente, per la programmazione 2021-2027 la novità è che la piattaforma di applicazione sarà unificata con quella del resto dei programmi europei: Funding & Tender Opportunities. Un'altra novità degna di nota è che un nuovo tipo di progetto sarà finanziato fino al 95%, rispetto al solito 60%. Questo include progetti che mirano ad abbattere le barriere di mercato per l'implementazione di tecnologie pulite. Allo stesso modo, due tendenze sono rafforzate. Da un lato, l'importanza dei cosiddetti progetti close-to-market, con un chiaro focus sulla generazione di prodotti e servizi più sostenibili. Dall'altra, si rafforza anche la ricerca di progetti più globali, che coinvolgono più attori, in cui è sempre più importante includere agenti non tecnologici, la società e i cittadini. Il nuovo programma LIFE sarà gestito da un’agenzia di recente istituzione, la CINEA (Agenzia Esecutiva per il Clima, le Infrastrutture e l’Ambiente), nata nel febbraio del 2021 ed operativa dal 1° aprile, che seguirà anche altri programmi (o loro componenti) relativi all’ambiente, al clima e alle infrastrutture: il Meccanismo per una Transizione Giusta, Horizon Europe, il Meccanismo per Collegare l’Europa e il FEAMP (Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l’acquacoltura).Beneficiari del programmaI beneficiari sono: 1) i soggetti giuridici stabiliti in uno dei seguenti paesi o territori: - uno Stato membro o un paese o territorio d’oltremare a esso connesso; - un paese terzo associato al programma; - un altro paese terzo in virtù di specifici accordi; 2) i soggetti giuridici costituiti a norma del diritto dell’Unione o le organizzazioni internazionali.ObiettiviGli obiettivi che ciascun topic vuole realizzare sono: - Climate Change Adaptation: realizzare la visione a lungo termine della nuova strategia dell'UE sull'adattamento ai cambiamenti climatici secondo cui, nel 2050, l'UE sarà una società resiliente al clima che si è pienamente adattata agli impatti inevitabili dei cambiamenti climatici. I progetti dovrebbero contribuire a rafforzare la capacità di adattamento, a rafforzare la resilienza e a ridurre la vulnerabilità, in linea con l'accordo di Parigi e la proposta di legge europea sul clima. - Climate Change Mitigation: contribuire alla transizione socialmente giusta e sostenibile verso un'economia neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 e al raggiungimento dell'obiettivo di riduzione delle emissioni dell'UE per il 2030 di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990. - Climate Governance and Information: sostenere lo sviluppo, l'attuazione, il monitoraggio e l'applicazione della legislazione e della politica dell'Unione sul cambiamento climatico, contribuendo alla mitigazione del cambiamento climatico e/o all'adattamento. Ciò include il miglioramento della governance attraverso il rafforzamento delle capacità degli attori pubblici e privati e il coinvolgimento della società civile. - Circular Economy, resources from Waste, Air, Water, Soil, Noise, Chemicals, Bauhaus: facilitare la transizione verso un'economia sostenibile, circolare, priva di sostanze tossiche, efficiente dal punto di vista energetico e resiliente al clima e verso un ambiente privo di sostanze tossiche, nonché di proteggere, ripristinare e migliorare la qualità dell'ambiente. L'obiettivo specifico è quello di coprire uno o più dei seguenti argomenti: economia circolare e rifiuti, aria, acqua, suolo, rumore, prodotti chimici, un nuovo bauhaus europeo. - Environment governance: facilitare la transizione verso un'economia sostenibile, circolare, priva di sostanze tossiche, efficiente dal punto di vista energetico e resiliente al clima e verso un ambiente privo di sostanze tossiche, nonché di proteggere, ripristinare e migliorare la qualità dell'ambiente. L'obiettivo specifico è quello di coprire uno o più dei seguenti argomenti: a. attività di supporto al processo decisionale delle pubbliche amministrazioni e approcci volontari; b. garanzia di conformità ambientale e accesso alla giustizia; c. iniziative di cambiamento del comportamento e di sensibilizzazione. - Nature Governance: contribuire alla protezione della natura e della biodiversità: sostenere la politica della natura e della biodiversità, la garanzia di conformità alla legislazione e/o promuovere l'effettiva partecipazione pubblica e l'accesso alla giustizia nelle questioni relative alla politica della natura e della biodiversità. - Nature and Biodiversity: contribuire agli obiettivi dell'Unione Europea per la protezione, il mantenimento e il ripristino del capitale naturale dell'Unione nei suoi ecosistemi marini, d'acqua dolce e terrestri.Scadenze e modalità di partecipazioneTutte le proposte devono essere presentate direttamente online attraverso il portale Funding & Tenders Portal. Le domande cartacee non sono accettate. La presentazione della domanda segue un processo diviso in 2 fasi: a) creare un account utente e registrare la propria organizzazione. b) presentare la proposta. La proposta è articolata in 4 parti: - la parte A include informazioni amministrative sulle organizzazioni richiedenti (futuro coordinatore, beneficiari, entità affiliate e partner associati) e il bilancio riassuntivo della proposta; - la parte B (descrizione dell'azione) copre il contenuto tecnico della proposta; - la parte C contenente dati aggiuntivi del progetto; - la parte D include gli allegati. Dei 33 “topics” di cui è composto il programma “Life 2021-2027”, la scadenza per presentare le proposte, per i 7 topics illustrati, è fissata per il 30 novembre 2021. fonte IPSOA Si aprono oggi i nuovi bandi finanziati dai fondi europei di Horizon Europe destinati al settore Health. In totale valgono quasi 800 milioni di euro e finanziano la ricerca su topic come i vaccini 2.0, i big data, l’AI o le malattie rare.
Fondo impresa donna: come funzionano gli incentivi per l'imprenditoria femminile previsti dal PNRR4/10/2021
Il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha firmato il decreto interministeriale che attiva il Fondo Impresa Donna per rafforzare gli investimenti e i servizi a sostegno dell’imprenditorialità femminile. Gli incentivi per l'imprenditoria femminile nella Legge di Bilancio 2021 L’obiettivo del Fondo impresa donna è quello di incentivare la partecipazione femminile al mondo delle imprese, supportando le competenze e la creatività per l’avvio di nuove attività imprenditoriali e la realizzazione di progetti innovativi, attraverso contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. La misura è istituita con un finanziamento iniziale di 40 milioni di euro, ai quali si aggiungeranno le risorse Piano nazionale di ripresa e resilienza, pari a 400 milioni, destinate all’imprenditoria femminile. Il progetto, in particolare, costituisce un intervento cardine inserito tra le linee di intervento del ministero dello Sviluppo economico nel PNRR nell’ambito della missione "Inclusione e coesione". Il decreto interministeriale, firmato anche dal ministro dell’Economia e delle finanze e dal ministro per le Pari opportunità e la famiglia, sarà quindi inviato alla Corte dei Conti per la registrazione. Next Generation EU, le donne al centro della ripartenza Come funziona il Fondo impresa donna In base alle anticipazioni di stampa, la bozza del decreto si svilupperebbe su tre assi. I primi due, nascita e consolidamento delle imprese femminili, avrebbero a disposizione 32,5 milioni; mentre il terzo, dedicato diffusione della cultura imprenditoriale e formazione, dovrebbe poter contare su 6,2 milioni. A questi si aggiungerebbero anche 1,3 milioni destinati alla gestione della misura affidata a Invitalia. Gli aiuti dovrebbero rivolgersi a quattro categorie di beneficiari:
250mila euro per le nuove imprese; 400mila per quelle già esistenti. Quando fare domande di contributo Con un successivo provvedimento del MISE verrà fissara la data di partenza delle domande, che andranno presentate online attraverso la piattaforma di Invitalia e poi valutate secondo l’ordine di presentazione con un esame di merito. Quest'ultimo andrà a considerare i vari criteri, dal progetto imprenditoriale alle potenzialità del mercato di riferimento, con una premialità assegnata alle iniziative ad alta tecnologia. Le università e i centri di ricerca, insieme ad imprese ed enti locali, hanno tempo fino al 12 novembre per presentare idee progettuali volte a sostenere la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno. A disposizione ci sono 350 milioni di euro per il periodo 2022-2026, a valere sul Fondo complementare al Recovery.
Cosa finanzia il Fondo Complementare Le proposte selezionate saranno ammesse alla successiva procedura negoziale per il finanziamento di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di 'ecosistemi dell’innovazione' al Sud, ossia di sistemi in cui diversi attori tra loro interconnessi - istituzioni, società civile, settore privato, università, singoli imprenditori e altri - lavorano insieme per generare, testare e sviluppare idee e soluzioni innovative. Ecosistemi dell'innovazione al Sud: cosa finanzia il Fondone del PNRR? Alla manifestazione di interesse - lanciata dall'Agenzia per la Coesione - possono partecipare gli organismi di ricerca, in cooperazione tra loro e/o con enti locali, imprese e altri soggetti pubblici o privati, in numero minimo di tre. Le idee progettuali dovranno concentrarsi sulla creazione di infrastrutture materiali o sulla rigenerazione di quelle abbandonate, allo scopo di promuovere lo sviluppo di capitale umano altamente qualificato, la ricerca multidisciplinare, la creazione e l'attrazione di imprese innovative. Le attività che si prevede di sviluppare nelle infrastrutture oggetto di finanziamento dovranno ricadere in uno o più degli ambiti tematici del Programma Nazionale della Ricerca 2021-2027. Gli investimenti devono essere realizzati nel territorio delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia. La durata massima dei progetti non deve superare i 36 mesi, mentre l’ammontare dell’investimento consentito per ciascun progetto può variare tra 10 milioni e 90 milioni di euro. L’entità del finanziamento può coprire fino al 100% dei costi ammissibili e arrivare fino al raggiungimento del costo massimo dell’investimento consentito per ciascun progetto. Le candidature devono essere inviate entro le ore 12.00 del 12 novembre 2021. mprese e professionisti hanno a disposizione un pacchetto di crediti d’imposta nel 2021 per rilanciare le loro attività, che si è arricchito con il decreto Sostegni bis.
Dai bonus previsti dal Piano Transizione 4.0, rafforzati e potenziati dalla legge di Bilancio 2021, ai bonus per sostenere la ripresa del turismo e dell’editoria, nonché ai crediti d’imposta per il rafforzamento patrimoniale delle società, per le imprese situate nelle regioni del Sud, per agevolare la quotazione in Borsa delle PMI e per le operazioni di riorganizzazione aziendale. Con il decreto Sostegni bis è poi arrivato il nuovo credito d’imposta sanificazione, DPI e tamponi oltre alla proroga e alla conferma del bonus locazioni. Misure, condizioni e requisiti cambiano in funzione dei diversi incentivi. Piano Transizione 4.0 Investimenti in beni strumentali Per la trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi si può beneficare di 3 crediti di imposta, con aliquote differenziate a seconda delle caratteristiche del bene e dell’anno di acquisizione: - il credito d’imposta per investimenti in nuovi beni strumentali materiali 4.0; - il credito d’imposta per investimenti in nuovi beni strumentali immateriali 4.0; - il credito d’imposta per investimenti in nuovi beni strumentali materiali ed immateriali generici non 4.0. I bonus sono utilizzabili da tutte le imprese che operano in Italia, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito, e, per gli investimenti che hanno ad oggetto beni materiali ed immateriali “generici” non 4.0, anche gli esercenti arti e professioni. Credito R&S&I Sono disponibili: - il credito d’imposta per le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico; - il credito d’imposta per le attività di innovazione tecnologica; - il credito d’imposta per le attività di innovazione tecnologica destinate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati per il raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0; - il credito d’imposta per le attività di design e ideazione estetica. I bonus sono stati prorogati fino al 2022 dalla legge di Bilancio 2021, che ha aumentato anche le aliquote agevolative e l'importo massimo spettante a ciascuna impresa. Bonus formazione 4.0 E’ previsto per la formazione del personale dipendente finalizzata all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la trasformazione tecnologica e digitale. Bonus locazioni A seguito dell’intervento del decreto Sostegni bis, il beneficio spetta: - fino al mese di luglio 2021, per le imprese turistico-ricettive, le agenzie di viaggio e i tour operator; - per le mensilità da gennaio a maggio 2021, per le altre imprese e i professionisti in presenza di determinati requisiti. Ammessi anche gli enti non commerciali, compresi quelli del terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti. Nuovo credito d’imposta sanificazione e DPI Il credito di imposta, istituito dal decreto Sostegni bis, agevola le spese sostenute a giugno, luglio e agosto per sanificare gli ambienti e gli strumenti di lavoro, per l’acquisto di dispositivi di sicurezza, nonché per la somministrazione di tamponi ai lavoratori impiegati nelle attività lavorative o istituzionali. Bonus alberghi Per le strutture ricettive turistico alberghiere, gli stabilimenti termali, le strutture ricettive all’aria aperta e le strutture che svolgono attività agrituristica è disponibile il bonus alberghi per le spese sostenute nei periodi d'imposta 2020, 2021 e, a seguito del decreto Sostegni bis, nel 2022 per la riqualificazione e il miglioramento delle strutture ricettive. Rafforzamento patrimoniale Possono fruire del credito d’imposta per il rafforzamento patrimoniale le società per azioni, le società in accomandita per azioni, le società a responsabilità limitata, le società cooperative, con sede legale ed amministrativa in Italia ed in possesso dei seguenti requisiti: - ammontare di ricavi relativo al periodo d’imposta 2019 superiore 5.000.000 euro e fino a 50.000.000 euro; - una riduzione dell’ammontare dei ricavi nei mesi di marzo e aprile 2020 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in misura non inferiore al 33%. Altri bonus - il bonus pubblicità per gli investimenti pubblicitari; - il credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno per l'acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture collocate nelle regioni del Sud Italia; - il bonus quotazione per le PMI che intendono quotarsi in Borsa; - il bonus per le operazioni di riorganizzazione aziendale deliberate nel corso del 2021; - il bonus rottamazione TV per l’acquisto di televisori compatibili con i nuovi standard di trasmissione del digitale terrestre; - il bonus terme che consente di ottenere uno sconto del 100% sul prezzo d’acquisto dei servizi termali. Due diversi accordi che permetteranno di attivare 5 miliardi di nuovi prestiti da parte del sistema bancario a favore delle piccole e medie imprese italiane. Questo è il principale obiettivo dell’iniziativa realizzata da Cassa Depositi e Prestiti insieme al Fondo Europeo per gli Investimenti e al Mediocredito Centrale, gestore del Fondo di garanzia per le PMI.
Si tratta, per dimensione, di una delle più grandi operazioni di garanzia di portafoglio mai realizzate fino ad oggi in Italia con il Fondo di garanzia paneuropeo, noto anche come Pan-European Guarantee Fund (EGF), parte del pacchetto di misure da 540 miliardi di euro approvato dall’UE per rispondere all'impatto economico della pandemia. L’iniziativa fa seguito a un primo accordo sottoscritto da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) durante il mese di luglio con la Banca europea per gli investimenti (BEI) per la concessione di garanzie, sempre all’interno del programma EGF, fino a 600 milioni di euro in favore di mid e large corporate. L’operazione è finalizzata a potenziare ulteriormente la capacità operativa del Fondo di garanzia per le PMI a sostegno del tessuto produttivo nazionale. La misura, gestita da Mediocredito Centrale per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, ha rappresentato il principale strumento operativo pubblico per fronteggiare la crisi pandemica a sostegno delle imprese italiane: da marzo 2020 a settembre 2021, infatti, sono pervenute 2,4 milioni di richieste di garanzia per un importo di circa 198 miliardi di euro. Nel dettaglio, la struttura dell’operazione si basa su un portafoglio di nuove garanzie originate dal Fondo di garanzia fino ad un ammontare massimo di 4,5 miliardi di euro, di cui CDP contro-garantirà l’80%, quindi fino a 3,6 miliardi di euro. La stessa CDP beneficerà a sua volta di una contro-garanzia concessa dal Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) - di cui la BEI è il principale azionista - a valere su risorse EGF. Grazie al rilevante effetto leva dello schema operativo si stima che potranno essere attivati nuovi prestiti alle PMI per oltre 5 miliardi di euro. Si stima che gli accordi siglati sosterranno l’accesso al credito a condizioni vantaggiose per circa 30 mila piccole e medie imprese italiane esposte alla crisi pandemica, puntando così a salvaguardare anche i livelli occupazionali. Fonte ASI Finanziamento a fondo perduto a sostegno dei programmi di ricerca nel settore dell'agricoltura biologica e biodinamica e per la stipula di accordi di collaborazione.
Area Geografica: Italia Scadenza: In fase di attivazione Spese finanziate: Innovazione Ricerca e Sviluppo Beneficiari: Ente pubblico, Associazioni/Onlus/Consorzi Al via dal 22 settembre il bando del Ministero dello Sviluppo Economico per le imprese di piccola dimensione di nuova o recente costituzione operanti nel settore tessile, moda e accessori. Le risorse disponibili ammontano a 5 milioni di euro e il contributo concesso è a fondo perduto nella misura del 50% delle spese sostenute per progetti nel design, nell’innovazione e nella valorizzazione del Made in Italy. Le domande devono essere compilate esclusivamente attraverso la procedura informatica disponibile sul sito di Invitalia. Conta la velocità di invio: il bando verrà chiuso all’esaurimento delle risorse stanziate, pari a 5 milioni di euro.
Nuova governance, procedure più snelle, investimenti, più fondi, aumento del massimale del credito d’imposta. Sono questi gli interventi predisposti dal legislatore per innovare la disciplina delle zone economiche speciali. Obiettivo delle modifiche, introdotte con la legge di conversione del decreto Semplificazioni, è rendere le ZES economicamente più attrattive per le imprese rilanciandone lo sviluppo. Anche il PNRR è intervenuto in materia stanziando 630 milioni di euro per gli interventi infrastrutturali, atti a collegare fra loro le varie ZES con la rete nazionale dei trasporti e con le Reti Trans Europee.
Il contratto di rioccupazione, confermato dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis, prevede l’esonero dei contributi previdenziali ed assistenziali per i datori di lavoro che assumono lavoratori disoccupati dal 1° luglio al 31 ottobre 2021. Per poter fruire delle agevolazioni occorre porre attenzione ad alcune condizioni previste dal legislatore. In particolare, l’esonero spetta ai datori di lavoro privati che, nei sei mesi precedenti l’assunzione, non abbiano proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo. Ipotesi che sarà evidentemente limitata a quei settori ai quali, dal 1° luglio, non si applicano più le limitazioni che sin dall’inizio della pandemia hanno limitato i recessi e le procedure relative ai licenziamenti per motivi economici o per giustificato motivo oggettivo ad essi assimilabili.
Nuovo contributo a fondo perduto a favore dei soggetti con ricavi o compensi da 10 a 15 milioni di euro e aumento delle risorse finanziarie per il contributo a fondo perduto perequativo. Contributo a fondo perduto, pari al 30% della differenza tra il reddito 2019 e il reddito 2020, per le imprese e i professionisti operanti nel settore del wedding. Sono i nuovi aiuti, previsti dalla legge di conversione del decreto Sostegni bis, per attenuare gli effetti negativi della crisi economica causata dall’emergenza epidemiologica Covid-19.
L'associazione Eu20 ha bandito una manifestazione d'interesse per raccogliere istanze per il finanziamento tramite call europee di start-up deep-tech guidate da donne. L'iniziativa affronta il divario di genere sostenendo le start-up deep tech guidate da donne nella fase iniziale, quella quindi più rischiosa nella vita di un'impresa innovativa. Il sostegno finanziario prevede sovvenzioni di 75mila euro, coaching e tutoraggio di prim'ordine. Saranno finanziate fino a 50 promettenti startup deep tech provenienti dagli Stati membri dell'UE e dai paesi associati. I candidati devono aver fondato o co-fondato una startup deep tech in fase iniziale e ricoprire una posizione di vertice (CEO, CTO o equivalente) nell'azienda. La società deve essere registrata e stabilita in uno Stato membro dell'UE o in un Paese associato da almeno sei mesi al momento della presentazione. La manifestazione d'interesse dovrà essere inoltrata compilando e inviando il modulo qui sotto entro e non oltre il 10 agosto 2021 . A disposizione per il 2021 ci sono circa 300 milioni di euro, che andranno a finanziare progetti in diversi ambiti - dal cinema alla letteratura - grazie alle nuove call del programma Europa Creativa 2021-2027.
Le prime indicazioni sulle nuove call di Europa Creativa sono contenute nel work programme 2021, adottato dalla Commissione UE. Il programma di lavoro 2021 stanzia circa 300 milioni di euro per aiutare professionisti e artisti di tutti i settori culturali a collaborare a livello interdisciplinare e transfrontaliero al fine di ottenere maggiori opportunità e raggiungere nuovo pubblico. I fondi a disposizione sono ripartiti tra diversi interventi - tra cui bandi, gare e premi - con riferimento alle tre componenti del programma: sezione Cultura, sezione Media e sezione Transettoriale. Anticipazioni sui bandi 2021 di Europa Creativa 1. Sezione Cultura: bandi Sono 5 i bandi in programma per la sezione Cultura: progetti europei di cooperazione per il finanziamento di iniziative collaborative di piccola, media e grande dimensione (60,9 milioni di euro); piattaforme europee per la promozione degli artisti emergenti (11 milioni di euro); reti europee di organizzazioni cululturali e creative (9 milioni di euro); circolazione delle opere letterarie europee (5 milioni di euro); soggetti culturali pan-europei: la call supporterà le orchestre che intendono offire opportunità di crescita e formazione a giovani talenti (1,8 milioni di euro) Alle call for proposals si aggiungono gare, interventi a gestione indiretta e anche 4 premi: capitali europee della cultura premio UE per la musica popolare e contemporanea premio UE per la letteratura premio UE per il patrimonio culturale 2. Sezione MEDIA I bandi della sezione Media invece sono 13, suddivisi tra tre cluster: Content cluster co-sviluppo europeo: il bando finanzierà un unico progetto audiovisivo (per cinema, TV, piattaforme digitali) realizzato insieme da almeno due aziende di produzione indipendenti europee (5 milioni di euro); sviluppo di un catalogo di progetti (slate development), che dovrà comprendere tra 3 e 5 lavori di fiction, animazione o documentario (5 milioni di euro) sviluppo di piccoli cataloghi di progetti (mini-slate development), che dovrammo comprendere tra 2 e 3 opere audiovisive (4 milioni di euro); TV e contenuti online (17,6 milioni di euro); Business cluster promozione di talenti e competenze dei media europei (8 milioni di euro); mercati e networking (7,5 milioni di euro); strumenti innovativi e modelli di business (14,8 milioni di euro); Audience cluster reti di cinema europei (15 milioni di euro); festival europei (9 milioni di euro); reti e operatori europei Video on Demand: la call finanziaerà azioni volte a migliorare la competitività e l'attrattività delle piattaforme VoD europee (4 milioni di euro); film in movimento: il bando intende incoraggiare la distribuzione di film europei non nazionali (11 milioni di euro); sottotitolazione di contenuti culturali (4 milioni di euro); sviluppo del pubblico e educazione cinematografica (5 milioni di euro). La sezione Media di Europa Creativa prevede anche uno strumento finanziario - Media Invest - che aiuterà le aziende audiovisive a crescere a livello internazionale, investendo in progetti che hanno il potenziale di raggiungere un'audience più vasta. 3. Sezione Transettoriale Oltre a sostenere gli eventi della presidenza di turno del Consiglio UE e i desk nazionali di Europa Creativa, la sezione Transettoriale prevede due bandi: laboratori creativi dell'innovazione: l'obiettivo è creare degli InnovLab che siano in grado di sviluppare nuovi modelli, strumenti e soluzioni a supporto dei settori creativi, culturali e audiovisivo, per accrescerne la visibilità e la competitività (6,3 milioni di euro) partnership giornalistiche (7,6 milioni di euro). E’ una delle novità introdotte dal decreto Imprese, lavoro, giovani, salute e servizi territoriali (dl 73-2021) che va a modificare la disciplina del credito d’imposta per investimenti pubblicitari.
Il bonus pubblicità è rivolto a imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali - come previsto dalla norma istitutiva dell’agevolazione - che hanno effettuato investimenti pubblicitari sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali. Bonus pubblicità: novità per il 2021 e il 2022 Per far fronte alla riduzione degli investimenti pubblicitari a causa della crisi Covid-19, la Manovra 2021 dà continuità al regime straordinario del bonus pubblicità previsto per il 2020 dal decreto Cura Italia e dal dl Rilancio, confermandolo anche per il 2021 e il 2022. La nuova disciplina prevede un regime differenziato, a seconda della tipologia degli investimenti, per il riconoscimento del credito d’imposta. In particolare, per gli anni 2021 e 2022, il credito d’imposta è riconosciuto nella misura unica del 50% del valore degli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche in formato digitale, entro il limite massimo di 50milioni di euro per ciascuno degli anni. Per gli investimenti sul canale “Stampa”, quindi, la modifica normativa ha esteso agli anni 2021 e 2022 il regime transitorio inizialmente previsto solo per l’anno 2020, individuando già il plafond disponibile. Per quanto riguarda, invece, gli investimenti effettuati sul canale “Emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali”, si torna alla disciplina a “regime”: il credito d’imposta, quindi, è riconosciuto nella misura unica del 75% del valore incrementale degli investimenti 2021 rispetto a quelli effettuati sullo stesso mezzo di informazione nell’anno 2020, purché l’incremento sia pari almeno all’1%. L’individuazione delle risorse disponibili per la copertura di questi investimenti è demandata a un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, da adottare ogni anno. Nel caso di una richiesta di accesso all’agevolazione per investimenti su entrambi i canali (Stampa ed Emittenti tv-radio locali), pertanto, il credito d’imposta complessivamente richiesto da ciascun beneficiario sarà determinato sommando i due crediti calcolati come sopra indicato. Resta ferma l’applicazione del limite del regime de minimis di cui ai Regolamenti dell’Unione europea. Ricordiamo che il 31 marzo 2021 si sono chiusi i termini per presentare la comunicazione che consente l’accesso al credito d’imposta per investimenti pubblicitari, realizzati o ancora da realizzare nel 2021, utilizzando i servizi resi disponibili nell’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate, a cui si può accedere mediante tramite Spid, Carta nazionale dei servizi (CNS) o Carta d’identità elettronica (CIE), e con Entratel e Fisconline. Legge n. 178 del 30 dicembre 2020, GU Serie Generale n.322 del 30 dicembre 2020 - Suppl. Ordinario n. 46 Torna all'indice Le modifiche del dl Sostegni bis Le modifiche introdotte dal decreto Sostegni bis alla disciplina del bonus pubblicità riguardano sia l’ammontare dell’incentivo che le tempistiche per la presentazione delle domande. Innanzitutto, limitatamente agli anni 2021 e 2022, il bonus pubblicità è concesso nella misura unica del 50% del valore degli investimenti effettuati, entro il limite massimo di 90 milioni di euro per ciascun anno. L’incentivo è concesso nel limite di 65 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sui giornali quotidiani e periodici, anche online, e nel limite di 25 milioni di euro per gli investimenti pubblicitari effettuati sulle emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, non partecipate dallo Stato. Per quanto riguarda i tempi, il dl 73-2021 stabilisce che per l’anno 2021, la comunicazione telematica per l’accesso al bonus è presentata nel periodo compreso tra il 1° ed il 30 settembre. Tuttavia, le comunicazioni telematiche trasmesse nel periodo compreso tra il 1° ed il 31 marzo 2021 restano comunque valide. Nel mosaico di misure introdotte dal decreto Sostegni (dl n. 41-2021) dedicate ai settori culturale e creativo si inserisce un bonus a favore delle imprese che effettuano attività teatrali e spettacoli dal vivo, anche attraverso l’utilizzo di sistemi digitali. Ecco come funziona il tax credit.
Il tassello, inserito dal Senato durante l'iter di conversione del decreto Sostegni (dl n.41-2021), riconosce ai soggetti che operano nel comparto e che hanno subito nel 2020 una riduzione del fatturato di almeno il 20% rispetto al 2019 un credito d'imposta quale contributo straordinario. L’indennizzo è pari al 90% delle spese sostenute nello scorso anno e spetta anche se le attività sopra indicate hanno avuto luogo attraverso l’utilizzo di sistemi digitali per la trasmissione di opere dal vivo, quali rappresentazioni teatrali, concerti, balletti. L'agevolazione è concessa anche qualora i richiedenti abbiano beneficiato, in via ordinaria, di altri finanziamenti previsti a carico del Fondo unico per lo spettacolo (FUS): il principale strumento di sostegno al settore, istituito dalla legge n. 163/1985, le cui finalità consistono nel concedere aiuti finanziari a enti, istituzioni, associazioni, organismi e imprese operanti nei settori delle attività musicali, di danza, teatrali, circensi e dello spettacolo viaggiante e nella promozione e nel sostegno di manifestazioni e iniziative di rilevanza nazionale da svolgere in Italia o all'estero. Come funziona il credito d'imposta teatro e spettacoli dal vivo Con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle entrate, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto Sostegni, sono stabiliti i criteri e le modalità di applicazione e di fruizione del credito d'imposta. La somma assegnata è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta di sostenimento della spesa ovvero in compensazione. Inoltre, la norma dispone che non si applichino il limite generale di compensabilità previsto per i crediti d'imposta e contributi pari a 700mila euro, stabilito con la legge n. 388-2000, né il limite di 250mila euro applicabile ai crediti d'imposta da indicare nel quadro RU della dichiarazione dei redditi, come istituito nella legge n. 244-2007. Il tax credit non concorre alla formazione del reddito rilevante per le imposte sui redditi e del valore della produzione ai fini dell'imposta regionale sulle attività produttive, e non rileva ai fini del rapporto tra l'ammontare dei ricavi e altri proventi che concorrono a formare il reddito d'impresa o che non vi concorrono in quanto esclusi nell'ammontare complessivo di tutti i ricavi e proventi (articoli 61 e 109, comma 5, Tuir). Per quanto riguarda la copertura finanziaria dell’agevolazione fiscale, la legge fissa il limite complessivo di spesa nella misura di 10 milioni di euro nel 2021. Pubblicato il decreto MISE che stabilisce la ripartizione dei 500 milioni di euro destinati al finanziamento dei contratti di sviluppo dal decreto Agosto e prevede l’applicazione allo strumento agevolativo delle disposizioni del Temporary Framework.
I 500 milioni di euro assegnati ai contratti di sviluppo dal decreto Agosto (dl 104-2020) contribuiscono alla dotazione di oltre 4,5 miliardi complessivamente assegnata alle agevolazioni per i programmi di investimento produttivi strategici ed innovativi di grandi dimensioni per il periodo 2014-2020. Nello specifico, il decreto del Ministero dello Sviluppo economico del 5 marzo 2021, pubblicato il 28 maggio in Gazzetta ufficiale, riserva 150 milioni alle istanze di contratto di sviluppo già presentate a Invitalia e che non hanno trovato copertura a valere sulle risorse finora assegnate allo strumento agevolativo. In particolare, 75 milioni di euro vanno alle istanze afferenti programmi di sviluppo insistenti sui territori delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia e 75 milioni di euro a quelle relative alle restanti regioni italiane. Altri 250 milioni sono destinati alle istanze di Accordo di programma o di sviluppo coerenti con le finalità della direttiva del Ministro dello sviluppo economico del 15 aprile 2020, con cui le risorse della legge di Bilancio 2020 e del decreto Cura Italia, rispettivamente 200 e 400 milioni di euro, sono state destinate al finanziamento di istanze di Accordo di programma o di Accordo di sviluppo relative a programmi di sviluppo ubicati sull’intero territorio nazionale, e presentate successivamente alla data di pubblicazione della direttiva stessa. In particolare, dei 250 milioni a titolo del decreto Agosto: 100 milioni di euro vanno alle istanze di cui all’art. 1, comma 1, lettera b) della direttiva, che riguarda programmi di sviluppo per la tutela ambientale o programmi di sviluppo di rilevante impatto ambientale attinenti alla trasformazione tecnologica dei prodotti o dei processi produttivi finalizzata all’aumento della sostenibilità ambientale, anche in un’ottica di economia circolare, 150 milioni vanno alle istanze di cui all’art. 1, comma 1, lettera c) della direttiva, concernente programmi di sviluppo del settore biomedicale e della telemedicina, con particolare riferimento a quelli connessi al rafforzamento del sistema nazionale di produzione di apparecchiature e dispositivi medicali, nonché tecnologie e servizi finalizzati alla prevenzione delle emergenze sanitarie. Come cambiano le regole per i contratti di sviluppo Infine, gli ultimi 100 milioni del dl Agosto serviranno a finanziare le istanze di Accordo di programma o di sviluppo presentate successivamente alla data di pubblicazione del decreto MISE del 5 marzo, concernenti programmi di sviluppo coerenti con il percorso nazionale di decarbonizzazione del sistema energetico e industriale, anche attraverso lo sviluppo delle relative filiere in settori industriali e tecnologici, in particolare attraverso l’utilizzo di idrogeno generato da fonti rinnovabili. Per quanto riguarda invece l'applicazione del Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato alle agevolazioni dei contratti di sviluppo, questa è subordinata alla notifica alla Commissione europea e al successivo via libera di Bruxelles. Fonte asi Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto che approva, a integrazione delle condizioni di ammissibilità e delle disposizioni di carattere generale del Fondo di Garanzia, le disposizioni e le modalità operative del Fondo stesso. In particolare, le Modalità Operative definiscono i requisiti e le condizioni di accesso alla garanzia, nonché le procedure per la sua gestione ed escussione. Per quanto non disposto dalle Modalità Operative, deve essere applicata la disciplina del Decreto-Legge e, per quanto compatibile, delle Disposizioni operative del Fondo.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha pubblicato il decreto 13 maggio 2021 che approva, a integrazione delle condizioni di ammissibilità e delle disposizioni di carattere generale del Fondo di Garanzia, le disposizioni operative adottate dal Consiglio di gestione nella seduta del 18 dicembre 2020, relative all’adeguamento ai regolamenti UE n. 702/2014 e n. 1388/2014, nonché quelle adottate nella seduta del 30 dicembre 2020, relative alle modalità d’intervento della Sezione speciale di cui all’articolo 56 del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18 alla luce delle successive modifiche normative. Disposizioni Operative Nelle disposizioni operative è specificato che la garanzia è concessa, in favore dei soggetti beneficiari finali, con le seguenti modalità: a) garanzia diretta, su richiesta dei soggetti finanziatori, anche in qualità di capofila di pool di soggetti finanziatori; b) riassicurazione e controgaranzia, su richiesta dei soggetti garanti, anche in qualità di capofila di pool di soggetti garanti. La riassicurazione e la controgaranzia possono essere richieste dai soggetti garanti congiuntamente sulla stessa operazione finanziaria esclusivamente nel caso in cui le garanzie concesse dai soggetti garanti siano dirette, esplicite, incondizionate, irrevocabili ed escutibili a prima richiesta del soggetto finanziatore, anche attraverso un congruo acconto. Qualora le garanzie concesse dai soggetti garanti non abbiano le predette caratteristiche, i soggetti garanti possono richiedere solo la riassicurazione. La garanzia è concessa ai sensi e nel rispetto delle condizioni previste dal regolamento di esenzione, ovvero dal regolamento de minimis, sulla base di quanto disposto nella Parte XIII delle disposizioni operative. La garanzia è cumulabile, sulla stessa operazione, con altre garanzie pubbliche fermo restando i limiti di cumulabilità previsti dalla disciplina specifica delle altre garanzie pubbliche nonché quelli previsti dalla normativa comunitaria. La garanzia è cumulabile, in relazione allo stesso investimento, con altre agevolazioni, ivi incluse quelle concesse a titolo de minimis, nei limiti delle soglie previste dalla vigente normativa comunitaria. I soggetti richiedenti possono richiedere la garanzia esclusivamente attraverso il Portale FdG, previo accreditamento allo stesso secondo la procedura di cui alla Parte XI delle Disposizioni operative. Modalità Operative Le Modalità Operative definiscono i requisiti e le condizioni di accesso alla garanzia, nonché le procedure per la sua gestione ed escussione. Per quanto non disposto dalle Modalità Operative, deve essere applicata la disciplina del Decreto-Legge e, per quanto compatibile, delle Disposizioni operative del Fondo. Al via dal 19 maggio la presentazione delle domande a sostegno di giovani e donne che vogliono avviare nuove imprese su tutto il territorio nazionale, attraverso agevolazioni con finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto. I soggetti destinatari delle agevolazioni sono nuove imprese in corso di costituzione o micro e piccole imprese, costituite da non più di 60 mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione, composte in prevalenza o totalmente da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età, i cui programmi di investimento riguardano la produzione di beni nei settori dell’industria, artigianato e trasformazione dei prodotti agricoli, fornitura di servizi alle imprese, commercio e turismo. Le agevolazioni saranno concesse sotto la forma di finanziamento agevolato, a tasso zero, della durata massima di dieci anni, e di contributo a fondo perduto, per un importo complessivamente non superiore al 90% della spesa ammissibile.
Area Geografica: Italia
Scadenza: PROSSIMA APERTURA | In fase di attivazione Beneficiari: Micro Impresa, PMI Settore: Turismo, Servizi/No Profit, Industria, Cultura, Commercio, Artigianato, Agroindustria/Agroalimentare, Agricoltura Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Opere edili e impianti, Avvio attività / StartUp, Attrezzature e macchinari Agevolazione: Contributo a fondo perduto PRATICA DIFFICILE Pratica complessa, da curare con supporto di un consulente Descrizione completa del bando Al fine di favorire lo sviluppo economico e la crescita dei livelli di occupazione nel Paese è stato istituito un apposito regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative di piccola e media dimensione. Soggetti beneficiari Possono beneficiare delle agevolazioni le società cooperative operanti in tutti i settori produttivi. Tipologia di interventi ammissibili I finanziamenti agevolati sono concessi al fine di sostenere, sull’intero territorio nazionale e in tutti i settori produttivi la nascita, lo sviluppo e il consolidamento di società cooperative di produzione e lavoro e sociali. L’investimento in attivi materiali e/o immateriali deve perseguire almeno uno dei seguenti obiettivi: a) la creazione di una nuova unità produttiva; b) l’ampliamento di una unità produttiva esistente; c) la diversificazione della produzione di un’unità produttiva esistente mediante prodotti nuovi aggiuntivi; d) il cambiamento radicale del processo produttivo complessivo di un’unità produttiva esistente; e) l’acquisizione degli attivi direttamente connessi a una unità produttiva, nel caso in cui l’unità produttiva sia stata chiusa o sarebbe stata chiusa qualora non fosse stata acquisita e gli attivi vengano acquistati, a condizioni di mercato, da terzi che non hanno relazioni con l’acquirente. Sono ammissibili alle agevolazioni le spese: a) relative a investimenti di mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature, le spese effettuate, in tutto o in parte, mediante il cosiddetto “contratto chiavi in mano”, le spese relative a macchinari, impianti e attrezzature usati, e quelle relative a imposte e tasse nonché i titoli di spesa di importo imponibile inferiore a 500,00 euro; b) di funzionamento, notarili e quelle relative a imposte, tasse, scorte, materiali di consumo; c) per beni relativi all’attività di rappresentanza; d) relative all’acquisto di automezzi, ad eccezione di quelli strettamente necessari all’attività di impresa di cui al programma di spesa. La valutazione sulla necessità dell’automezzo è condotta anche in relazione alla coerenza economica e dimensionale rispetto all’attività d’impresa ; e) relative all’acquisto di immobili che hanno già beneficiato, nei dieci anni antecedenti la data di presentazione della domanda di agevolazioni, di altri aiuti, fatta eccezione per quelli di natura fiscale, salvo i casi di revoca e recupero totale degli aiuti medesimi da parte delle autorità competenti; f) relative a commesse interne; g) relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria già di proprietà dell’impresa beneficiaria delle agevolazioni. Entità e forma dell'agevolazione I finanziamenti agevolati: hanno una durata non inferiore a 3 anni e non superiore a 10 anni, comprensivi di un periodo di preammortamento massimo di 3 anni;
In apertura la prima fase del bando Macchinari innovativi. Da martedì 13 aprile le micro, piccole e medie imprese, le reti di imprese e i professionisti interessati possono effettuare la compilazione delle domande. I programmi di investimento proposti devono essere realizzati nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia ed essere finalizzati alla trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa e/o alla transizione verso il paradigma dell’economia circolare. Le agevolazioni consistono in mix tra contributo in conto impianti e finanziamento agevolato, fino al 75% del totale delle spese ammissibili. L’invio della domanda compilata sarà consentito dal 27 aprile 2021.
A causa dell'emergenza epidemiologica da Coronavirus e considerate le misure restrittive che hanno portato alla chiusura delle attività economiche, l’INAIL ha disposto la proroga di tutte le fasi del bando ISI 2019 con cui mette a disposizione oltre 250 milioni di euro per il finanziamento di progetti migliorativi dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro. I fondi sono ripartiti in cinque assi di finanziamento, distinti in base ai destinatari e alla tipologia degli interventi da realizzare: investimenti generali e modelli organizzativi e di responsabilità sociale, riduzione dei rischi da movimentazione manuale dei carichi, bonifiche da amianto, interventi per imprese operanti nella fabbricazione dei mobili e nella pesca, e progetti nel settore agricolo. Il nuovo calendario sarà pubblicato dall’Istituto entro il 31 maggio 2020.
Slitta l'apertura della procedura informatica di presentazione della domanda per il bando ISI 2019. La notizia è stata pubblicata dall'INAIL sul suo sito. La decisione è stata presa, spiega l’Istituto, a causa dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 e considerate le misure restrittive che hanno portato alla chiusura di interi settori di attività che non consentirebbe la partecipazione di molte imprese. Il calendario aggiornato di tutte le fasi dell’iter di accesso ai finanziamenti sarà pubblicato dall’Istituto entro il 31 maggio 2020. Se a quella data dovessero persistere restrizioni tali da non garantire un’ampia partecipazione, la pubblicazione del calendario, puntualizza l’INAIL, potrebbe però subire un ulteriore rinvio. Restano invece invariate le modalità di partecipazione.Precedente calendarioSecondo la tempistica comunicata dall’INAIL lo scorso 30 gennaio 2020 (non più valida), la prima fase dedicata all’inserimento online delle domande avrebbe dovuto prendere il via il 16 aprile per chiudersi il 29 maggio 2020, mentre a partire dal 5 giugno 2020 sarebbe stato possibile effettuare il download del codice identificativo della propria richiesta e sarebbe stata comunicata la data di apertura dello sportello telematico per l'inoltro della domanda (click day). I predetti termini sono ora sospesi.Cosa finanzia il bando ISI 2019Il bando ISI 2019, lanciato lo scorso dicembre, è la decima edizione dell’intervento a sostegno di progetti migliorativi dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro. La dotazione finanziaria disponibile ammonta a oltre 250 milioni di euro. I fondi sono ripartiti in 5 assi di finanziamento, distinti in base ai destinatari e alla tipologia degli interventi da realizzare: - Asse 1 (Isi Generalista): 96.226.450 euro, suddivisi in 94.226.450 euro per i progetti di investimento e due milioni per i progetti di adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale; - Asse 2 (Isi Tematica): 45 milioni di euro per progetti per la riduzione del rischio da movimentazione manuale dei carichi; - Asse 3 (Isi Amianto): 60 milioni di euro per progetti di bonifica da materiali contenenti amianto; - Asse 4 (Isi Micro e Piccole Imprese): 10 milioni di euro per progetti per micro e piccole imprese operanti nei settori della fabbricazione mobili e della pesca; - Asse 5 (Isi Agricoltura): 40 milioni di euro per progetti per le micro e piccole imprese operanti nel settore della produzione agricola primaria dei prodotti agricoli, suddivisi in 33 milioni per la generalità delle imprese agricole e sette milioni per i giovani agricoltori (under 40), organizzati anche in forma societaria. Il contributo erogato in conto capitale potrà coprire fino al 65% delle spese sostenute per ogni progetto ammesso fino a un massimo di 130.000 euro, sulla base dei parametri e degli importi minimi e massimi specificati dal bando per ciascun asse di finanziamento. Destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio e, per l’asse 2 dedicato ai progetti per la riduzione del rischio da movimentazione dei carichi, anche gli Enti del terzo settore, anche non iscritti al registro delle imprese ma censiti negli albi e registri nazionali, regionali e delle Province autonome.Calendario scadenze Isi 2019Apertura della procedura informatica per la compilazione della domanda16 aprile 2020 - SOSPESA Chiusura della procedura informatica per la compilazione della domanda29 maggio 2020 - SOSPESA Acquisizione codice identificativo per l'inoltro online5 giugno 2020 - SOSPESA Comunicazione relativa alle date di inoltro online5 giugno 2020 - SOSPESA Area Geografica: Italia
Scadenza: Scadenza il 22/04/2020 Spese finanziate: Consulenze/Servizi Beneficiari: Micro Impresa, PMI Interventi per il rafforzamento dell’attrattività dei borghi e dei centri storici di piccola e media dimensione, attraverso il restauro e recupero di spazi urbani, edifici storici o culturali, nonché elementi distintivi del carattere identitario. L’intervento mira altresì a sostenere progetti innovativi di sviluppo turistico che favoriscano processi di crescita socio-economica nei territori beneficiari, anche al fine di promuovere processi imprenditoriali che ne accrescano l’occupazione e l’attrattività.
Soggetti beneficiari I Comuni della Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, con una popolazione residente – dati Istat al 31/12/2018 – fino a 5.000 abitanti, ovvero fino a 10.000 abitanti che abbiano individuato il centro storico quale zona territoriale omogenea (ZTO). Tipologia di interventi ammissibili Interventi a recupero e adeguamento funzionale, strutturale e impiantistico di immobili e/o spazi pubblici; realizzazione di percorsi ciclabili e/o pedonali per la connessione e la fruizione dei luoghi di interesse turistico-culturale (musei, monumenti, siti Unesco, biblioteche, aree archeologiche e altre attrattive culturali, religiose, artistiche, ecc.); erogazione dei servizi di informazione e comunicazione per l’accoglienza (info point, visitor center, etc.), volti a favorire la fruizione del patrimonio culturale tangibile e intangibile, anche attraverso tecnologie avanzate e strumenti innovativi (prodotti editoriali e multimediali, portali informativi, pannelli interattivi, audioguide, realtà aumentata, ecc.). valorizzazione e ampliamento dell’offerta culturale, attraverso la realizzazione di attività e servizi artistici (installazioni, videoproiezioni, digital art, land art, ecc.), in luoghi potenzialmente interessanti sotto il profilo turistico; realizzazione e promozione di itinerari culturali, tematici, percorsi storici e visite guidate, anche attraverso il restauro e l’apertura al pubblico di siti; valorizzazione di saperi e tecniche locali (artigianato locale, tecniche costruttive e lavorazioni dei materiali secondo le tradizioni locali, ecc.) anche attraverso attività esperienziali aventi ad oggetto gli elementi simbolici del carattere identitario dei luoghi; miglioramento dell’accessibilità e della mobilità nei territori. Spese ammissibili: Servizi e forniture; Lavori edili, strutturali e impiantistici; Collaboratori e consulenti; Spese generali; Servizi di architettura e ingegneria per la progettazione degli interventi; Servizi per la pianificazione economico-finanziaria e gestionale. Entità e forma dell'agevolazione Il finanziamento, non cumulabile con altri finanziamenti pubblici, nazionali, regionali o comunitari, è concesso nella forma del contributo a fondo perduto, pari al 100% delle spese ammissibili. Il contributo massimo concedibile per beneficiario è di 1.000.000 di euro, IVA compresa. La dotazione finanziaria totale è pari ad euro 30.000.000,00. Scadenza La domanda può essere presentata entro il 13 aprile 2020. Area Geografica: Lombardia
Scadenza: BANDO APERTO | Fino ad esaurimento fondi Beneficiari: Micro Impresa, Grande Impresa, PMI Settore: Agricoltura, Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura, Agroindustria/Agroalimentare Spese finanziate: Consulenze/Servizi Agevolazione: Contributo a fondo perduto Dotazione Finanziaria: € 2.854.858 |
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June 2022
Autorea cura della Redazione di Eu20 European Network to Local Development |